DoctorWine
Daniele Cernilli
Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2021
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Si inizia anche quest’anno l’elenco dei vini premiati con il faccino dalla guida essenziale a vini d’Italia 2021 del Doctor Wine, elenco che porterà alle giornate di Milano il 3 e il 4 Ottobre 2020 e di Roma il 10 Ottobre 2020. Una grande lista, con grandi vini, tanti di questi vini sono tra i miei favoriti… però con affetto e con simpatia… ve lo dico anche qui, siete troppo buoni. A presto a chi degusta spesso con me, a cui avevo promesso di commentare vino per vino, vedremo, questi con 95 sono davvero tanti, li divido in due parti, ecco la seconda lista. A seguire il commento della redazione del Doctor Wine.
“Iniziamo con l’elenco, in ordine alfabetico per denominazione, dei vini che hanno raggiunto la soglia dei 95/100, conquistando così il Faccino.
Partiamo da oggi con la rivelazione sistematica dei Faccini, ricordando che per la Guida Essenziale ai Vini d’Italia il Faccino viene conferito quando un vino supera in degustazione il punteggio di 95/100. È quindi il premio per i vini migliori degustati in anteprima quest’anno e che sono in uscita sul mercato.
Faccino perché il direttore Daniele Cernilli “ci mette la faccia” e sancisce l’ottima qualità del vino, la sua tipicità e la sua rispondenza all’annata. Proprio per questo ça va sans dire, il premio è strettamente riferito all’annata degustata sebbene si porti con sé, come corollario, un giudizio positivo sull’azienda produttrice.
Ecco quindi lo zoccolo duro dei premi conferiti, in ordine alfabetico per denominazione. Domani e nei prossimi giorni si salirà nella scala per rivelare tutti i premi 2020.”
Buona lettura!
- Essenzia 2016, Pojer e Sandri, Trentino (un vino che fa orgogliosi di essere italiani)
- Etna Bianco Il Musmeci Contrada Caselle 2017, Tenuta di Fessina, Sicilia (mi piacciono i vini di Fessina)
- Falanghina del Sannio Libero Vendemmia Tardiva 2014, Fontanavecchia, Campania (non lo conosco)
- Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Vigna Segreta 2018, Mustilli, Campania (non è affatto male)
- Fiano di Avellino 2019, Donnachiara, Campania (non lo conosco)
- Fiano di Avellino Stilema 2017, Mastroberardino, Campania (non lo conosco)
- Fiano di Avellino Tognano 2017, Rocca del Principe, Campania (TOP! Fiano tra i più buoni che ci siano)
- Fiorano Bianco 2018, Tenuta di Fiorano Boncompagni Ludovisi, Lazio (ne capirete sicuramente più di me)
- Franciacorta Cabochon Fuoriserie N.021 2014, Monte Rossa, Lombardia* (non l’ho mai bevuto, lo cercherò)
- Franciacorta Crisalis 2013, Derbusco Cives, Lombardia (ne capirete sicuramente più di me)
- Franciacorta Extra Brut 2014, Ferghettina, Lombardia (non tradisce mai)
- Franciacorta Magnificentia Satèn 2016, Uberti, Lombardia (portatemelo sempre che lo adoro)
- Franciacorta Rosé Parosé 2015, Mosnel, Lombardia (azienda mia preferita per l’anno 2019)
- Franciacorta Satèn 2016, Cavalleri, Lombardia (uno spumante ottimo direi)
- Franciacorta Vittorio Moretti Riserva 2013, Bellavista, Lombardia (beati voi che potete degustare questo fuoriclasse)
