Note di degustazione Prodotti & Produttori

I tre – cinque migliori vini bianchi del 2024, con in più una segnalazione, per il Gourmet Errante

Quest’anno il mio miglior mangiare e bere per l’anno 2024 avverrà sul mio blog rinnovato, il vecchio era al decimo anno ed è stato bello e buono rinnovarsi.
Mi sembra ieri di avere iniziato a scrivere (errando) del mio errare in ogni dove.
Pensando a questo tempo passato posso gridare al mondo, con molto orgoglio, che Pace Pasquale alias Il Gourmet Errante è riuscito a non farsi COMPRARE DA NESSUNO, non sono mai sceso a compromessi con niente e nessuno. Ed eccomi a iniziare a scrivere sul bello e il buono dell’anno.

Siamo quasi a Natale, quasi alla fine dell’anno 2024, un anno molto errante. Errare del resto è il mio modo di vivere.
I numeri si fermano, come ogni anno, all’otto dicembre, per iniziare nuovamente dal nove dicembre.
Le degustazioni sono state 63 durante quest’anno, alla fine delle quali, svelerò la classifica dei migliori “Tre” di ogni categoria.

Dopo gli spumanti, ecco i miei tre bianchi, saranno cinque, non riesco a eliminarne nessuno.
Come ho sempre detto, non sono i migliori in assoluto, ma quelli che mi hanno destato un’emozione immediata, per i sentori, profumi e sensazioni percepite già dal  primo sorso bevuto e anche per il contesto in cui ho vissuto quel momento.

Ecco i miei migliori vini bianchi per il  2024: un vino viene dalla Toscana, uno dall’Alto Adige, uno dal Piemonte, uno dalla Campania e a finire, con grande piacere, uno è della mia regione.

Non può mancare un’annata vecchia di un’azienda che quando apre annate vecchie di vini bianchi è sorprendete.

Il vino è dell’Azienda agricola Palazzone – Località Rocca Ripesena, 68 – Orvieto (TR) www.palazzone.com
Quando si è da Palazzone della famiglia Dubini si sa quando si inizia e non si sa quando si finisce.
L’occasione era la presentazione del Musco 2021, la storia di un futuro, un vino piacevolissimo con la sua importanza. Non poteva mancare il passato di questo vino e quindi 2013 (magnum), 2014, 2016, 2020 e 2021, ogni annata con un suo perché, ogni bottiglia diversa, a testimoniare che questo è un vino che sa di passato con uno sguardo al futuro. Poi con Carlo Zucchetti il “rivoluzionario” della Tuscia i discorsi non potevano che andare al Grechetto, fino a che quasi alla fine della giornata si è aperto un Grechetto 1997 dal nome L’Ultima Spiaggia. Non è la prima volta che mi imbatto in quest’annata di questo vitigno in Tuscia, era la prima per questo vino, ogni volta resto estasiato da tanta integrità, un profumo inebriante per una beva da ricordare ai posteri, si è brindato a un pomeriggio da raccontare, chiuso con una bottiglia spettacolare. Evviva il Grechetto! Evviva i vini bianchi italiani.

Vado con i miei cinque.

Il Colombaio Di Santa Chiara
Località San Donato, 1
San Gimignano (Si)
www.locandadeilogi.it
www.colombaiodisantachiara.it

