Azienda Agricola Giuseppe Cortese
Strada Rabaja, 80
Barbaresco (Cn)
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Era stata una giornata molto lunga e intensa, il freddo preso dal mattino era entrato nelle mie ossa, quasi alla fine della degustazione è arrivato nel mio bicchiere il Barbaresco DOCG Rabajà 2016, 100% Nebbiolo.
A versarmelo è stato Gabriele Occhetti, genero del compianto Giuseppe Cortese. Mentre me lo versa mi racconta il modo con cui si raccoglie l’uva, delle fermentazioni spontanee, della non filtratura di questo vino, mentre ascolto a me arriva un profumo intenso di buono, di ottimo, il profumo di un gran vino.
La voglia di annusarlo e di berlo è tantissima, lo faccio, il freddo diventa calore, il profumo mi avvolge come una sciarpa caldissima.
Vado alla beva, il vino va giù, non penso minimamente a sputarlo, come faccio sempre, tanto è il gusto ed il piacere.
Mi ritrovo a godere, il freddo diventa ancora calore, la bontà di questo Barbaresco è superba, ne bevo ancora e la bocca si riempie di sapori unici, il vino scorre ma allo stesso tempo ti accarezza la parte guanciale interna e esterna, torna su per riempirti il palato di piacere.
Mi sento euforico, sia per il vino e sia per la visita. Ripenso a Roma, a Vignaioli Naturali di Tiziana Gallo, lì feci il Langhe Nebbiolo tra i miei assaggi preferiti e scrissi questo: Giuseppe Cortese – Langhe Nebbiolo Doc 2016, 100% Nebbiolo, vino prodotto con le uve dei vigneti più giovani, un vino che ti avvolge in tutta la sua semplicità, in tutta la sua bontà, il bicchiere non si stacca dalla mano, perché si ha voglia di berlo ancora, la bottiglia finirebbe in un lampo… e il detto “vino BONO quando finisce” questo vino ce l’ha attaccato nelle sue caratteristiche. Vino risentito in cantina tre giorni fa, si è confermato alla grande. A Gabriele ho detto, visto che c’era la neve intorno a noi, ma non nelle vigne di Giuseppe Cortese: “questo vino lo vorresti avere nello slittino, dopo una discesa vertiginosa, alla fine di essa lo berresti per festeggiare, per sentirsi appagato da tanta bontà”. (91).
Oggi sto parlando del Barbaresco Rabajà, oggi ripenso anche alla visita tutta e alla degustazione in cui abbiamo degustato, un onore, il Rabajà Riserva 2013, un colosso, di cui parlerò quando sarà in commercio, ma non lo dite a nessuno… sarà un vino da ricordare.
Non mi rimane che mettere un punteggio al Barbaresco di oggi, nel mio essere parco non posso non essere inferiore a un 94.
Eccolo un grande vino delle Langhe, un grande vino piemontese, un grande vino italiano.
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