- Frank! 2018, Barollo, Veneto (se mantengono la mia prima volta è un buon vino davvero)
- Frascati Superiore Luna Mater Riserva 2019, Fontana Candida, Lazio (finchè c’è la mia regione ok, però lui è buono)
- Fratta 2016, Maculan, Veneto (un ottimo classico sempre)
- Friuli Bianco Storico&Friends 2018, Gigante, Friuli Venezia Giulia* (non lo conosco)
- FCO Bianco Biancosesto 2018, Tunella, Friuli Venezia Giulia (ne capirete sicuramente più di me)
- FCO Chardonnay 2019, La Viarte, Friuli Venezia Giulia (ne capirete sicuramente più di me)
- FCO Friulano Vigne 50 Anni 2018, Le Vigne di Zamò, Friuli Venezia Giulia (un vino che ho sempre apprezzato assai)
- FCO Merlot Altromerlot 2017, Torre Rosazza, Friuli Venezia Giulia (non lo conosco)
- FCO Sauvignon Ettaro Riserva 2016, Castello di Buttrio, Friuli Venezia Giulia (non lo conosco)
- FCO Sauvignon Genesis 2018, Valentino Butussi, Friuli Venezia Giulia (ne capirete sicuramente più di me)
- FCO Sauvignon Zuc di Volpe 2019, Volpe Pasini, Friuli Venezia Giulia (quest’annata non l’ho degustata)
- Friuli Grave Merlot Vistorta 2013, Vistorta, Friuli Venezia Giulia (non lo conosco)
- Friuli Isonzo Bianco Latimis 2018, Ronco del Gelso, Friuli Venezia Giulia* (ne capirete sicuramente più di me, anche se non è male)
- Friuli Sauvignon Archetipi 2018, Puiatti, Friuli Venezia Giulia (non lo conosco)
- Gambellara Classico Vin Santo Nostra Historia 2011, Menti, Veneto (sempre qualcosa di speciale)
- Gattinara 2016, Nervi, Piemonte (bevuto qualche mese fa, non è niente male)
- Gattinara Le Castelle Riserva 2015, Antoniolo, Piemonte (loro sono super)
- Gattinara Riserva 2015, Giancarlo Travaglini, Piemonte (questa annata non l’ho degustata)
- Gavi del Comune di Gavi Minaia 2019, Nicola Bergaglio, Piemonte (ogni volta che mi ci incontro mi piace)
- Granato 2017, Foradori, Trentino (sempre un buon bere)
- Granconcerto Spumante Brut Rosso Metodo Classico 2018, Medici Ermete, Emilia Romagna* (non lo conosco)
- Grignolino d’Asti Monferace 2015, Tenuta Santa Caterina, Piemonte (non lo conosco)
- Guidalberto 2018, Tenuta San Guido, Toscana (bello, buono, pronto)
- Helios 2015, Kränzelhof, Alto Adige (non lo conosco)
- Il Pigro Dosaggiozero Extra Brut 2017, Romagnoli, Emilia Romagna (non lo conosco)
- Il Pollenza 2017, Il Pollenza, Marche (ne capirete sicuramente più di me)
- Irpinia Campi Taurasini Costa Baiano 2016, Villa Raiano, Campania (non lo conosco, lo cercherò)
- Kaplja 2015, Damijan Podversic, Friuli Venezia Giulia (la famiglia Podversic si erge sempre di più nel top dei vini mondiali)
- Lacrima di Morro d’Alba Superiore Orgiolo 2018, Marotti Campi, Marche (non lo conosco)
- Langhe Riesling Herzù 2018, Ettore Germano, Piemonte* (un vino fantastico)
- Laudato 2018, Cantina Todini, Umbria (non lo conosco)
- Le Prisonnier 2018, Anselmet, Valle d’Aosta (loro sono bravi assai)
- Lugana Orestilla 2018, Montonale, Lombardia (non lo conosco)
- Malvasia di Bosa Alvarega 2019, G. Battista Columbu, Sardegna (non lo conosco)
- Monferrato Sul Bric 2017, Franco M. Martinetti, Piemonte (non lo conosco)
- Monreale Catarratto Lu Bancu 2019, Feudo Disisa, Sicilia (non lo conosco)
