Luca Rossi e i suoi ristoranti pugliesi, eccolo a Le Stanzie a Supersano (LE)

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Le Stanzìe
Strada Provinciale, 362
Supersano (Lecce)
www.lestanzie.com

‘In cucina non abbiamo chef ma solo le nostre donne’. Donato Fersino, proprietario della Masseria Le Stanzìe, si aggira fra i tavoli narrando la storia di questa antica statio romana, simbolo della cultura e della civiltà salentina, situata al centro di un crocevia tra l’antica ‘via dell’olio’, che consentiva il traffico dalla Penisola Salentina al porto di Gallipoli, e la ‘via dei pellegrini’ utilizzata nel pellegrinaggio da S. Michele sul Gargano a S. Maria di Leuca.

La masseria è immersa nel nulla. Per raggiungerla viene più volte il dubbio di aver sbagliato strada percorrendo la quale si possono ammirare ulivi, fichi d’India, fichi e i caratteristici muretti a secco. La struttura è realizzata interamente in pietra e comprende dieci stanze tutte intercomunicanti e fornite di focolare ed un frantoio semi-ipogeo attrezzato per la lavorazione delle olive. Quando si decide di venire qui è necessario avere tutto il tempo necessario per poter visitare la struttura, prima o dopo cena.

Le Stanzie è principalmente un’azienda agricola con frutteti, uliveti, vigneti e soprattutto orti; in essa vengono allevati anche ovini, bovini e caprini dai quali si produce il formaggio.

Il menu, essenziale, varia quotidianamente in base alle disponibilità della materia prima in un luogo ove si fondono l’amore per la tradizione e l’eccellenza degli ingredienti. Tutto ciò che viene portato a tavola è prodotto in azienda, preparato in casa secondo memoria e, nel periodo estivo, servito nello splendido cortile.

Il percorso inizia con la ‘Mpille’ una focaccia con le verdure tritate a cui segue un assaggio di formaggi e una batteria di antipasti misti comprendente la ricotta calda, il primo sale, le zucchine alla poverella, lo spettacolare pane cotto con fagioli, pane tostato all’aglio e cicoria bollita, la frittata di zucchine e fiori, i fiori in pastella, la pitta di patate con sugo alla pizzaiola, capperi, pomodorini e tonno.

A seguire due primi: le ‘sagne ncannulate’ al sugo con pezzetti di vitello, la pasta attorcigliata tipica di queste zone preparata la domenica, e il pure di fave con cicoria.

La qualità della materia prima emerge anche nei secondi: la pecora alla pizzaiola con vino bianco e capperi e il vitello al sugo.

Per terminare la torta pasticciotto, il gelato al latte di pecora e capra con miele e noci e la crostata con marmellata di pesche.

Il personale di servizio è disponibile, cordiale, non invadente e competente.

Da andarci appena potete.

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