Tre Bicchieri 2025 – Veneto
Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
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www.codivin.com
www.vinointorno.it
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La presentazione, la premiazione e la degustazione della guida Vini d’Italia 2025 – Tre Bicchieri del Gambero Rosso ci sarà il 13 ottobre a Roma, sarà una gran giornata di bella, buona, ottima convivialità.
Per il Veneto 46 tre bicchieri quest’anno, erano 45 l’anno passato.
Il Veneto del vino mi ha sempre attratto. Amarone, Soave, Valpolicella e Prosecco, ma questa lista ha tante aziende che hanno l’abbonamento e un po’ mi rode. Qualcosa di buono c’è comunque anche se manca Gini, non riesco a spiegarmi il perché. Quando leggo questo elenco spero sempre di leggere Coffele, Monte Dall’Ora, Nardello, Zardini e altri. Quest’anno poi mi è venuta in mente l’azienda Antolini che io adoro, ma penso che non mandi i suoi vini e mi dispiace. Verrò a degustare diversi vini di questa regione.
Torno ai miei piccoli commenti sui vini che ho degustato, me ne mancheranno diversi dei vini premiati, però mi fa piacere mettere tutti i tre bicchieri regione, per regione.
Sarà bello e buono durante l’evento dei tre bicchieri degustare i vini che non ho assaggiato durante l’anno. Di alcuni ne faccio a meno a prescindere.
Ecco il Veneto.
Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi piace controllare, osservare, fare il confronto con gli anni passati.
Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le custodisco in libreria… per darle uno sguardo di tanto in tanto.
A seguire il commento del Veneto da parte dei relatori del Gambero Rosso:
Ecco i vini del Veneto che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d’Italia di Gambero Rosso.
È ricchissimo il palmares regionale di quest’anno per il Veneto che emerge dalla guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso, come potete vedere dalla lista dei vini che hanno ottenuto i Tre Bicchieri riportata in fondo. Qui vogliamo sottolineare alcuni temi ai quali abbiamo già accennato, parlando delle degustazioni di quest’anno.
Tre Bicchieri 2025 del Veneto: il Valdobbiadene e le altre denominazioni
Riprendiamo il discorso sul distretto del valdobbiadenese e sul carattere spesso più snello e agile dimostrato da alcuni dei protagonisti del comprensorio. È il caso del Col Credas della famiglia Adami a Farra di Soligo o della Particella 181 delle Sorelle Bronca a Rua di Feletto che sfruttano l’incisività acida per far risaltare la sapidità e l’eleganza che la glera può offrire quando viene dalle vigne più vocate, o quello di Stefano Pola che dalle vigne di Santo Stefano ha ricavato uve per un Prosecco Superiore dal carattere suadente e di rara armonia.
Ci piace poi sottolineare l’ennesima grande prestazione del Madre di Cescon, che con la versione 2022 ottiene il settimo Tre Bicchieri consecutivo su otto totali. I fratelli Cescon, Gloria, Graziella e Domenico, non hanno ceduto alle lusinghe del Prosecco e si confermano come l’azienda più importante dell’ampia zona viticola che si estende a nord-est di Treviso. Un’altra conferma arriva dall’azienda dei fratelli Sutto, che hanno trasformato quella che era una piccola azienda familiare in una delle realtà di riferimento per la regione: il loro Merlot Campo Sella ’20 è un concentrato di solidità gustativa e raffinatezza.
Chiudiamo questo breve racconto con due vini che vanno oltre la qualità organolettica e sembrano aprire una nuova finestra interpretativa per i territori da cui provengono, il Bardolino ’23 de Le Tende e il Soave Verso ’21 della zona Le Coste, di Canoso. Il primo è il frutto del lavoro di Mauro Fortuna, che ha abbandonato negli anni l’idea di un vino gardesano fatto solo di leggerezza e immediatezza a favore di maggiore profondità e carattere della produzione. Il secondo è il Soave proposto da Giovanni Bartucci che ha acquisito l’azienda meno di dieci anni fa e ne ha già fatto una delle realtà più interessanti del territorio: gli diamo il benvenuto nel club dei Tre Bicchieri.