- Montefalco Sagrantino 2016, Tenuta Bellafonte, Umbria (alla cieca è stato tra i migliori)
- Montefalco Sagrantino Carapace 2016, Tenuta Castelbuono, Umbria (non lo conosco)
- Montefalco Sagrantino Il Domenico 2016, Adanti, Umbria (mi è piaciuto)
- Montefalco Sagrantino Valdimaggio 2016, Arnaldo Caprai, Umbria (non lo conosco)
- Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Adrano 2016, Villa Medoro, Abruzzo (ne capirete sicuramente più di me)
- Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Notàri 2018, Fattoria Nicodemi, Abruzzo (non è affatto male)
- Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Verso Sera 2018, Prope, Abruzzo (non lo conosco)
- Montepulciano d’Abruzzo Organic 2018, Feudo Antico, Abruzzo (non lo conosco)
- Montepulciano d’Abruzzo Ursonia 2016, Il Feuduccio, Abruzzo (non lo conosco)
- Montesodi 2016, Castello Nipozzano, Toscana (ne capirete sicuramente più di me)
- Morellino di Scansano Madrechiesa Riserva 2016, Terenzi, Toscana (anche se 95 è tanto, però è buono)
- Nerosé 60 mesi, La Madeleine, Umbria (ne capirete sicuramente più di me)
- Nizza 2017, Cascina Garitina, Piemonte (non lo conosco)
- Nizza Dedicata a Veronelli 2017, Brema, Piemonte (non lo conosco)
- Nizza Le Nicchie 2017, La Gironda, Piemonte (non lo conosco)
- Nizza Viti Vecchie 2017, Gianni Doglia, Piemonte (non lo conosco)
- OP Pinot Nero Bertone 2017, Conte Vistarino, Lombardia (non lo conosco)
- Orvieto Classico Superiore Luigi e Giovanna 2017, Barberani, Umbria (un vino che adoro)
- Particella 928 Fiano 2018, Cantina del Barone, Campania* (non mi dispiace)
- Patriglione 2015, Cosimo Taurino, Puglia (ne capirete sicuramente più di me)
- Pergola Aleatico Superiore Lubaco 2016, Terracruda, Marche (non lo conosco)
- Petresco 2016, Le Cinciole, Toscana (azienda che sta salendo in maniera eccellente)
- Piemonte Pinot Nero Maxima 2016, Colombo – Cascina Pastori, Piemonte (non lo conosco)
- Poggio alle Viole 2016, Col di Bacche, Toscana (non lo conosco)
- Poggio Valente 2017, Fattoria Le Pupille, Toscana (ne capirete sicuramente più di me)
- Primitivo di Manduria Dunico 2016, Felline, Puglia (non lo conosco)
- Primitivo di Manduria Raccontami 2018, Vespa Vignaioli per Passione, Puglia (ma perché?)
- Primitivo di Manduria Riserva 2015, Antica Masseria Jorche, Puglia (non lo conosco)
- Roero Arneis Cecu d’la Biunda 2019, Monchiero Carbone, Piemonte e bravo a Francesco)
- Roero Panera Alta Riserva 2016, Bric Castelvej, Piemonte (non lo conosco)
- Roero Riserva 2015, Alberto Oggero, Piemonte* (non lo conosco)
- Romagna Albana Passito Scacco Matto 2016, Fattoria Zerbina, Emilia Romagna (un ottimo passito sempre)
- Romagna Albana Secca Codronchio 2018, Fattoria Monticino Rosso, Emilia Romagna (non lo conosco)
- Romagna Sangiovese Modigliana I Probi di Papiano Riserva 2017, Villa Papiano, Emilia Romagna (un sangiovese di Romagna da tenere molto da conto da sempre)
- Romagna Sangiovese Ombroso 2017, Giovanna Madonia, Emilia Romagna (una cantina che mi piace)
- Romagna Sangiovese Predappio Chiara Condello 2017, Condé – Chiara Condello, Emilia Romagna (BRAVA CHIARA!)
