Album n. 46 su facebook
errando in ogni dove
Il Gourmet Errante
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Non potendo scrivere di tutto, ho deciso di riportare gli album di facebook sul mio blog.
Negli album ci sono diverse foto del mio errare in ogni dove, in questo ce ne sono 194 più quattro filmini.
Nel mio scritto vi citerò tutti i luoghi, i locali che sono nelle foto e se di questi ho scritto vi metterò il link dello scritto.
In questo modo cercherò il più possibile di portare il mio errare nel mio blog.
L’album inizia con una giornata che se non si vive è difficile da capire.
Siamo sul monte Prato ad Atina (FR) in Val Comino, la regia è affidata a Roberto Cedrone di La Bottega del Macellaio a Casalvieri (FR), gli attori principali sono gli allevatori della Val Comino, in particolare quel grande uomo che risponde al nome di Luigi Cortina, allevatore di maiali e all’altro, non da meno, Davide Gargaro.
Le comparse sono persone, compreso io, che hanno voglia di mangiare alla grande e bere bene.
Le foto 57 in totale più quattro mitici filmini nelle foto n. 6, 7, 18 e 38 danno l’idea della fantastica giornata vissuta. E’ trascorso quasi un anno ed è partita l’organizzazione per la giornata di quest’anno.
L’album continua con quelle belle giornate che passo a Subiaco (RM).
Mi piace partire dal mio paesello e raggiungere la pasticceria Panzini a Subiaco (RM), qui la colazione è un must, qui posso mangiare uno dei miei dolci preferiti: i baci di Giovannino che è stato mio dolce dell’anno nel 2019 e lo potrebbe essere ogni anno.
La giornata continua con la passeggiata fino ad arrivare ai Monasteri Benedetti, in particolare nella splendida Santa Scolastica, al ritorno non può mancare l’ottimo caffè nel bar Panzini di Donatella e Moreno Panzini.
L’errare dell’album continua con l’andare a trovare Antonio Camillo nella sua azienda a Manciano (GR).
Lui sta vicino alle terme del Mulino a Saturnia (GR) dove non si può non passare almeno due ore di pura goduria. Come è un gran piacere fare qualche assaggio da vasca nella cantina di Antonio per poi recarsi a pranzo all’Agriturismo Bio Le Macchie Alte dove degusteremo, berremo l’intera batteria prodotta da Antonio Camillo, in questo agriturismo adoro mangiare le loro frittate.
Dalla Toscana ci si sposta in Abruzzo, l’occasione è per andare nell’azienda Valentini a Loreto Aprutino (PE) per caricare due damigiane di vino sfuso e non solo.
Il pranzo si è fatto a Pacentro (AQ) nella Taverna de li Caldora di Carmine Cercone. Divertirsi e mangiar bene non è sempre una combinazione scontata, qui è quasi una prassi molto gradevole.
La tradizione culinaria abruzzese è in tutti i piatti. Circa dieci portate divise in tre con un paio di bis, il tutto accompagnato con i vini di Cataldi Madonna che mi piacciono assai.
Un locale che vale il viaggio, non ve ne pentirete, anche perché una passeggiata nel paese e la salita al castello Caldora o castello Cantelmo ripaga della fatica.
Le foto continuano con il compleanno di un carissimo amico festeggiato al Robistrot a Olevano Romano (RM) di Roberto Vergara e a mangiar panini nel truck food di Davide, la didascalia della foto dice: Nove scatti di due serate al mio paesello in compagnia degli amici di Extrawine.
La prima sera per il compleanno di Luca Rossi a RoBistrot di Roberto Vergara con spaghetti alle vongole che ti fanno sentire al mare. Bruschetta burro e alici con i vini degli amici dal catalogo di Proposta Vini.
La candela sul panpepato VERO by RoBistrot, prodotto fantastico.
La seconda all’annunziata a mangiare i panini di David. Godendo di hamburger, verdure e scamorza al fresco del nostro paesello. Chiacchierando di quello che sarà un ottimo ferragosto e un fine mese molto errante.
Tre foto del mio paesello per poi chiudere l’album con la gita a Vallepietra (RM) pranzo con il grande Domenico Placidi produttore del fantastico fagiolone di Vallepietra, presidio Slow Food.
La prima foto riporta questa didascalia: Nove scatti di una giornata a Vallepietra (RM).
A pranzo da Alessandro De Valeri con Domenico Placidi ed Alberto, con Luca Rossi e Fernando Proietti a mangiare sagne e fagioli e i grandi, ottimi fagioloni di Vallepietra.
Un prodotto che se non lo si è mai mangiato non si potrà mai capire la bontà infinita che si prova nel masticarlo.
Un fagiolo che è come un grande vino, ti prende tutte le parti gustative della bocca.
Ne gode il palato, l’intera lingua, le parti laterali delle guance e si caprioleggia in un godurioso vortice di piacere. Un prodotto raro che se si ha la fortuna di mangiare resterà indelebile all’interno della testa e del cuore.
Chiaramente dopo pranzo si è andati a visitare le piantagioni del fagiolo in un ambiente incontaminato. Grazie ad Alessandro e Domenico per una giornata da raccontare. Tutte le altre foto hanno la loro didascalia, meno quelle relative alla cascata Cesi degli Angeli”.