Slow Wine 2025
Guide

Slow Wine 2025 la nuova guida. Ecco la copertina e intro in anteprima per voi! Non può mancare un mio piccolo commento. Ci si vede a Milano

Slow Wine Guida 2025
La più grande degustazione dell’anno
19 Ottobre 2024
SuperstudioMaxi
Via Mocucco, 35
Milano
www.slowfood.it/slowine/
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.vinointorno.it
www.cantinaconforme.wine

Vi mostriamo la nuova copertina e riportiamo qui sotto l’introduzione alla guida, redatta dal curatore Giancalro Gariglio. Introduzione che ho letto per ben tre volte e mi piace ASSAI!
Ecco se questa guida mettesse le rese per ettaro in quintali e in ettolitri almeno dei vini premiati… sarebbe perfetta. Forse chissà le hanno messe davvero.
Da parte mia, mi sono organizzato tre giorni per godermi, oltre alla FANTASTICA… ASSAI degustazione, tra le migliori che ci siano, tre giorni a Milano e non solo.

Slow Wine 2025: la copertina e l’introduzione della quindicesima edizione
Il 30 agosto è andata in stampa l’edizione 2025 di Slow Wine: ecco la nuova copertina e l’introduzione del nostro curatore Giancarlo Gariglio.

Partecipa alla degustazione di vino più attesa dell’anno: incontra i produttori premiati in guida e assaggia con loro oltre 800 etichette!

sabato 19 ottobre 2024
Milano – SuperstudioMaxi

Ecco l’introduzione del curatore Giancarlo Gariglio.

“Per quale motivo è nata, quindici anni fa, Slow Wine? Nel film Gli Intoccabili Sean Connery chiede a una recluta perché si sia arruolato in polizia. Costui balbettando offre un risposta tratta dal manuale, ma, incalzato, poi ne fornisce un’altra d’istinto, più vera ed efficace. È lo stesso per la nostra guida. Questo progetto è nato per rivoluzionare una formula consolidata, che tra l’altro è ancora quella che va per la maggiore, che vede degli esperti trovarsi attorno a un tavolo, annusare, gustare e sputare dei vini e poi dargli dei punteggi. Dal nostro punto di vista nessuno sentiva il bisogno della ripetizione di tutto questo. Ma in realtà noi esistiamo per un altro (più profondo) motivo: contribuire al cambiamento dell’agricoltura attraverso il racconto fatto sul campo e la creazione di momenti di confronto e scambio, come la Slow Wine Fair di Bologna, che fungano da incubatori di nuove idee e progetti concreti per migliorare la vita sul nostro pianeta.

Per raggiungere questo obiettivo abbiamo ritenuto che fosse importante in primis proporre esempi virtuosi per stimolare quei produttori che ancora non erano convinti di adottare pratiche sostenibili, ma che avrebbero potuto farlo in futuro, avvicinandoli così ai valori di Slow Food. Questa scelta, in un contesto di crescente attenzione per l’ambiente, ha portato a risultati sorprendenti. Se confrontiamo la prima edizione del 2011 con quella attuale, notiamo un balzo perfino sopra le nostre attese più rosee: ora siamo i primi in Europa per numero di ettari certificati biologici.

Negli ultimi tempi, però, abbiamo osservato tre fenomeni che stanno rallentando questo processo virtuoso: il cambiamento climatico ha messo sotto pressione un sistema agricolo consolidato, provocando danni gravi e diffusi alla produzione; la mancanza di manodopera è diventata un problema, poiché l’Italia è sempre meno competitiva dal punto di vista economico, fatto che spinge molti lavoratori stranieri, spesso gli unici disposti a svolgere lavori fisicamente impegnativi, a trasferirsi in Francia o Germania; infine, i contributi europei al biologico sono diminuiti, e le limitazioni più stringenti all’uso di rame impattano maggiormente su chi segue questo approccio.

Lo abbiamo ricordato all’inizio: in una tale situazione di stasi quale dovrebbe essere il ruolo di una guida pubblicata da un’associazione che definisce la qualità di un prodotto con tre semplici aggettivi, buono, pulito e giusto? La risposta per noi è semplice: rompere gli schemi e alzare l’asticella.

Le novità di Slow Wine 2025

Il diserbo chimico è una delle pratiche agronomiche più dannose per l’ecosistema-vigna, essendo causa di un profondo impoverimento della biodiversità nel sottosuolo, nel sottofila e nell’interfila. Per questo motivo, dall’edizione 2025 l’assenza di tale pratica è un prerequisito necessario per essere recensiti in guida. Si tratta di una scelta in linea con quanto Slow Food sostiene da tempo rispetto al tema e con il Manifesto per il vino buono, pulito e giusto. Siamo profondamente convinti che il futuro debba andare verso un rapporto più armonico con la natura, trasformandoci da sfruttatori di risorse in custodi responsabili dell’ambiente in cui viviamo.

Oltre a questo grande cambiamento, ne annunciamo un altro, forse ancora più significativo per il nostro modo di raccontare i vini. Dopo anni di onorata carriera, abbandoniamo il riconoscimento del Vino Quotidiano. Negli ultimi tempi, nonostante l’aumento della soglia a 12 euro, intere regioni non riuscivano più a esprimere nemmeno un vino che costasse quella cifra e fosse anche eccellente. Alzare ulteriormente il limite avrebbe snaturato il concetto di bere quotidiano. Pertanto, abbiamo lavorato per trovare una soluzione più in linea con i tempi e utile per i nostri lettori: nelle pagine seguenti troverete 190 Best Buy, una selezione di Top Wine che, nelle rispettive denominazioni e tipologie, offrono un prezzo eccezionale.

Ora, interroghiamoci sul tipo di futuro che vogliamo. Vogliamo appassionati che scelgono il vino basandosi sull’apparenza, penalizzando, magari per scarsa informazione, chi pratica un’agricoltura pulita, più costosa, ma che a lungo termine fa bene al pianeta? Non serve parlare di crisi dei consumi e di disinteresse dei giovani se continuiamo a proporre vini di gomma, frutto di un’enologia e di un’agronomia industriali. Noi di Slow Wine sappiamo bene cosa vogliamo e per cosa lottiamo. La nostra è una guida militante, che racconta di cantine che fanno del buono, pulito e giusto la loro missione, anteponendo il domani all’oggi e guardando con speranza a un futuro per cui valga la pena combattere e vincere.”

administrator
Il Gourmet Errante, è ciò che faccio da sempre per passione. Ho avuto l'opportunità di degustare tanti vini e prodotti e di passare bellissimi momenti di confronto, discussione e allegria con produttori e artigiani di tutta Italia. Ho vissuto l’evoluzione di molte aziende e nel corso degli anni la curiosità, la ricerca e le scoperte mi hanno portato a disegnare una mappa di emozioni, fatta di persone e storie, che ho sempre cercato di comunicare e promuovere.

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