Quest’anno nell’elencare tutto il mio miglior mangiare e bere per l’anno 2023 mi accorgo che sono al decimo anno del mio blog.
Mi sembra ieri di avere iniziato a scrivere (errando) del mio errare in ogni dove.
Pensando a questo tempo passato posso gridare al mondo, con molto orgoglio, che Pace Pasquale alias Il Gourmet Errante è riuscito a non farsi COMPRARE DA NESSUNO, non sono mai sceso a compromessi con niente e nessuno.
Dopo la pausa natalizia e aver lasciato alle nostre spalle l’anno 2023, dove si è mangiato alla grande, poco e benissimo, dove si è bevuto bene e molto bene.
Come ogni anno alla fine di 365 erranti, alla fine di tanti pranzi e cene, eccovi i miei tre vini dolci per il 2023. I migliori in assoluto, per gusto ed emozioni. Due dalla Toscana, uno dalla Liguria, più una menzione piena di emozioni per il Vin Santo Occhio di Pernice 1999 – 2001 il suo nome è Luce Bianca Riserva di famiglia, prodotto dall’azienda La Salceta a Loro Ciuffena (AR).
Tenuta La Gigliola
Via S. Piero in Mercato, 218
Montespertoli (FI)
www.lagigliola.it
Lo Stoiato 2007. Malvasia del Chianti, Trebbiano e San Colombaio Vin Santo Passito Toscano.
Era la mia prima volta a La Gigliola. Paolo al mio arrivo mi ha detto: “Mettiti comodo che appena posso arrivo.”
Il mio stare comodo seduto su una sedia da regista è come se l’avessi scelto, adoro quel tipo di sedia. È stato bello vederlo correre su e giù, occupato da turisti americani, nel frattempo mi portava i suoi vini, ero da subito a mio agio. All’andare via tutti abbiamo scambiato due chiacchiere, entrambi felici. A un certo punto ci siamo detti: “Da quanto tempo ci conosciamo? Da oggi!” Ma nel parlare ci sembrava da sempre, stessa cosa è successa con la sua mamma. È arrivato il pranzo, conviviale, divertente, ghiotto, piano piano siamo arrivati al dolce e Paolo ha tirato fuori un fuoriclasse, il loro Vin Santo 2007.
Sono arrivati tozzetti, amaretti… ma questo vino meritava riflessione, meditazione… i nostri racconti. Da subito una beva imperiosa, il piacere appagava tutta la bocca, palato, lingua, guance, si girava e rigirava in un vortice di piacere, di emozioni.
Il primo assaggio, bicchiere, è andato via così, poi è arrivato l’abbinamento con i dolci… il nostro comunicare continuava divertendosi. Il tempo scorre e il quad, i vigneti della Gigliola ci aspettavano. Alla fine, prima di partire, mi sono alzato ed emozionato ho dichiarato che questo sarà uno dei miei tre vini dolci per l’anno 2023. A presto, non vedo l’ora di tornare.
Cà Du Ferrà Wine & Tasting
Via Nuova
Str. per S. Giorgio, 27/Bis
Bonassola (SP)
www.caduferra.wine
Liguria di Levante IGP Passito Bianco 2020 Ruzzese diciassette maggio. Ero al Vinitaly a salutare produttori, quando mi imbatto davanti a una piccola bottiglia da 0,375 dell’azienda Cà Du Ferrà, di loro conosco tutto, questa è una novità che Davide Zoppi mi invita a degustare. Me lo versa, lo annuso, mi affascina, lo degusto, mi piace tanto, lo bevo va giù con piacere. Faccio i complimenti a Davide ci scattiamo una foto, faccio la foto anche alla bottiglia. Al mattino presto lo scelgo tra i miei migliori assaggi del giorno, nel leggere il nome mi accorgo che mi porta al giorno in cui è nata mia figlia, lo ammetto mi sono emozionato tanto. Oltre che un gran vino dolce, questo vino emoziona assai. Con grande piacere eccolo tra i miei tre migliori vini dolci per l’anno 2023.
Antico Podere Casanova
Località Podere Casanova, 41
Castellina in Chianti (SI)
www.poderecasanova.com
Eravamo arrivati in una zona di Castellina in Chianti che non aveva ricordi alla mia vista, eravamo nel piazzale di Massimo Bucciarelli proprietario dell’azienda Antico Podere Casanova.
Ad accoglierci il tutto fare Francesco Talluri. Allo sguardo vigneti molto belli in una posizione stupenda, scattavo fato a destra e manca. Era quasi l’ora di pranzo dopo l’aperitivo con i vini dell’azienda attualmente in commercio e con assaggi da botte molto interessanti, si va a parlare di Vin Santo; Francesco ci dice che qui si produce un’Occhio di Pernice. La curiosità, di tutti, e la mia passione per i vini dolci mi fa chiedere se c’è la possibilità di assaggiarlo e di vedere la vinsantaia.
Quando si vuole il tempo si trova e la curiosità viene appagata da altra bellezza dell’azienda.
A finire veniamo all’assaggio dell’Occhio di Pernice 2007. Francesco ci dice che è aperto da qualche giorno e chissà se si sarà mantenuto. Lo versiamo nei calici e lo stupore di tutto il gruppo è tantissimo. Qualcuno dice che non ha mai bevuto un vino così, io aggiungo che siamo fortunati di avere nel bicchiere un vin santo buonissimo, un vino dolce che mi fa affermare di metterlo tra i miei migliori vini dolci per l’anno 2023.
Ogni promessa è un debito ed eccolo qui l’Occhio di Pernice di Massimo Bucciarelli.