Ecco alcuni dei vini che mi sono piaciuti assai nei primi due mesi di quest’anno.
Dall’anno scorso sto facendo una cosa sui vini, per quelli che mi piacciono di più. Sono troppo pochi quei tre che metto alla fine dell’anno, vini che passano su facebook e su istagram come i migliori e poi non vanno sul mio blog. Quindi ecco i primi per l’anno 2022. Sono 8 vini degustati, bevuti, durante i miei giorni in Toscana e non solo.
Due sono di un’azienda a cui tengo tantissimo, sono il Chianti Classico Riserva 2018 e il Vigna Gittori Gran Selezione Chianti Classico 2019 di Riecine, bevuti in azienda durante la visita e il pranzo.
Un altro è un vino che uscirà a giugno, ne ho voluto anticipare il mio giudizio, è un vino a cui tengo tanto è il Cesanese del Piglio DOCG Lepanto 2019 di Alberto Giacobbe.
Altri due vini sono Chianti Classico Riserva 2018 delle aziende Pomona e San Giusto a Rentennano
Gli ultimi tre sono vini bevuti il primo dell’anno e sono uno spumante strabuono di Mosnel; un vino dell’Etna dell’azienda Sciara, un’ottima sorpresa; l’ultimo è un altro Chianti Classico, è il Vigna Barbischio DOCG Riserva 2018 di Maurizio Alongi.
Vini che si candidano a essere tra i miei tre migliori vini per la loro categoria per l’anno 2022.
Riecine
Località Riecine
Gaiole in Chianti (SI)
www.riecine.it
Due Chianti Classici usciti nelle mie preferenze dopo una visita da ricordare.
Il primo è il Chianti Classico Riserva 2018, dopo altri due Chianti Classico Riserva 2018 che vedete nella foto e leggerete qui, eccone un altro che mi è piaciuto assai. In mezzo a un’ottima degustazione, torno spesso a lui. Un rimbalzo tra acidità e piacevolezza che intriga. Lo degusto, lo bevo con le costine, il gusto aumenta ancora di più, una goduriosa combinazione. Queste tre riserve mi sono piaciute davvero tanto.
Chianti Classico Gran Selezione Vigna Gittori 2019, la prima volta da Riecine per una Gran Selezione di piacevolezza infinita. Oggi è stato l’ultimo vino a tavola, ma a volte essere ultimi ti fa vincere altre cose che servono nella vita. Ecco questo è un vino vincente da subito. Una piacevole emozione fatta di gusto e intrigante piacere. Un gran ottimo esordio a dimostrazione che da Riecine non si fa nulla a caso. Complimenti a tutti voi di Riecine, il mio adesivo lo abbiamo attaccato, le motivazioni a breve.
Azienda agricola Alberto Giacobbe
Contrada colle San Giovenale
Paliano (FR)
www.vinigiacobbe.it
Non ho mai parlato di un vino che ancora non è sul mercato, oggi lo farò. Il vino uscirà il 2 giugno 2022 ed è il Lepanto DOCG Cesanese del Piglio 2019, da uve Cesanese 100%. La prima volta lo degustai a dicembre 2019, era nella vasca di cemento, si arrabbiò, ancora era in movimento e non voleva essere disturbato, ma mi fece capire che era qualcosa di molto interessante. Durante l’anno 2020 lo degustai varie volte, piano, piano mi entrava sempre di più nelle vene, nella mente. A fine ottobre 2020 venne travasato in una botte grande dell’azienda Mittelberger di Bolzano. Prima del Natale 2020 lo assaggiai dopo un mese che era in botte, in quell’occasione dissi: questo è un cesanese che farà parlare molto di se. A gennaio 2021 l’ho voluto risentire, poi una, due volte ancora, fino ad arrivare ai primi di aprile, in un sabato pieno di sole lo assaggiammo insieme a Peter, uno dei fratelli @mittelberger_caskmasters quel giorno c’erano anche Damiano Ciolli e Letizia Rocchi, fu un giorno importante per il Lepanto, per l’azienda e per il Cesanese tutto, ci rendemmo conto che quel vino, quella botte, stavano creando qualcosa di immensamente buono. Lo assaggiai ancora prima del travaso, poi dall’acciaio, il 28 gennaio 2022 abbiamo aperto una bottiglia, di solito mi commuovo davanti a un figlioccio così, invece mi sono riempito di gioia, di orgoglio, è stato un momento in cui tutti i pronostici fatti si erano avverati. Stiamo davanti a un Cesanese di una bontà incredibile, una piacevolezza piena di grinta, magari arrivasse alla Roma un centrocampista come questo vino. Lepanto 2019 l’attesa sta per finire, questi cinque mesi passeranno in fretta e chi lo berrà subito, chi dopo un anno, chi tra quanti anni non lo so, godrà di un grande vino italiano. Complimenti grandi ad Alberto Giacobbe alla sua enologa Letizia Rocchi.
