Tre Bicchieri Friuli Venezia Giulia
Vini d’Italia 2021 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
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L’anno scorso 26, quest’anno 26. I premi del Friuli Venezia Giulia mi piacciono, anche se mancano alcuni dei miei preferiti. Reputo questa regione la patria dei macerati, qui solo con poche eccezioni in altre regioni, ci sono i migliori. Quest’anno poi uno dei maestri di questo genere è stato premiato per un vino fantastico. Lui è Damijan Podversic, ha tirato fuori una ribolla di 10 anni che è tra i miei assaggi preferiti e si candida a essere uno dei miei tre migliori bianchi per l’anno 2020. Tanti altri vini mi sono piaciuti di questa regione, troverete i miei commenti nell’elenco dei premiati.
Alla prossima regione, ai premi speciali.
Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi diverte controllare, curiosare, confrontare con gli anni passati. Quest’anno continuo a commentare le regioni e i vini dopo aver trascorso tre giorni a Roma, dopo aver partecipato a tutti e tre i giorni di degustazione. Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le metto in libreria e poche volte le vado a prendere, ma le voglio perché mi diverte averle e a volte consultarle.
Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:
I migliori vini del Friuli Venezia Giulia 2021
Il panorama vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia
Sembrava che l’exploit della vendemmia 2018 fosse un successo irripetibile e invece il livello qualitativo si è mantenuto e ha confermato l’eccellenza di questa regione. Naturalmente la stragrande maggioranza dei riconoscimenti è stata attribuita ai vini di Collio e Colli Orientali, ma alcune splendide eccezioni dimostrano che anche in pianura, in zone vocate, si possono ottenere risultati di prestigio.
I Tre Bicchieri 2021 del Friuli Venezia Giulia
Quest’anno sono ben 26 i vini che si sono aggiudicati i Tre Bicchieri. Salta all’occhio la performance del Sauvignon che mette sul podio ben sei etichette. Tre 2019: Borgo Conventi, Tiare e Zuc di Volpe di Volpe Pasini. Altri due sono del 2018: il Liende di la Viarte e il Pière di Vie di Romans, mentre uno è un Riserva 2016 di Russiz Superiore. Il Friulano – base di quasi tutti gli uvaggi regionali – anche in purezza si è fatto ben valere: quello di Schiopetto, ormai diventato un’icona, poi il Rassauer del Castello di Spessa e quello di Torre Rosazza, tutti 2019, cui fanno seguito i 2018 I Ferretti della Luisa e, per la prima volta, quello della Tenuta Stella.
In tema di novità citiamo il Pinot Grigio ’19 di Polje che ha sbaragliato la concorrenza. Per quanto riguarda il Pinot Bianco sono le conferme: Doro Princic e Vigneti le Monde, accompagnate da un’ottima versione di Villa Russiz. Chiudono l’elenco dei monovitigni due vini bianchi prodotti con la tecnica ancestrale della lunga macerazione sulle bucce. Sono la Ribolla Gialla Miklus Natural Art ’15 di Draga e la Ribolla Gialla Selezione ’10 di Damijan Podversic.
Completano il quadro nove uvaggi. Sono il Braide Alte ’18 di Livon, il Capo Martino ’18 di Jermann, il Broy ’18 di Collavini, il Fosarin ’18 di Ronco dei Tassi, il Collio ’18 di Edi Keber, il Blanc de Blanchis ’17 di Ronco Blanchis, il BiancoSesto ’18 di Tunella, l’Eclisse ’18 di La Roncaia e I Fiori di Leonie ’18 della linea Myò di Zorzettig.
Il fatto che i vini premiati con i Tre Bicchieri siano tutti bianchi certifica la particolare vocazione del territorio per questa tipologia ma anche i rossi, i dolci e gli spumanti si sono distinti nelle selezioni e nelle nostre finali.
- Braide Alte ’18 – Livon (mi era piaciuto anche a Merano. Il sapore invaso del legno è sparito e finalmente si risente un grande Braide Alte)
- Capo Martino ’18 – Jermann (come sopra)
- Collio ’18 – Edi Keber (un uomo, adesso due, una garanzia, un vino che apprezzo da sempre e mi piace anche quest’anno)
- Collio Bianco Blanc di Blanchis Ris. ’17 – Ronco Blanchis (una buona sorpresa)
- Collio Bianco Broy ’18 – Eugenio Collavini (wuaooo ho risentito un ottimo Broy)
- Collio Bianco Fosarin ’18 – Ronco dei Tassi (per quest’anno vi dico: ne capirete sicuramente più di me)
- Collio Friulano ’19 – Schiopetto (uno dei vini friulani che preferisco. Conferma)
- Collio Friulano ’18 – Tenuta Stella (ne capirete sicuramente più di me)
- Collio Friulano Rassauer ’19 – Castello di Spessa (non è stato affatto male)
- Collio Pinot Bianco ’19 – Doro Princic (ne capirete sicuramente più di me)
- Collio Pinot Bianco ’19 – Villa Russiz (che si fosse ritornati ai tempi di Menotti)
- Collio Pinot Grigio ’19 – Polje (ne capirete sicuramente più di me)
- Collio Sauvignon ’19 – Tenuta Borgo Conventi (ne capirete sicuramente più di me)
- Collio Sauvignon ’19 – Tiare – Roberto Snidarcig (mi piace tanto dal primo giorno che l’ho degustato e bevuto)
- Collio Sauvignon Ris. ’16 – Russiz Superiore (un’ottima bottiglia)
- Eclisse ’18 – La Roncaia (non lo conosco)
- FCO Bianco Myò I Fiori di Leonie ’18 – Zorzettig (ne capirete sicuramente più di me)
- FCO Biancosesto ’18 – Tunella (ne capirete sicuramente più di me)
- FCO Friulano ’19 – Torre Rosazza (ne capirete sicuramente più di me)
- FCO Sauvignon Liende ’18 – La Viarte (non l’ho degustato)
- FCO Sauvignon Zuc di Volpe ’19 – Volpe Pasini (un classico)
- Friuli Isonzo Friulano I Ferretti ’18 – Tenuta Luisa (una buona sorpresa)
- Friuli Isonzo Sauvignon Piere ’18 – Vie di Romans (si è tornati a grandi livelli. Ottimo!)
- Friuli Pinot Bianco ’19 – Vigneti Le Monde (ne capirete sicuramente più di me, molto di più)
- Miklus Natural Art Ribolla Gialla ’15 – Draga – Miklus (è sempre bello vedere un vino così in questo elenco, Bravo!)
- Ribolla Gialla Selezione ’10 – Damijan Podversic (SEMPLICEMENTE UN CAPOLAVORO. Fa le capriole in bocca e le ha fatte fare anche a me. Complimenti grandi a Damijan e alla sua famiglia)
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