Da Zero a Zero si può vincere anche senza segnare … perché a mangiarla Da Zero una pizza non è solo una pizza

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Pizzeria da Zero
Pizza e Territorio
Via A. Rubino
Vallo della Lucania (Sa)

Loc. Mattine
Presso Cittadella del Gran Sole
Agropoli (Sa)
www.cominciadazero.com

Dal sogno di tre amici appassionati di cibo, appassionati di territorio, del grande, del buono e del bel Cilento, nasce nel 2014 la voglia di fare qualità con la pizza. Si cercano tutti i prodotti che si possono reperire nel Cilento, i presidi SlowFood ma, cosa ancora più bella, il contatto con i produttori, seguire la filiera … molto importante del tanto, forse troppo, usato “km. Zero”. Qui davvero è Zero … si comincia da Zero … perché a mangiarla Da Zero una pizza non è solo una pizza, questo è il motto di Paolo De Simone, Giuseppe Boccia e Carmine Mainenti, i tre soci del progetto. A portarmici è stato Alessandro Leoni, che me ne ha parlato mentre assaggiavo i suoi vini che produce in Umbria. Si arriva, il locale è all’interno di un centro commerciale, questo fa sì che si riesca a parcheggiare davanti alla pizzeria, il parcheggio è ampio ed un bene per il locale. Si entra e il locale è pieno di colori, scegliamo di mangiare nel dehors coperto in questo periodo, arriva il menù, ma le tre pizze che sono scritte sulla lavagna mi piacciono tanto, ne scartiamo una per sceglierne un’altra, oltre alla margherita classica. Il ragazzo, che non prende appunti, si sbaglia e diremmo meno male, perché la prima pizza che arriva, che non è quella che avevamo ordinato, è la pizza dalla padella alla brace. Fior di latte di Agerola, crocchè cilentano, caciocavallo cilentano e basilico,  quando è arrivata mi è sembrata bassa, fina … poi ho visto il centro ed era cotto, non c’era il minimo di acqua, sotto era cotta bene. L’arrotolo a modo mio come un involtino, il primo morso fa “crocchè”, fa buono, il secondo è ancora più apprezzabile, il terzo mi fa dire: ecco questa pizza è buonissima e si candida a diventare una delle mie tre pizze preferite per l’anno 2017. Arriva la seconda pizza: fior di pesto con fiordilatte di Agerola, pesto di basilico di loro produzione, zucchine e melanzane grigliate, pomodori secchi, tonno. Una pizza davvero bella da vedere, ma davvero buona anche da mangiare, ottima quando si prendeva il pesto, in questa pizza c’è davvero la stagionalità dei prodotti e la ricerca del meglio. Bravi ancora. Tra una pizza e un’altra si assaggiano i vini di Feudi Spada, azienda di Alessandro Leoni, vini ancora freschi e da risentire, per adesso interessante il rosato, il bianco vorrei aspettarlo, il rosso mi è piaciuto, da uve grenache e syrah. Si continua con le pizze, la margherita è d’obbligo ed è d’obbligo dire che è stata buona assai. Si finisce con la terza pizza segnata sulla lavagna, collo e carciofi, con fior di latte di Agerola, carciofi freschi di Paestum, capocollo di maiale, olio extravergine d’oliva, la vedi è ricca, emana un profumo che non ti fa aspettare nemmeno un attimo, tanta è la voglia di assaggiarla, tutto si combina alla perfezione, i carciofi sono buoni, il basilico è ok, tutto è davvero in linea con un sapore da ricordare. Si chiude salutando i ragazzi che erano oggi in servizio, si fa qualche domanda, partono i complimenti, le amicizie su facebook e nulla viene per caso. Il giorno dopo nella serata finale delle Strade della Mozzarella c’è il pane, le pizzette e capisco che il progetto Zero della pizzeria è partito tutto da qui. Un gran progetto che seguirò, a cui per adesso faccio i miei complimenti.

Pasquale Pace
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