Qualcuno lassù sarà fiero di te, racconterà agli angeli che dalle sue vigne è stato prodotto qualcosa di ottimo assai.
Fattoria San Giusto a Rentennano
Località San Giusto a Rentennano (alle Monache)
Gaiole in Chianti (Si)
www.fattoriasangiusto.it
Az. Agr. Pomona
Località Pomona 39
S.R. Chiantigiana 222
Castellina in Chianti (Si)
www.fattoriapomona.it
Due visite in un giorno, due visite in due aziende che stimo molto. Da loro ho degustato due Chianti Classico DOCG Riserva 2018, due vini che mi sono piaciuti tantissimo.
Quello di Luca Martini è il suo Le Baroncole, 100% Sangiovese, 15,00 % vol.
Profumi di ottima gioventù, beva che rimbalza in bocca tra acidità e piacevolezza (tanta). Lunghezza in bocca che si allunga fino alla gola, poi lo muovo un po’ e la bocca si riempie di gusto, di piacere in ogni dove. Un grande vino, un ottimo Chianti Classico. Ancora una volta l’azienda San Giusto a Rentennano colpisce ancora. Io ho colpito loro dandogli il mio adesivo per azienda consigliata da Il Gourmet Errante.
Pomona Chianti Classico Riserva 2018, fantastico mangiare un piatto (due) di tagliolini al sugo di anatra di livello alto con un vino così. Una combinazione da applausi, da alzarsi in piedi e “comiziare” la bontà altissima dell’ennesimo vino di Pomona che mi piace assai. Poi trippa e fagioli per guastarlo ancora… ancora. Questa volta non ho dimenticato di lasciare a Monica e alla sua fantastica mamma il mio adesivo per azienda consigliata da Il Gourmet Errante.
L’anno è appena finito, oggi è Capodanno, il primo giorno dell’anno, abbiamo bevuto tre vini che già da adesso si possono candidare a essere tra le tre migliore bevute per l’anno 2022.
Tre territori diversi, uno spumante clamorosamente ottimo il Franciacorta EBB 2010 riedizione.
Un Chianti Classico Riserva 2018 di Maurizio Alongi che si sta affermando sempre di più, ma questo 2018 è davvero di notevole fattura.
Il terzo è un’Etna che non conoscevo, avevo già sentito uno dei loro 750, mi era piaciuto, questo 1200 IGP Terre Siciliane Rosso è pazzescamente ottimo, lo vorrei sentire senza anfora, perché non penso che sia un’anfora a dargli questa bontà sublime.
Complimenti a Lucia e Giulio Barzanò, a Maurizio Alongi e a Stef Yim. L’anno inizia alla grande.
- “L’inizio sarà a Matelica, poi Lessona… poi non so… errare è bellissimo.” Questo è il titolo di un altro dei miei album di facebook - 13 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183, a seguire la moneta con 59, a finire ecco 190 Best But dello Slow Wine sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183 da parte dello Slow Wine, ecco il simbolo della moneta 59 sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024