Osterie d’Italia Guida 2020 dello Slow Food… Umbria, Marche e Lazio

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Osterie d’Italia Guida 2020
Slow Food Editore Le Chiocciole
Sussidiario del mangiar bere all’italiana
www.slowfood.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

In attesa della presentazione ufficiale della guida Osterie d’Italia 2020, a cura dello Slow Food, che avverrà il 16 settembre 2019 al Piccolo Teatro di Milano e quindi dal 17 settembre in tutte le edicole, io non vedo l’ora di averla. Come sempre mi sarà compagna nel mio errare, anche se mi piace molto andare nei ristoranti stellati, sto facendo sempre più mio, il credo “EWWIWA LE TRATTORIE ITALIANE”. Qui spesso trovo la cucina di una volta, trovo il territorio, trovo la genuinità, trovo la convivialità, trovo rapporti veri.
Dalle notizie che si leggono sui social i locali visitati sono aumentati da 1617 a 1656. Le chiocciole passano da 279 a 268 (sempre troppe per me). Quest’anno prima di avere il comunicato stampa dello SlowFood pubblico le chiocciole regione per regione, mettendo un commento nelle osterie in cui sono stato bene. Continuo con Umbria, Marche e Lazio.  

Umbria, l’anno scorso 6, quest’anno 9, tre in più, tra cui la chiocciola a un amico, a una famiglia.

Castiglione del Lago, L’Acquario
Cerreto di Spoleto, Il Casaletto
Città di Castello, La Miniera di Galparino (mangi quello che c’è e si mangia bene, un prosciutto ottimo, un vin santo da studiare)
Montone, Tipico – Osteria dei Sensi
Perugia, I Birbi
Perugia, Stella
Porano, La Locanda di Colle Ombroso
Scheggino, Baciafemmine
Spoleto, Il Capanno (finalmente la famiglia Rastelli arriva alla chiocciola)

Marche, l’anno scorso 8, 8 quest’anno, ne mancano due, ce ne sono due in più.

Arquata del Tronto, Osteria del Castello
Colmurano, Agra Mater
Fano, Da Maria
Filottrano, Gallo Rosso
Fossombrone, Zanchetti
Magliano di Tenna, Osteria dell’Arco
Offida, Ophis
Senigallia, Vino e Cibo

Lazio, l’anno scorso 15, quest’anno 14, ne mancano tre, ce ne sono due nuove.

Acuto, Nu’ Trattoria Italiana dal 1960
Campodimele, Lo Stuzzichino (tra le mie trattorie preferite)
Caprarola, Trattoria del Cimino
Farnese, La Piazzetta del Sole
Grottaferrata, L’Oste della Bon’Ora (goliardia e buona cucina per divertirsi “assai”)
Olevano Romano, Sora Maria e Arcangelo (sono di parte, ma una delle osterie più grandi al mondo)
Paliano, La Polledrara (un posto che romette a posto la testa, l’anima e la panza)
Piglio, Osteria del Vicolo Fatato
Roma, Da Armando al Pantheon (nel centro del mondo un ristorante da applausi a scena aperta)
Roma, Da Cesare (le polpette che ti fanno gridare a quanto “so bone” e non solo)
Roma, Grappolo d’Oro (i giorni di festa ci mando tante persone, prima o poi spero di andarci anche io)
Roma, Pro Loco D.O.L. (una grande garanzia)
Roma, Trattoria Popolare L’Avvolgibile
Viterbo, Il Casaletto (la mia idea di cucina è qui, salumi che valgono un viaggio, pizza da campioni)

Pasquale Pace
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