Sale & Pepe RistoBar
Di Gianluca Pepe e C. Snc
Via Monte Nibbio, 2
Orvieto (TR)
Lieviti 9/19 Bistrot della Comitissa
Trentodoc
Piazza Italia, 9
Baschi (Tr)
www.saladellacomitissa.it
Ristorante Casa Vissani
Strada Statale, 448
Km. 6,600
Baschi (Tr)
www.casavissani.it
Cantina Lapone
Tixe Società Agricola
Strada del Lapone, 8
Orvieto (Tr)
www.lapone.it
Osteria da Mamma Angela
Piazza del Popolo, 2
Orvieto (Tr)
www.osteriadamammaangela.it
Potrei dire e raccontare tutto in un giorno, e tutto sia, il primo giorno e il secondo, ecco, per ora, il mio primo giorno a Orvieto. Arrivo alla stazione di Orvieto puntuale, aspetto dieci minuti e una radiosa Ramona mi prende in macchina, un caffè ci sta benissimo, anche perché quando sono da queste parti è tantissimo il desiderio di andare a trovare Gianluca Pepe e sua moglie Ilaria Moscatelli nel loro Sale & Pepe, così caffè, un plumcake buonissimo e la crostata che non ti tradisce mai, intanto si sta già riempiendo il banco per il pranzo. Tante cose da fare ancora e quindi si vive godendo qui, un saluto e via a provare il nuovo locale di Maurizio Filippi, il locale è a Baschi e si chiama Lieviti 9/19 Bistrot della Comitissa, la Comitissa è il suo ristorante che ha insieme a sua moglie Edi Dottori, ristorante che ci vedrà protagonisti il giorno dopo, Edi è qui è sta provando pani e altre buone cose, come sempre sono pronto a far da cavia, ma uno dei più bravi sommelier d’Italia e non solo è giusto che ci consigli uno spumante, Maurizio mi parla della sua collaborazione con la cantina Opera, e Opera Metodo Classico sia. Millesimato Blanc de Blancs, 100% di uve Chardonnay provenienti dalla Val di Cembra, vendemmiate a mano, davvero una bevuta interessante, la bottiglia finisce stuzzicando pizza e bocconcini fritti. La compagnia di Maurizio e il locale mi sono piaciuti tanto, ci si lascia con due foto dandosi appuntamento per il domani sera e li sarà tutta un’altra storia. Si esce e la fame è stuzzicata, Ramona fa una proposta fantastica, dice; telefono a Luca Vissani e lo andiamo a trovare se c’è, male che va ci facciamo un altro aperitivo. Luca c’è e si parte, il mio abbigliamento oggi non è proprio per andare in un locale così, ma indosso la maglietta di Montevertine e va benissimo. All’arrivo si suona e il cancello si apre, ero passato diverse volte qui davanti e ogni volta il desiderio di venire aumentava, oggi ci sono, Luca ci aspetta alla porta, entro e resto senza parole, anzi poche nella mia testa: E’ bellissimo. Non so dove guardare, tanto, tutto sembra tanto bello. Decidiamo di sederci, d’altronde non si può rinunciare una volta che sei dentro, tutto è attraente, tutto è… bello! Il menù che scegliamo è: Menù WIP LUNCH… in sala Rock, l’inizio è: Pani, grissini, burro, olio… che dire di più? Tutto perfetto, quel rettangolo che vedete nella foto è godurioso, sale e burro… croccantezza, un piacere mangiarlo e sgranocchiarlo, buoni anche i grissini e il burro firmato Vissani. I benvenuti sono due: Il primo, tartare di manzo… il secondo è carpaccio di pesce… non so se riuscirò mai a descrivere questi piatti, mi sono sembrati tutti piatti perfetti, piatti pieni di sapori che ti pare di pensare che meglio di così non si possano fare. Piatti anche misteriosi, da domandarti: che avranno in cucina? Complimenti davvero. Intanto arriva l’olio da degustare a proprio piacimento, dandogli rispetto con un gran bicchiere, olio di Alberto Cipolloni, merita! Arriva anche il primo piatto ordinato: Uovo e tartufo nero… accompagnato da una ciotola con una stracciatella perfetta, l’uovo a frittatina è buonissimo, fantastica la cialda e il tartufo fa sì che questo piatto sia davvero buono. Primo piatto: Amatriciana senza cipolla ma con il raviolo… non è che sia un amante dell’amatriciana, ho voluto rischiare perché mi intrigava il nome del piatto, arrivano sette ravioletti, 7 il mio numero preferito, sette bocconcini di piacere assoluto, il liquido che è dentro è paradisiaco, la perfezione del piacere, la pasta del raviolo è perfetta… tutto è buonissimo. Resto davvero compiaciuto da tanta bontà. Non da meno il secondo piatto: Chianina e broccoletti, non vorrei essere ripetitivo con la parola perfezione, ma questa è la carne e la sua cottura, i due piccoli accompagnamenti avevano sapori da bis, tris, poker per cambiare fino in fondo dove arrivi tale bontà. La mia amica di viaggio vuole fumare, non mi piace il fumo, ma dovrò dirgli grazie di avermi portato in una sala meravigliosa, l’ennesima, una sala in cui regalarsi momenti di estremo relax, coccolati da un servizio in sala impeccabile. Ci portano i bicchieri dell’acqua e del vino, ci portano il benvenuto ai dolci e il dolce, il tutto a godersi un locale in cui si sta in maniera emozionante dal primo attimo fino all’ultimo. Posto da consigliare a tutti per fare un menu WIP LUNCH, solo in alcuni giorni della settimana, nella sala rock. Controllatevi i giorni e venite a godere di Casa Vissani.
