Slow Wine 2022: I TOP WINES dell’Alto Adige, con un mio piccolo commento e un consiglio.

0

Slow Wine Guida 2022 Alto Adige
Slow Food Editore
www.slowfood.it/slowine/
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.vinointorno.it
www.cantinaconforme.it

Dopo aver partecipato alla più grande degustazione dell’anno, continuo con l’Alto Adige per parlare del mondo Slow Wine, dopo il mio piccolo commento troverete lo scritto della redazione di Slow Wine, le chiocciole regionali, le aziende con la bottiglia e con la moneta. Segue l’elenco dei grandi vini, i vino slow e i vini quotidiani.
Per ogni regione riporterò un mio pensiero, un suggerimento, un chiarimento dovuto che solo questa guida si potrebbe permettere. Già da sempre in ogni descrizione dell’azienda c’è il totale degli ettari e le bottiglie prodotte dalla stessa, un curioso come me spesso si fa il calcolo per capire le rese per ettaro dell’azienda, ma come sto dicendo a tutti produttori che visito, sarebbe bello che per i vini premiati loro chiedessero di mettere tra parentesi le rese in quintali e in litri del vino in oggetto, chissà che questa cosa non desti curiosità, ma soprattutto sempre più trasparenza per vini di qualità – per la maggior parte delle volte da rese basse escono i grandi vini.

L’Alto Adige lo adoro per tantissime cose, in particolare per le sue montagne Patrimonio dell’Unesco, ma anche per i suoi ottimi vini. Vini sempre comprati, bevuti e apprezzati. Ci sono aziende tra le mie preferite nell’intero panorama nazionale.

Ecco a seguire il commento alle regioni e l’elenco dei premiati.

Alto Adige 2022

INTRODUZIONE

“Siamo tornati a visitare di persona le aziende ed è stato appagante ed emozionante: abbiamo trovato kellermeister e kellermeisterin, vignaioli e vignaiole ancora più accoglienti del solito e con una rinnovata energia. In questi mesi di rallentamento forzato, infatti, le cantine altoatesine non sono rimaste con le mani in mano, ma ne hanno approfittato per riassaggiare con calma vecchie annate, rinvigorire l’affiatamento delle squadre di lavoro, ragionare su nuove traiettorie e imbastire progetti futuri. Il tutto nel solco dello spirito insieme pragmatico e lungimirante che contraddistingue questo territorio.
Abbiamo potuto apprezzare, poi, come il costante lavoro di ricerca della qualità, oltre che per vini impeccabili già a partire dalle linee d’entrata, stia passando sempre più attraverso un impegno comune all’insegna dell’etica, che ha trovato nell’Agenda 2030 del Consorzio Vini Alto Adige un’importante formalizzazione. A questo si affiancano le nuove Menzioni Geografiche Aggiuntive, i cui passaggi burocratici di approvazione sono alle battute finali e che promettono di valorizzare al meglio l’estrema varietà dei terroir che rende questa regione complessa e affascinante.
Anche quest’anno gli assaggi dei vini sono stati testimoni tangibili di questa dedizione, caparbietà ed eterogeneità: la 2019, oltre a regalare ottimi assaggi di Schiava, si è dimostrata un’annata eccellente per i vini bianchi, su cui l’Alto Adige sta investendo in modo particolare nell’ottica di portare sul mercato bottiglie di punta che competano con le denominazioni più rinomate del mondo. Migliore di quanto ci si aspettasse l’annata 2020, che ha saputo difendersi da un andamento altalenante e ha portato a vini fruttati e di buon equilibrio.
In chiusura siamo felici di comunicare l’assegnazione di due nuove chiocciole: la prima alla cantina Hof Gandberg di Thomas Niedermayr, e la seconda ad Ansitz Dornach di Patrick Uccelli. In entrambi i casi il riconoscimento vuole premiare l’approccio olistico in campagna e la voglia di mettersi in gioco percorrendo strade inedite in cantina.”

I RICONOSCIMENTI ALLE CANTINE

 

 

 

 

LA LISTA DEI TOP WINES DELLA REGIONE

 

Pasquale Pace
Share.

Leave A Reply