L’Albereta Riserva 2021 Vernaccia di San Gimignano DOCG
Da uve Vernaccia 100%, resa per ettaro circa 60 quintali per ettaro, fermentazione spontanea in legno grande dove resta per circa un anno. A seguire sei mesi di cemento e un anno in bottiglia. Durante tutto questo percorso ho avuto la possibilità di assaggiare diverse volte quello che oggi è una grande vernaccia, un grande vino italiano, un vino mondiale.
Pensare ai primi anni che volevo bruciare le barrique dove sostava questo vino. Con gli anni i fratelli Logi hanno saputo trovare il meglio per far crescere L’Albereta.
Oggi ero da loro, ho assaggiato tutti i vini, le nuove annate. Sempre tornavo a degustare, bere la riserva di questa azienda. Ci sono tornato anche dopo il rosato (bono) e i loro tre rossi (buonissimo il Priore Riserva 2020). La finezza della beva era continua di una piacevolezza infinita. Il palato, le guance ne sono uscite estasiate.
Un grande piacere sentire una bottiglia di tale livello prodotta dalla famiglia. Chiaramente non me ne voglia il Campo della Pieve che oggi sembrava quasi arrabbiato per le grandi attenzioni date al suo fratello. Insomma un vino che si candida a essere uno dei miei tre migliori bianchi dell’anno 2024.
A cena con la cucina di Simona Martini, una delle signore Logi, abbiamo aperto una bottiglia di vernaccia, chiaramente L’Albereta 2021, abbinamento perfetto con il pesce, entrambi sono stati protagonista della cena. L’Albereta 2021 è un vino da gran palcoscenico. Ai giorni avvenire fino a oggi ho degustato ancora questa grande Vernaccia di San Gimignano e ogni volta è stata una conferma.

Tenuta vini e locanda agricola – Villscheiderhof- Weingut/tenuta vini
S. da S. Cirillo, 12
Bressanone (BZ)
www.villscheider.info

A pranzo Da Romolo Al Porto ad Anzio (RM), raggiungere con il pensiero l’azienda Villscheider a Bressanone (BZ) è un lampo ed è un attimo tornare da Romolo al Porto per godere della sua cucina di pesce e abbinarla con i vini di questa azienda che adoro.
Senza nulla togliere al loro Sylvaner 2022 , ma durante il pranzo sono rimasto estasiato dal loro Riesling 2021.
Ricordo ancora la prima volta, non era la mia prima visita in questa azienda, che andai con papà Florian e il giovane figlio Meinrad Hilpold quel giorno con me c’era anche la mia amica Tanja Rizzi e andammo a vedere i terrazzamenti dove era stato piantato il Riesling, pronosticargli un grande vino è stato facile. Con questa annata si stanno superando.
Un Riesling altoatesino che ha accompagnato un grandissimo pranzo di pesce vero.
Una goduria con il crudo, un lusso con il cucinato, strepitoso con un pesce al sale. Un vino di un’azienda che con piacere ritroverò ancora per anni nella lista di questo ristorante che trovo tra i migliori al mondo per la qualità del mare che ti arriva nel piatto. Con piacere tornerò a trovare la famiglia Hilpold anche perché la signora Erika cucina benissimo e anche per sapere come va Lisa la figlia di Florian che è campionessa mondiale per la composizione di fiori.
A finire dico che questo vino si candida a essere uno dei miei tre migliori bianchi per l’anno 2024, come promesso eccolo qui alla fine di quest’anno.

Ettore Germano
Località Cerretta, 1
Serralunga d’Alba (Cn)
www.ettoregermano.com

Herzu Langhe DOC Riesling 2016, da uve Riesling renano 100%.
Con molto piacere e orgoglio penso che di questo vino ne abbia bevuto assai. Lo conosco da tempo prima che nascesse l’amicizia con Sergio Germano e la sua famiglia.
Con sua moglie Elena ci conoscemmo durante una degustazione a Roma, fu una conoscenza nata con una fragorosa risata quando dissi a Elena che era un piacere conoscere la signora Herzu.
Questa volta l’Herzu l’ho bevuto al Vinitaly 2024, il primo giorno dell’evento durante la degustazione Svinitaly, il club degli svitati.
Il vino era nelle versioni tappo sughero – tappo vite.
La beva della bottiglia tappo sughero non era male affatto, quella con il tappo vite era superlativa.
L’ho tenuto fino alla fine della degustazione, l’ho bevuto anche dopo i vini rossi.
Ogni sorso è stato un sussulto di emozioni, nella mente tutti i ricordi di questo vino, le tante volte che l’ho bevuto durante momenti importanti della mia vita.
Forse era l’occasione che lui mi desse onore sapendo che da sempre è uno dei miei vini bianchi preferiti.
In questa occasione posso gridare che questo 2016 è uno dei grandissimi bianchi a livello universale.
Complimenti grandi all’azienda tutta. Sergio Germano è una garanzia, una grande mia certezza.
La sua azienda è stata la mia migliore per il nord Italia nell’anno 2017, lo potrebbe essere ogni anno. Qualche anno fa gli ho attaccato anche il mio adesivo per azienda consigliata da Il Gourmet Errante.
Sono felice dell’ottimo rapporto che ho con questa famiglia. Grazie sempre per tutto.
A finire mi alzo in piedi e applaudo al fantastico Herzu 2016… tappo a vite!

