Summa 2015
Degustazione 17esima edizione
Alois Lageder
Grafengasse, 9
Margreid (Bz)
L’arrivo quest’anno a Summa è avvenuto in treno da Verona e debbo dire che al di fuori dei costi è stato uno dei migliori arrivi di sempre anche grazie a due amici che ci sono venuti a prendere alla stazione. Come sempre però il primo impatto con la manifestazione è il saluto al signor Lageder, è inutile che mi rimetto a dire, di lui ho già scritto e detto che è un piacere incontrarlo e salutarlo sempre. Oggi c’è stato anche qualcosa in più, ve lo dirò dopo. Il secondo saluto va a Valentina Fracascia organizzatrice impeccabile di questo evento. Dopo i saluti, il bel libretto con tutti i produttori e le notizie sulla manifestazione. Nelle prime pagine la piantina con le postazioni delle aziende. Poi il saluto di Alois con anche i dati di Summa 2014: 2000 ospiti da 35 paesi, 37000 euro raccolti per sostenere un’iniziativa umanitaria in collaborazione con l’organizzazione Onlus “Aiutare senza confini”. Altro successo della manifestazione è stato essere certificati come evento “Green Event”, ciò sta a significare che la progettazione, l’organizzazione e la realizzazione seguiranno criteri eco-compatibili. Dopo tutto ciò è giusto iniziare a degustare i vini. La migliore cosa prima che arrivi più gente è andare nel granaio dove ci sono i vini tedeschi e austriaci e così ecco per iniziare: Weingut Hermann Donnhoff con 4 vini tra cui un buonissimo Felsenberg GG Riesling Nahe Trocken 2013 (88); Weingut Robert Weil, tra i suoi vini spicca il Kiedrich Grafenberg Riesling Trocken GG (VDP Grosses Gewachs) 2013 di ben 13,50% gradi (87) (le temperature si alzano e si alzano anche i gradi nel Rheingau); Weingut Georg Breuer con uno spettacolare Nonnenberg Riesling Rauenthal, Rheingau 2009 (89) se questi vini si aspettano escono fuori in tutta la loro grandezza; Weingut Kunstler, un’azienda che adoro, oggi tra i 4 assaggi spiccano Hochheimer Stielweg Alte Reben trocken Riesling Rheingau 2013 (88+) – Hochheimer Kirchenstuck VDP Grosse Lage trocken Riesling Rheingau 2013 (88); si passa in Austria e quando c’è questa azienda io non me la faccio mancare mai Weingut Schloss Gobelsburg, poi oggi c’era la direttrice commerciale, Barbara Koller, quindi la degustazione è stata ancora più interessante, 4 vini 4 ottimi assaggi: Schloss Gobelsburg Renner Gruner Veltliner Kamptal DAC Reserve 2013 (88+) – Schloss Gobelsburg Lamm Erste Lage Gruner Veltiner Kamptal DAC Reserve (86+) – Schloss Gobelsburg Heiligenstein Erste Lage Riesling Kamptal DAC Reserve (86) – Schloss Gobelsburg Tradition Riesling Niederosterreich (87). Si passa ai vini italiani nel settore della Biodinamica a salutare Elena Celli di Duemani Costa Toscana, lei è li e mi invita a degustare i vini dell’azienda Giannattasio, azienda pugliese in biodinamica. I vini non sono male in particolare il Nero di Troia 2012 (86); dell’azienda di Elena oggi mi piace in particolare il Suisassi 2011 (89+) di solito mi piace il loro Cabernet Franc Duemani oggi c’era il 2011 (87). E’ ora di stuzzicare qualcosa, oggi ci sono i taglieri e i formaggi da degustare con dei prodotti davvero interessanti. Oggi però, come anticipato, i cuochi sono nell’altra cantina di Lageder, la Lowengang, quindi si attraversa il paese e si fanno cose nuove rispetto agli altri anni. Così si raggiunge la cantina dove in vari posti ci sono in degustazione i vini Lageder. Arrivati davanti al menù ecco due piatti davvero intriganti: Zuppa di patate con Tartufo nero d’Umbria, buonissima, e oggi che fa anche un po’ fresco ci sta molto bene. L’altro piatto risulterà un super piatto: Coregone, cuore di carciofo ripieno e dragoncello, davvero un piatto ben fatto, calcolando la situazione dove si cucina e stando fuori dal suo ristorante, il cuoco ha davvero fatto un gran piatto da bis, da mezzo bis. Il piatto è bello a vedersi ed è gustosissimo e si candida tra uno dei miei tre secondi dell’anno. Mentre si va via, noto una magnum di Castello di Ama 2004 non si può rinunciare all’assaggio (91). Un saluto a Valentina, è ancora presto per la degustazione guidata, quindi si torna nei