- Romagna Sangiovese Superiore Rocche Malatestiane Il Mastino Riserva 2016, Terre Cevico, Emilia Romagna (non lo conosco)
- Rossese di Dolceacqua Posaù 2018, Maccario Dringenberg, Liguria (bravissima a Giovanna Maccario)
- Rosso di Montalcino 2017, Poggio di Sotto, Toscana (non è male ma 95 mi sembra esagerato)
- Saffredi 2017, Fattoria Le Pupille, Toscana (ne capirete sicuramente più di me)
- Salice Salentino Donna Lisa Riserva 2017, Leone De Castris, Puglia (ne capirete sicuramente più di me)
- Savuto Superiore Britto 2016, Colacino, Calabria (non lo conosco)
- Sforzato di Valtellina Fruttaio Ca’ Rizzieri 2017, Aldo Rainoldi, Lombardia (questa annata non la conosco)
- Sicilia Carricante Eruzione 1614 2018, Planeta, Sicilia (non lo conosco)
- Sicilia Contea di Sclafani Rosso del Conte 2016, Tasca d’Almerita, Sicilia (mi è piaciuto in degustazione)
- Sicilia Grillo Lalùci 2019, Baglio del Cristo di Campobello, Sicilia (complimenti alla famiglia Bonetta)
- Sicilia MNRL Vigna di Mandranova 2016, Alessandro di Camporeale, Sicilia (non lo conosco)
- Sicilia Nero d’Avola Don Antonio Riserva 2016, Morgante, Sicilia* (ne capirete sicuramente più di me)
- Soave Classico La Rocca 40° Anniversario 2018, Pieropan, Veneto (beati voi che lo avete degustato)
- Soré 2019, Famiglia Cotarella, Lazio (ne capirete sicuramente più di me)
- Taurasi 2015, Di Prisco, Campania (non lo conosco)
- Taurasi 2015, Fiorentino, Campania (non lo conosco)
- Taurasi 2015, Pietracupa, Campania (tutto ciò che si fa qui è ottimo)
- Teresa Manara Chardonnay VT Cinque Settembre 2018, Cantele, Puglia (avete prodotto un ottimo chardonnay)
- Terra di Rosso 2018, Galardi, Campania (un grande classico che mi piace)
- Terre di Pisa Nambrot 2017, Tenuta di Ghizzano, Toscana (un grande classico che mi piace)
- Tignanello 2017, Antinori, Toscana (vino che non tradisce mai)
- Trentodoc Aquila Reale Riserva 2010, Cesarini Sforza, Trentino (fa sempre la sua buona figura)
- Trentodoc Brut Altemasi Blanc de Noirs 2016, Cavit, Trentino (venite champagne abbiamo voglia di sfidarvi… venite con i migliori però, altrimenti non c’è partita)
- Trentodoc Cuvée dell’Abate Riserva 2009, Abate Nero, Trentino (venite champagne abbiamo voglia di sfidarvi… venite con i migliori però, altrimenti non c’è partita)
- Trentodoc Madame Martis Rare Vintage Riserva 2010, Maso Martis, Trentino (venite champagne abbiamo voglia di sfidarvi… venite con i migliori però, altrimenti non c’è partita)
- Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze 2019, Villa Sandi, Veneto (ne capirete sicuramente più di me)
- Valle d’Aosta Chambave Muscat Flétri 2018, La Vrille, Valle d’Aosta (uno dei vini dolci buoni sempre)
- Valle d’Aosta Pinot Gris 2019, Lo Triolet, Valle d’Aosta (uno dei pinot grigi più buoni al mondo)
- Valtellina Superiore Inferno Sesto Canto Riserva 2013, Arpepe, Lombardia (vino da tenere sempre in cantina)
- Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Massaccio 2018, Fazi Battaglia, Marche (fa sempre la sua buona figura)
- Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Ylice 2018, Poderi Mattioli, Marche (non lo conosco)
- Verdicchio di Matelica Gegè 2018, Cavalieri, Marche (mi piace tanto)
- Verdicchio di Matelica Vigneti B. 2019, Belisario, Marche (quest’annata non l’ho degustato, ma mi piace sempre)
- Vermentino di Sardegna 6Mura Bianco 2019, Cantina Giba, Sardegna (quest’annata non l’ho degustato, ma mi piace sempre)
- Vernaccia di Oristano Riserva 2006, Silvio Carta, Sardegna (qualcosa di buono veramente, come sempre da questa cantina)
- Viator 2017, La Madonnina, Toscana (non lo conosco)
- VignaVecchia 2017, I Giusti e Zanza Vigneti, Toscana (non lo conosco)
- Vino Nobile di Montepulciano Asinone 2017, Poliziano, Toscana (un ottimo classico)
- Vino Nobile di Montepulciano I Quadri 2017, Bindella, Toscana (ne capirete sicuramente più di me)
- Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016, Boscarelli, Toscana (un grande spettacolo della natura)
- Vino Nobile di Montepulciano Vigna d’Alfiero 2017, Tenuta Valdipiatta, Toscana (non lo conosco)
Con l’asterisco sono segnalati i vini già premiati nell’edizione 2020 e riproposti in questa edizione della Guida.
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