Ciro Picariello
Via Marroni, 18/a
Summonte (AV)
www.ciropicariello.it


Fiano di Avellino DOP Ciro 906 2021. Da uve Fiano 100% coltivato a circa 650 metri di altezza. Vinificato e affinato in acciaio per un anno per poi stare circa sei mesi in bottiglia.
Un vino che cerco sempre, poche volte capita di trovarlo. Nella degustazione di Vignaioli Naturali a Roma di Tiziana Gallo c’era l’annata 2021.
Reputo questa annata fantastica in tutta Italia, chissà se è per questo che reputo il Ciro 906 il più buono di sempre.
Dopo averlo annusato, al primo sorso mi ha trascinato in un mondo pieno di piacere, gusto ed emozioni. Quando arriva tutto ciò il vino si candida a essere uno dei miei migliori tre per l’anno 2024. Ne sono contentissimo perché questa è un’azienda che mi piace da sempre. Complimenti a Ciro, Rita Guerriero sua moglie, Bruno Picariello il loro figlio, enologo ed Emma Picariello sua figlia addetta al commerciale.
Non vedo l’ora di berlo ancora. L’ho ribevuto al Vinitaly e facemmo un bellissimo filmino e come promesso eccolo tra i miei migliori bianchi per quest’anno.

Azienda Agricola Biologica Di Marzio
Via Monsignor Valerio Massaccesi, 5
Lanuvio (RM)
www.aziendaagricoladimarzio.it

Vallefiara 2022 da uve Malvasia bianca di Candia e Trebbiano Toscano.
Con grande piacere inizio l’album del miglior bere 2024 con un vino della mia regione.
È stato il primo vino aperto di una degustazione molto intrigante, con i prodotti dell’azienda agricola biologica Di Marzio.
Una bottiglia già carina dall’etichetta. Ero con tre amici e con noi c’era Riccardo Del Frate con Pamela Garra.
Riccardo lo ha aperto ce l’ha versato ed il piacere, il coinvolgimento emotivo, lo dico da sempre i vini che entrano tra le migliori bevute, non saranno i più buoni, ma mi debbono dare “la pacca” le emozioni, è arrivato già nell’ annusarlo. Sapidità, l’erba che avevamo calpestato tra le vigne, il soffio marino questo è stato l’odorare di questo vino. In bocca, gioia, sobbalzi di piacere, intrigante, scorrevole, le parti laterali della bocca, il palato si sono invase di piacevolezza. È andato giù diretto, volevo il secondo sorso, lo desideravo assai, ci siamo guardati tutti e quattro ed è stato stupore positivo, tutti consapevoli di stare davanti a un vino davvero buono, ottimo ed è della nostra regione a due passi da Roma.
Complimenti grandi a Riccardo e Nadia che ci stanno mettendo l’anima nel loro lavoro, non vedo l’ora di tornare e di trovare questo vino, anche gli altri, sui tavoli dei locali della nostra provincia, di Roma. Sono poche bottiglie, sbrigatevi a comprarle, anche perché il prezzo non è affatto male.
Risentito altre volte durante l’anno è stato sempre un’ottima conferma.

administrator
Il Gourmet Errante, è ciò che faccio da sempre per passione. Ho avuto l'opportunità di degustare tanti vini e prodotti e di passare bellissimi momenti di confronto, discussione e allegria con produttori e artigiani di tutta Italia. Ho vissuto l’evoluzione di molte aziende e nel corso degli anni la curiosità, la ricerca e le scoperte mi hanno portato a disegnare una mappa di emozioni, fatta di persone e storie, che ho sempre cercato di comunicare e promuovere.

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