locali della degustazione. Mi incuriosisce il nome dell’azienda Fuori Mondo così come i vini, dalla degustazione esce fuori un buon sangiovese dal nome Lino 2012 (86+). Per rimettersi in sesto ci vuole uno spumante e quali sono tra gli spumanti preferiti da me in Italia? Cavalleri, e tra questi, Brut Blanc de Blancs s.a., un’ottima sorpresa per un Brut che mi piace sempre per il prezzo, oggi è davvero buono (86+) per non parlare della Collezione Grandi Cru 2008 (92+) uno spumante fantastico, come fantastiche sono le due produttrici, ma sono mamma e figlia o due sorelle? Ancora Biodinamica ed è Caiarossa, noto un famoso giornalista che fa a Emilio il segno di Ok sul Caiarossa 2010, io ce l’ho nel bicchiere e sono molto perplesso, Emilio mi conosce e dice: eccolo là, c’è qualcosa che non va. Lo assaggia lui e la bottiglia non sta bene, ne apre un’altra ed eccolo il Cairossa 2010 (88). Se vicino a Caiarossa c’è Podere Carnasciale e il suo Caberlot in due annate non ci si può non fermare: Il Caberlot 2010 (87) – 2011 (89). Gira voce che Lageder oggi ci ha fatto un regalo, sul suo banco c’è un Cor 2000, lui mi piace da sempre e regge al tempo sempre (88). Dopo il Cor l’appuntamento è con la degustazione: “Spazio per respirare”, Riedel e il suo bicchiere senza stelo. Si va in una parte della cantina, il gruppo è folto ed eterogeneo, si parla in italiano e in inglese. Il signor Riedel spiega il suo bicchiere e accetta la sfida, io ho il mio calice e la sfida l’affronto. Il signor Lageder spiega la sua azienda ed è pronto per qualsiasi replica e domanda. La cosa mi intriga assai, ci sarà da divertirsi. Si inizia a prendere vini dalle botti e da bottiglie prelevate dall’enologo, presente, tra acciaio e legni vari. I vini bianchi: Blaterle 2013, Porer Pinot Grigio 2014, Viognier (non filtrato) 2013, Incrocio Manzoni 2014, Lowengang Chardonnay 2014 e Petit Manseng 2014; i vini rossi: Romigberg Kalterersee Classico 2014, Krafuss Pinot Nero 2013 e 2014, Lindenburg Lagrein 2014, Tannat 2013, Cor Romigberg Cabernet Sauvignon 2013, Lowengang Cabernet Sauvignon in magnum 1984. Di fronte a questi assaggi si notano uvaggi non proprio dell’Alto Adige, la spiegazione di Alois è stata la causa dei cambiamenti climatici, quindi non forzare gli attuali, ma provare nuovi uvaggi che si adattino alle nuove temperature. Per quanto riguarda i bicchieri, il confronto con gli assaggi ha fatto vincere quasi sempre, più sempre che quasi, il bicchiere senza stelo della Riedel, fino ad arrivare al vino del 1984, dove rivolgendomi al signor Riedel ho detto: qui vince il vino. Le risposte sempre schiette dei due personaggi e dell’enologo hanno fatto sì che la degustazione si rendesse interessantissima. La signorilità di queste persone dovrebbe essere di esempio a tanti personaggi che nella loro spocchiosità rifiutano anche un buongiorno. Il tempo corre si deve tornare a Verona e ci sono delle cose importantissime da fare ancora. La prima è andare a risentire Le Pergole Torte 2012 per essere convinto della grande bontà di questo vino, la conferma arriva dal primo sorso, incredibile pare che mi accarezzi. Una grande conferma (93) vino che sarà tra i miei tre vini rossi per l’anno 2015. Le foto di rito con Liviana sono d’obbligo, si aggiunge a noi Matteo Ceracchi dell’azienda Piana dei Castelli, chissà se un giorno raggiungerà tali livelli. Io ne sono sicuro. Per finire avevo letto di un’azienda nuova in biodinamica ed eccomi a degustare i loro vini. L’azienda è La Sincette di Polenzana del Garda (Bs), le persone da subito mi piacciono i loro vini li apprezzo molto, in particolare uno Chardonnay 2014 (che non fa barrique, evviva Dio, finalmente) (85+). Di corsa si saluta il salutabile perché il passaggio per Verona è stato trovato, l’amicizia ha un valore grande e quella con Tanja Rizzi è grande. Durante il viaggio nel parlare esce fuori la bellezza di Summa, la bellezza di persone con il signor Lageder, la bellezza dell’organizzazione, la bellezza di questi posti, la bellezza di un evento che spero mi vedrà ancora presente per anni e anni.
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