Prima o poi si arriverà nella proprietà di Ramona e Piero, si arriva sempre prima o poi, l’arrivo è poggiare la valigia, cambiarsi e buttarsi nei panorami dell’azienda e nella piscina. Un paio di ore di relax tra bagni, ombra… a contatto con la bellezza della vita. Il tempo di rendersi conto della bellezza del posto e fare la conoscenza di Piero il marito di Ramona, di lui ho apprezzato già il sorriso dal primo attimo, sorriso che si ripercueterà nei giorni a seguire con signorilità e con estrema simpatia e via che si torna a tavola. La cena è in centro a Orvieto, all’Osteria di Mamma Angela, con un altro bravissimo produttore: Giovanni Dubini di Palazzone e signora. Adesso faccio una mia considerazione: A pranzo da Vissani e a cena da Mamma Angela, due modi di interpretare la cucina, due modi ottimi di cucinare, alla fine ci deve essere tutto e tutto ti fa apprezzare la qualità del nostro Paese. Complimenti sinceri a chi cucina nei modi descritti per il pranzo e per la cena… “ops” la cena la devo descrivere ancora. Un saluto ai coniugi Dubini, un saluto a Luca il titolare del locale e si inizia scegliendo il vino. Il primo vino è il Grechetto 2015 delle Cantine Trappolini, sono veri amici loro, parlare dei loro vini mi fa essere a volte più critico che con altri, oggi questo Grechetto non può essere criticato, ma solo apprezzato, elogiato e bevuto con grande piacere, ecco la dimostrazione che un vino bianco così dovrebbe uscire dopo un anno. Arriva un assaggio per tutti a mo’ di benvenuto: Carpaccio di baccalà piatto di una volta, ma in una serata calda come è stata, un piatto buono, un buon inizio. Mentre faccio la mia scarpetta, noto un viso conosciuto in un altro tavolo, c’è il piacere di salutare il “boss” di Furore e il padre di Domenico Ferraioli di Bacco Furore e di Letizia Ferraioli, hotel e ristorante, uno dei miei luoghi del cuore. Si torna al tavolo, arriva il mio antipasto: L’uovo dell’oste, un piatto mio, un piatto fatto davvero bene, quell’aggiunta di pane “abbruscato” mi è piaciuta un casino, adoro chi mette del pane caldo nei piatti. Gran buon uovo. Lo avevo detto che il vino era buono, la bottiglia è volata via, il motto: vino “bono” quando finisce è sempre in auge. Il secondo vino è delle cantine Neri: Ca’ Viti 2016, una bella conferma dopo un buonissimo 2015, complimenti a Enrico Neri. La cena continua con friggitelli ripieni, i piatti della nonna, della mamma, i piatti semplici eseguiti alla perfezione, i piatti che ci mangeresti un cestino di pane. Ero pieno come un uovo, pieno di tante bontà, di tanti piaceri provati dal mattino. Me lo hanno presentato come il miglior Cheesecake al mondo, quindi: Cheesecake ai frutti di bosco. Eccolo lì davvero un dolce notevole, tutto perfetto, il dolce, il salato, i frutti di bosco… combinazione esaltante, da bis. Dolce che si candida a essere uno dei miei tre dolci per l’anno 2017. Il tempo scorre ma qui si sta bene davvero, un po’ di relax dopo una giornata così ci sta benissimo, poi debbo fare la foto con Luca e gli devo fare i giusti complimenti. Si torna da Lapone, stando sul letto prima di dormire ripenso a le cose fatte oggi e dico: Tutto in un giorno si può.
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