Tre Bicchieri 2025 del Veneto
Amarone della Valpolicella 2020 – Monte Zovo – Famiglia Cottini
Amarone della Valpolicella Campo dei Gigli 2019 – Tenuta Sant’Antonio (un grande classico)
Amarone della Valpolicella Case Vecie 2018 – Brigaldara (mi è sempre piaciuto tanto)
Amarone della Valpolicella Cl. 2020 – Allegrini (ha l’abbonamento)
Amarone della Valpolicella Cl. 2015 – Bertani
Amarone della Valpolicella Cl. 2017 – Giuseppe Quintarelli (beati voi che lo potete degustare)
Amarone della Valpolicella Cl. Cima Caponiera Ris. 2017 – Ca’Rugate
Amarone della Valpolicella Cl. Sant’Urbano 2020 – Speri (buonissimo)
Amarone della Valpolicella Cl. Sergio Zenato Ris. 2018 – Zenato (un grande classico)
Amarone della Valpolicella Mai Dire Mai 2016 – Pasqua
Amarone della Valpolicella Val**zzane Corte Sant’Alda 2017 – Camerani – Corte Sant’Alda (felice assai di trovarvi qui)
Bardolino Cl. 2023 – Le Tende (curiosità)
Campo Sella 2020 – Sutto
Capitel Foscarino 2023 – Anselmi (un classico)
Cartizze Brut La Rivetta 2023 – Villa Sandi
Chiaretto di Bardolino Traccia di Rosa 2022 – Le Fraghe
Colli Berici Cabernet Bradisismo 2021 – Inama (curiosità)
Colli Euganei Cabernet Borgo delle Casette Ris. 2020 – Il Filò delle Vigne
Colli Euganei Rosso Gemola 2019 – Vignalta
Conegliano Valdobbiadene Rive di Ogliano Extra Brut 2023 – BiancaVigna
Custoza Sup. Amedeo 2022 – Cavalchina
Custoza Sup. Ca’ del Magro 2022 – Monte del Frà
Custoza Sup. Summa 2022 – Gorgo (curiosità)
Lessini Durello Pas Dosé Nera Ris. 2016 – Fongaro Spumanti (Mi piace assai questo bis dopo l’anno scorso)
Lugana Molceo Ris. 2022 – Ottella
Madre 2022 – Italo Cescon (un ottimo classico)
Montello Asolo Rosso dellAbazia 2020 – Serafini & Vidotto (ha l’abbonamento)
Montello Asolo Rosso Sup. Venegazzù Capo di Stato 2019 – Loredan Gasparini (ogni tanto ritorna)
Soave Cl. Calvarino 2022 – Pieropan (un ottimo classico)
Soave Cl. Campo Vulcano 2023 – I Campi (mi piace il sapore del vulcano)
Soave Cl. Carbonare Roccolo del Durlo 2022 – Le Battistelle (che grande vino, complimenti grandi a voi)
Soave Cl. Monte Carbonare 2022 – Suavia (un classico)
Soave Cl. Monte Grande 2022 – Graziano Prà (e dai di tappo a vite “svitato”)
Soave Cl. Sup. Le Coste Verso 2021 – Canoso (curiosità, spero di degustarlo)
Soave Sup. Il Casale 2022 – Agostino Vicentini
Soave Sup. Roncà Monte Calvarina Runcata 2022 – Dal Cero – Tenuta Corte Giacobbe (siete bravi famiglia Dal Cero e a me fa tanto piacere)
Valdadige Terra dei Forti Pinot Grigio Rìvoli 2021 – Roeno (sempre più sorprendente)
Valdobbiadene Extra Dry Giustino B. 2023 – Ruggeri & C.
Valdobbiadene Extra Dry Molera 2023 – Bisol 1542
Valdobbiadene Rive di Col San Martino Brut Cuvée del Fondatore Graziano Merotto 2023 – Graziano Merotto
Valdobbiadene Rive di Farra di Soligo Extra Brut Col Credas 2023 – Adami (tutto ha un suo perché)
Valdobbiadene Rive di Rua Brut Particella 181 2023 – Sorelle Bronca
Valdobbiadene Rive di San Pietro di Barbozza Extra Brut Grande Cuvée del Fondatore Motus Vitae 2022 – Bortolomiol
Valdobbiadene Rive di Santo Stefano Extra Dry Dirupo Etichetta del Fondatore Nazareno Pola 2023 – Andreola
Valpolicella Cl. Sup. 2021 – Rubinelli Vajol (l’anno scorso mi è sfuggito)
Valpolicella Cl. Sup. San Giorgio 2020 – Corte Rugolin (curiosità)