Slow Wine 2018 Lombardia
Guida ai vini dello Slow Food
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Mancano solo due giorni alla grande degustazione di Montecatini Terme… io sono felice di parteciparvi per il terzo anno consecutivo.
Ecco i vini Slow, i grandi vini e i vini quotidiani per la guida dello Slow Wine per la Lombardia.
Una regione ampia e molto variegata, una regione in cui mi piacciono i vini della Valtellina, rappresentata nell’elenco da due ottimi classici che mi piacciono molto, il Valtellina Superiore Dirupi 2015 di Dirupi e ilValtellina Sup. Sassella Rocce Rosse Riserva 2007 di Ar.Pe.Pe. Tra i miei preferiti poi ci sono diversi spumanti di Franciacorta: Franciacorta Brut Collezione Grandi Cru 2011 di Cavalleri, il Franciacorta Brut Nature 2011 di Enrico Gatti, il Franciacorta Extra Brut 2012 di Camossi, il Franciacorta Extra Brut Cuvée Anna Maria Clementi Riserva 2007 di Ca’ del Bosco, il grande Franciacorta Extra Brut EBB 2012 di Mosnel, questo spumante è stato premiato da tutti ed è giusto così perché è davvero un capolavoro, per finire il Metodo Classico Nature di Monsupello, spumante che non tradisce mai. Ancora una bollicina, viene dall’Oltrepò Pavese ed è il Metodo Classico Pinot Nero Brut 64 di Calatroni, spumante premiato in ogni dove… d’altronde è giusto, perché è molto buono. Per il resto dei vini nell’elenco, qualcuno lo conosco, per altri, tanta curiosità.
Ecco il commento alla regione da parte della redazione di Slowine:
“La Lombardia è una regione complessa e variegata dal punto di vista vitivinicolo e forse proprio per questo tra le più intriganti all’interno del panorama nazionale. Il quadro vinicolo generale è positivo, se fotografato dal punto di vista dell’aumento di interesse per la qualificazione dei territori, della nascita di forme di aggregazione tra produttori e dell’innalzamento della qualità.
Da nord a sud assistiamo allo sviluppo di nuove realtà o a una “semplice” ristrutturazione delle aziende di famiglia, molte delle quali animate da nuove generazioni di giovani produttori che si impongono nei loro territori.
Non mancano, tuttavia, le criticità, che si evidenziano, per esempio, nel solito Oltrepò Pavese in cui, pur riconoscendo e sostenendo il fervore rivoluzionario che anima tanti bravi produttori, sembrano non allontanarsi le problematiche più volte evidenziate, come l’assurda dequalificazione commerciale della Bonarda. A tal proposito, accogliamo con interesse tutti i tentativi propositivi per ostacolare queste tendenze, come il progetto “La Bonarda dei Produttori”.
La Franciacorta, appena uscita da un’annata agricola che si farà ricordare per l’alternanza di numerose sciagure metereologiche, rimane un polo attrattivo per la qualità e la solidità stilistica crescenti, ma anche per l’aumento della superficie vitata in regime biologico.
Dalla Valtellina si hanno solo conferme. Le Terrazze Retiche sono la culla in cui si stanno affermando sempre più piccole realtà vitivinicole che contribuiscono, insieme alle aziende più affermate, a diffondere un’espressività enologica di crescente definizione, oltre a offrire una risposta tangibile al problema dell’abbandono dei terrazzamenti.
Il territorio del Lugana vive un momento di positiva staticità: il vino è convincente sul piano espressivo e gode di una forza commerciale che ha pochi eguali. Ci auguriamo che questa meritata condizione possa sempre di più essere da stimolo per l’incremento di modelli agricoli più sostenibili e condivisi.
La vicinanza di Slow Wine alle zone più “silenziate” dalla critica enologica è evidente, come dimostrano le tre Chiocciole attribuite ad aziende che ci piacciono e che premiamo per il loro impegno identitario: la novità è rappresentata da Noventa, realtà che si distingue per il prezioso lavoro di salvaguardia del territorio di Botticino; conferme per La Costa, leader indiscusso nel comprensorio delle Terre Lariane, e per Enrico Togni, barricadiero della Valcamonica.
Un piccolo segnale incoraggiante dalla Valcalepio, con il primo riconoscimento a un vino – una versione semplice di Franconia – che ci auguriamo possa lasciare il solco e favorire una rinascita culturale a favore di rossi più immediati e freschi. Non mancano aziende in rappresentanza delle altre zone, tra queste Valtènesi, Monte Netto, San Colombano al Lambro, Ronchi Varesini, l’area del Lambrusco Mantovano e le colline del Moscato di Scanzo.
Ed ecco i vari riconoscimenti attribuiti ai vini:
VINO SLOW
Barbacarlo 2015, Barbacarlo
Botticino Pià della Tesa 2015, Noventa
Franciacorta Brut Collezione Grandi Cru 2011, Cavalleri
M. Cl. Pinot Nero Brut 64, Calatroni
O.P. Pinot Nero Giorgio Odero 2014, Frecciarossa
Rosso d´Asia 2013, Andrea Picchioni
San Valentino 2014, Togni Rebaioli
Solesta 2015, La Costa
Valtellina Sforzato Ronco del Picchio 2013, Fay
Valtellina Sup. Dirupi 2015, Dirupi
Valtellina Sup. Sassella Rocce Rosse Ris. 2007, Ar.Pe.Pe.
GRANDE VINO
Franciacorta Brut Cru Perdu Ris. 2008, Castello Bonomi
Franciacorta Brut Nature 2011, Enrico Gatti
Franciacorta Brut Rosé 2013, Ferghettina
Franciacorta Extra Brut 2012, Camossi
Franciacorta Extra Brut Boschedòr 2011, Bosio
Franciacorta Extra Brut Cuvée Anna Maria Clementi Ris. 2007, Ca´ del Bosco
Franciacorta Extra Brut EBB 2012, Mosnel
M. Cl. Nature, Monsupello
Sforzato di Valtellina Carlo Negri 2015, Nino Negri
Valtellina Sup. Inferno Ris. 2013, Rainoldi
Valtellina Sup. Riserva Elisa 2012, La Perla Marco Triacca
Valtellina Sup. Sassella Rupestre 2012, Cantina Menegola
VINO QUOTIDIANO
Capriano del Colle Rosso Carme 2015, San Michele
Lugana Limne 2016, Tenuta Roveglia
Lugana Marangona 2016, Marangona
O.P. Bonarda Frizzante 2016, Ca´ Tessitori
O.P. Bonarda Frizzante La Grangia 2016, Montelio
O.P. Bonarda Frizzante 900 2016, Valdamonte
O.P. Bonarda Frizzante Campo del Monte 2016, Agnes
O.P. Buttafuoco 2016, Bruno Verdi
Terre del Colleoni Franconia Imberghem 2016, Angelo Pecis
Valtènesi 2016, Cantrina
Valtènesi Chiaretto La moglie ubriaca 2016, La Basia
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