Az. Agricola Ventolaio
Località Ventolaio, 51
Montalcino (Si)
www.ventolaio.it
Quando si arriva al Ventolaio, provenendo da Montalcino, con una strada sterrata, sembra che tutto finisca, anche se girando a sinistra si torna in due chilometri all’abbazia di Sant’Antimo. Quanto mi piacerebbe fare questa passeggiata, ma mai dire mai. Si entra si parcheggia e la sensazione che tutto finisca qui si ha guardando uno splendido panorama fino al mare. Il proprietario e sua moglie Maria Assunta sono a Benvenuto Brunello 2017, qui trovo un bellissimo pastore tedesco, i figli Manuele e Baldassare, ciò mi fa ancora più piacere. Vedo il futuro, vedo determinazione nei loro occhi e tutto completa quella che è una gran bella famiglia. La terra è bagnata, le vigne le vediamo dall’esterno, ne vedo una vicino a un bosco e chiedo: In quella vigna ci fate le riserve, non si può non fare vino buono in quel pezzo di vigneto. La risposta è: “esatto, da lì, da quando abbiamo il nuovo enologo, si fa una selezione per il nostro miglior vino”. Si cammina ancora, si parla di cani, di vigneti, si va nella cantina di affinamento, la cantina dove i vini fermentano è più sotto, purtroppo si va di fretta, si parla delle fermentazioni spontanee con lieviti indigeni. I vini affinano in botte grande, affinano bene. Si va in sala degustazione e si assaggiano diversi vini, oltre a quelli in anteprima, altre chicche ci aspettano.
- Sentiero del Forte IGT Toscano 2014, un vino semplice, da bere, ma senza nessun difetto (82);
- Rosso di Montalcino DOC 2015, mi era già piaciuto alla cieca nel chiostro, mi piace oggi qui, una buona beva accompagnata da profumi davvero gradevoli, un vino che mi piace e che diventerà ancora più buono tra qualche mese, questo d’altronde è stato appena imbottigliato (87);
- Rosso di Montalcino DOC 2013, eccola la prima sorpresa, ti viene da pensare a come saranno i Brunelli 2013 della prossima anteprima, questo è davvero sulla buona strada, ma qui in cantina è finito, quindi fatemelo godere che mi piace tanto (88);
- Brunello di Montalcino DOGC 2012, alla cieca è uscito come un tornado, subito piacevole in tutto, per poi dirmi di aspettarlo ancora, per me sei buono oggi, domani, poi chi vivrà vedrà, io lo berrei ogni giorno già adesso (90);
- Brunello di Montalcino DOCG 2011, l’anno scorso era tra i miei più buoni, ma senza esaltarmi più di tanto, come diversi 2011, come in questi giorni le riserve 2011, ma poi cerchiamo il meglio per stare al passo alle annate che stiamo degustando, non lo sottovalutiamo (88);
- Brunello di Montalcino DOGC Riserva 2010, dopo tre giorni a Montalcino a degustare tanti vini, si finisce con il botto, forse iniziano ad arrivare i famosi Brunelli 2010, questo arriva con una bontà da raccontare, una bocca piacevolissima e appagante, ti gira intorno al palato, sulla lingua, va giù che è un piacere, ho voglia di berlo ancora, lo bevo con i formaggi e i salumi che sono a tavola, con tutto è ottimo, davvero un grande Brunello (93+).
Si va via con la consapevolezza di aver visitato un’azienda i cui vini mi sono sempre piaciuti, felice per aver conosciuto i figli di Maria Assunta.
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