Gianfranco Fino Viticoltore
Via Piave, 12
Sava (Ta)
www.gianfrancofino.it
Sono passati dodici mesi quasi, e già sto contando i giorni per tornare da loro, tornare nelle loro vigne e bere i loro vini. L’azienda di Gianfranco Fino è già stata mia azienda dell’anno nel 2014, mi ero ripromesso però che quando avessi visto le sue vigne, i suoi alberelli, se tutto fosse stato come nei sogni, lo sarebbe diventata ancora. Eccomi quindi a decretare l’azienda di Gianfranco Fino come azienda dell’anno 2016 per il sud Italia. Era un mio sogno andarli a trovare, era un mio sogno vedere gli alberelli di primitivo, il sogno si è avverato all’inizio di quest’anno, tornerà vero tra qualche giorno ancora. I suoi vini li ho bevuti diverse volte quest’anno, li ho portati ad assaggiare, li ho fatti comprare anche, una gioia quando li vedo, quando li bevo, il tutto di questo mio piacere è nato all’inizio dell’anno 2016. Dopo la cena a casa di Simona, moglie di Gianfranco,si è deciso per la mattina dopo di partire con calma, sicuramente sarebbe stata una bella giornata. La giornata era stupenda, era gennaio, ma sembrava primavera, si è partiti da Taranto costeggiando il mare, si è arrivati nella vigna nuova, la vigna del Se, vigna giovane non ad albarello, Gianfranco ci indica dove sorgerà la nuova cantina, ecco un sogno di quest’anno è vedere gli inizi dei lavori, sarebbe ora dopo non so quanti anni di progetti. A questa coppia avrebbero dovuto dire: fate la cantina dove e come volete, siamo sicuri che farete un capolavoro per voi, per noi, per Manduria, per la Puglia e per l’Italia intera. Si lascia questa vigna e si passa alla vigna del primitivo ad alberelli, questi sono giovani, allineati, ma tanto belli. Poi si passa ai più vecchi, questi sono un monumento, non sono allineati, venivano piantati dove si faceva la buca, dove non c’erano sassi che non permettevano di piantare la barbatella. Alcuni sono davvero stupendi, alti come me, e pensare che le rese sono bassissime per l’Es, immagino pochissimi grappoli per alberello. Dopo tante foto, tanto godere nel passeggiare tra vigne antiche e alberi di olivo monumentali si parte per andare in cantina. All’arrivo si decide di assaggiare il primitivo 2015 che è nelle barrique, ognuna prima dell’assemblaggio finale, tutte hanno caratteristiche diverse, la mia preferita la n° 45. Si prende qualche bottiglia di Es, a un certo punto Gianfranco mi dice questa la do’ a te, a te l’onore di etichettare la prima bottiglia dell’Es Riserva 2013. Sappi che poi l’aprirai e la berremo in anteprima assoluta, ripensandoci, ancora mi emoziono tanto, come e più di quel giorno. Questo è il racconto di un giorno, adesso vi dirò perché loro sono così bravi. Sono bravi perché fanno vini buonissimi da sempre, ecco i loro vini:
Simona Natale Rosé – Pas Dosè metodo classico da uve negroamaro 100%, l’ho assaggiato diverse volte, l’ho aperto nelle degustazioni qualche volta, l’ho bevuto diverse volte, non mi dispiace, per loro è quasi un gioco, giocare è bello, e più grande diventerà con più esperienza, a volte è stato buono, altre volte chiuso, avercene però delle prime bottiglie del 2009, lo risentirò con piacere ogni volta che capiterà alla mia portata. Peccato che il prossimo uscirà solo nel 2018 o 2019.
Se: da uve primitivo di Manduria 100% da vigne giovani, mi è sempre piaciuto fin dalla prima volta, mi piace la sua freschezza, la sua piacevole beva, mi piace tanto.
Jo: da uve Negroamaro 100%, a volte ho pensato: arriverà il giorno che l’Jo sarà più buono dell’Es, ma sono due vini diversi, sono due ottimi vini, corrono sempre ognuno la sua corsa, l’Jo mi piace, a volte tanto, un rimpianto, non ho mai bevuto un’annata vecchia di Jo … d’altronde non so nemmeno se Gianfranco e Simona le hanno … ecco l’ho detto.
Es: da uve Primitivo di Manduria 100%, è uno dei pochi vini che si mangia le barrique, io non le amo, ma qui le accetto alla grande, Gianfranco le ha sapute scegliere già dal primo momento, un vino che qualche volta è leggermente eccesivo di frutta, quando è così è appena imbottigliato, oppure deve ancora fare il suo corso; ma ogni volta che l’ho bevuto e degustato nel tempo giusto e in annate vecchie, è stato sempre un capolavoro … è un capolavoro.
Es Più Sole: da uve Primitivo di Manduria 100%, mai nome fu più esatto, Es perché proviene dalle vigne dell’Es, più sole perché ci porta il sole della Puglia nel bicchiere, ci porta la solarità dei due personaggi che lo producono, ci porta la gioia di degustarlo in piccoli sorsi … che diventano un sole grande. Grazie per tanta bontà.
Ecco, quel poco che posso dire di due persone che conosco da più di dieci anni, dell’azienda dico che è per la seconda volta la mia azienda dell’anno e ne sono felice. A loro a presto, per passare altri due giorni insieme.
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