Ecco i miei Tre dolci da bar e pasticceria per l’anno 2017. Tre dolci diversi l’uno dall’altro, ognuno dei quali ha lasciato un segno indelebile.
Belle Hélène
Pasticceria – Caffetteria – Produzione Artigianale
Via G. Garibaldi, 12
Tarquinia (Vt)
La storia di Tarquinia è maggiormente etrusca, però da circa 4 anni c’è una grandissima realtà che ogni volta riserva sorprese, ma sempre all’insegna della qualità, cortesia e tanta tanta bontà.
Potrei raccontarvi per ore sul mondo che hanno costruito Francesca ed Enrico della Belle Hélène, ma mi limiterò a alla descrizione del loro capolavoro: Regina, a base di biscotto sablé alle nocciole e noci macadamia cristallizzate, composta di more, crema leggera al cioccolato al latte e scorze di limone in infusione. Non lo volevo ero davvero pieno, ma Francesca mi sfidò ad assaggiarlo nonostante i gusti non fossero tra i miei preferiti. Stupefatto, mi dovetti ricredere.
Staccoli Caffè – Pasticceria
Via Dottor Ferri, 2
Cattolica (Rn)
www.staccoli.it
Amarcord: cremoso al cioccolato bianco, amarene e scaglie di cioccolato fondente – Saotome 70%. Due tipi di cioccolato e amarene, una combinazione per me difficile da apprezzare, ma dal sapore estremo. Ricordo che aspettai per dire la mia, perché nel mentre stava arrivando Michel Paquier del Douce Patisserie Café di Genova e volevo sapere da lui cosa ne pensasse. Lo assaggiò per poi esclamare: “L’amarena, l’amarena di una volta”. E due grandi cioccolati. Che dolce!
Bar Platti
Corso Vittorio Emanuele, 72
Torino
www.platti.it
L’ultimo è un lievitato, un cornetto alla crema di un bar storico di Torino, il Platti.
Era l’alba di una domenica mattina e avevo voglia di cappuccino e cornetto, con la crema chiaramente. Il cornetto mi venne servito nel suo piattino elegante, bello, croccante, lievitato perfettamente, agli occhi e soprattutto al tatto. Giusta la dose di crema, preparata con uova freschissime e si sentiva. Ottimo. Come anche il bis.
Vedrò di tornare il prima possibile al Platti di Torino, per godermi i suoi cornetti e respirarne la sua storia.
Pasquale Pace Il Gourmet Errante e Gianluca Ciotti
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