I faccini per il DoctorWine con 98, 99 e 100/100 della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2020

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DoctorWine
Daniele Cernilli
Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2020
www.doctorwine.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it

Si inizia anche quest’anno l’elenco dei vini premiati con il faccino dalla guida essenziale a vini d’Italia 2020 del Doctor Wine, elenco che porterà alle degustazioni di Milano il 29 settembre 2019.  Una grande lista, con grandi vini,  tanti di questi vini sono tra i miei favoriti… però con affetto e con simpatia… ve lo dico anche qui, siete troppo buoni. A presto a chi degusta spesso con me, a cui avevo promesso di commentare vino per vino, finiamo con i faccini con 98, 99 e 100/100.

Di seguito il commento della redazione di DoctorWine e l’elenco dei faccini con 98, 99 e 100/100:

Siamo giunti in vetta. Davanti a noi abbiamo schierati i vini top italiani per la prossima stagione che, va da sé, rimarranno grandissimi anche negli anni a venire.

Eccoci giunti al top. Come ha anticipato il direttore Cernilli nel suo editoriale di lunedì, volevamo che questi vini – che rappresentano il meglio del meglio della produzione italiana che troveremo sui mercati a partire da questa stagione – venissero maggiormente messi in evidenza. Così è nata l’idea di assegnare due faccini ai 98/100 e tre faccini ai 99 e ai 100. La piramide esisteva già grazie al punteggio, è vero, ma quale miglior modo di enfatizzarla?

I due faccini sono stati conquistati da 26 vini: pochi se si considera l’intera produzione italiana, ma comunque un numero ragguardevole che ci rende molto felici. I tre faccini, invece, sono solo 7, di cui 5 con 99/100 e ben 2 con il massimo, 100/100.

Ecco a voi l’elenco dell’Olimpo italiano del 2020.

98/100

Alto Adige Gewürtztraminer Epokale Spätlese 2012, Cantina Kellerei Tramin, Alto Adige (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Alto Adige Grande Cuvée Terlaner I 2016, Cantina Terlano / Kellerei Terlan, Alto Adige (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Amarone della Valpolicella Classico 2011, Giuseppe Quintarelli, Veneto (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Barolo 2015, Bartolo Mascarello, Piemonte (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Barolo Ester Canale Rosso Poderi dell’Antica Vigna Rionda 2015, Giovanni Rosso, Piemonte (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 2013, Valdicava, Toscana (ne capirete certamente più di me)
Chianti Classico Riserva 2016, Querciabella, Toscana (davvero niente male questa annata di Querciabella)
Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno 2009, Lusignani, Emilia Romagna (non lo conosco)
Collio Friulano M 2018, Schiopetto, Friuli-Venezia Giulia (uno dei miei migliori bianchi che ci sono sul mercato)
Es Red 2015, Gianfranco Fino, Puglia (ADOROOOOOOOOO)
Faro Palari 2014, Palari, Sicilia (è davvero un ottimo vino… come sempre d’altronde)
Habemus Etichetta Rossa 2016, San Giovenale, Lazio (felice che un vino che ho visto crescere sia a questi livelli, un’annata fantastica)
Kupra 2016, Oasi degli Angeli, Marche (semplicemente… molto interessante)
Masseto 2016, Ornellaia e Masseto, Toscana (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Paleo 2016, Le Macchiole, Toscana (anche se quest’anno è un po’ indietro, lui sa che diventerà un fuoriclasse)
Ribolla Gialla 2011, Gravner, Friuli-Venezia Giulia (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Sabbie di Sopra Il Bosco R12 Riserva 2012, Nanni Copè, Campania (vino sempre più buono, mi è piaciuto tanto il suo bianco)
San Leonardo 2015, San Leonardo, Trentino (ne capirete certamente più di me)
Solaia 2016, Antinori, Toscana (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
SoloMM16 2016, Vodopivec, Friuli-Venezia Giulia (un vino di notevole spessore)
Taurasi Riserva 2009, Perillo, Campania (un fuoriclasse)
Torgiano Rosso Vigna Monticchio Riserva 2015, Lungarotti, Umbria (vino che non tradisce mai)
Trebbiano d’Abruzzo 2015, Valentini, Abruzzo (se la bottiglia che si apre sta bene è un’ottima annata)
Trentodoc Extra Brut Giulio Ferrari Rosé Riserva 2007, Cantine Ferrari, Trentino (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Vino Nobile di Montepulciano Asinone 2016, Poliziano, Toscana (ne capirete certamente più di me)
Vintage Tunina 2017, Jermann, Friuli-Venezia Giulia (ne capirete certamente più di me)

99/100

Barbaresco Crichet Pajé 2010, Roagna I Paglieri, Piemonte (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Barolo Monfortino Riserva 2013, Giacomo Conterno, Piemonte (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Barolo Villero Riserva 2012, Vietti, Piemonte (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Bolgheri Sassicaia 2016, Tenuta San Guido, Toscana (sul 2015 ero d’accordo, questa 2016 forse sapete valutarla per il futuro)
Brunello di Montalcino Cerretalto 2013, Casanova di Neri, Toscana (un vino, un’azienda che non tradisce mai)

100/100

Amarone della Valpolicella Vigneto di Monte Lodoletta 2013, Romano Dal Forno, Veneto (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino)
Barbaresco Sorì San Lorenzo 2016, Gaja, Piemonte (beati voi che avete la possibilità di poter degustare questo vino) 

Pasquale Pace
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