Tre Bicchieri Piemonte
Vini d’Italia 2022 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it
L’anno scorso 75 , quest’anno 73 tre bicchieri per il Piemonte .
Il Piemonte con la sua lista da far girar la testa, avrei voglia di assaggiarli tutti… o quasi qualcuno non ce la faccio proprio. Meno male che il Piemonte con i suoi vini premiati, alla degustazione a Roma c’era il giorno che sono andato io.
A seguire il commento della regione da parte della redazione del Gambero Rosso con i 73 vini premiati.
I migliori vini del Piemonte.
“Nel ristretto mondo del vino italiano, il Piemonte rimane una regione centrale, soprattutto quando il nocciolo della questione riguarda qualità e non quantità. D’altra parte, quando si ha la fortuna di avere un vitigno come il nebbiolo, ormai ampiamente sdoganato da appassionati e grandi sommelier di tutto il mondo e considerato alla stregua delle denominazioni più prestigiose dell’enologia globale, la questione non si pone neanche. Quindi anche nella nostra selezione regionale dei vini premiati il nebbiolo rimane in posizione preminente con ben 38 vini.
Ciò che ci interessa notare è la meritata crescita della Barbera e di tutto il territorio del Monferrato che è sempre stato il polmone viticolo regionale. In questa zona le uve barbera e nebbiolo hanno sempre sfamato i contadini. Il moscato continua il suo percorso tra alti e bassi (tra Moscato d’Asti tappo raso, freschi dell’ottenimento della Docg Canelli, e Asti Spumante metodo classico le eccellenze non mancano), la barbera sembra, invece, aver trovato un’ottima velocità di crociera. Quest’anno è proprio quest’ultima a far notare i progressi più esaltanti con un bel numero di vini premiati (quattro Barbera d’Asti, due del Monferrato e tre Nizza). La duttilità del vitigno emerge scorrendo i Tre Bicchieri, dove si trovano numerose Barbera 2019 e persino una 2020. Questa uva è in grado di produrre grandi vini da invecchiamento e fantastici rossi giovani e fruttati. Ruché e Grignolino coronano questa magnifica prova d’insieme. Se a tutto ciò aggiungiamo che l’Alta Langa non ha cedimenti, allora il futuro sembra più rosa anche per questa area. Poche parole in chiusura per evidenziare come questo entusiasmo generale ha coinvolto anche le zone già blasonate e ha spinto tante giovani cantine a mettersi in gioco per tenere alto il nome del Piemonte viticolo. Quindi anche quest’anno, oltre alle cantine che riconquistano il massimo riconoscimento dopo anni di digiuno, ce ne sono quattro che li ottengono per la prima volta, di cui ben tre con il Barolo, dove sembrava non esserci più nulla da scoprire: Réva con il Barolo Cannubi ’17, Lo Zoccolaio con il Barolo Ravera Riserva 2015, i Fratelli Monchiero con il Barolo Rocche di Castiglione 2017 e il Lessona 2018 di Villa Guelpa.”
Alta Langa Brut Rosé Ris. 2015 – Colombo – Cascina Pastori
Alta Langa Pas Dosé Zero Ris. 2015 – Enrico Serafino
Barbaresco Asili Ris. 2016 – Bruno Giacosa
Barbaresco Asili Ris. 2016 – Ca’del Baio
Barbaresco Crichët Pajé 2013 – Roagna (prima bottiglia secca, impossibile non accorgersene, seconda ottima)
Barbaresco Pajoré 2018 – Bel Colle
Barbaresco Pajoré 2018 – Sottimano
Barbaresco Rabajà 2018 – Giuseppe Cortese (vino di una piacevolezza disarmante)
Barbaresco Rabajà Ris. 2015 – Bruno Rocca (una grande riserva Rabajà)
Barbaresco Rio Sordo 2018 – Cascina delle Rose (mi è piaciuto assai)
Barbaresco Sorì Paitin V. V. Ris. 2016 – Paitin (vino che è andato tra i miei migliori assaggi, non vedo l’ora di andarli a visitarli)
Barbera d’Asti Bosco Donne 2020 – Gianni Doglia
Barbera d’Asti Camp du Rouss 2019 – Coppo
Barbera d’Asti Sup. La Luna e i Falò 2019 – Vite Colte
Barbera d’Asti Sup. V. La Mandorla 2019 – Luigi Spertino
Barbera del M.to Sup. Albarola 2017 – Tacchino
Barbera del M.to Sup. Bricco Battista 2017 – Giulio Accornero e Figli
Barolo Aleste 2017 – Luciano Sandrone
Barolo Arborina 2017 – Elio Altare
Barolo Bricco Boschis V. San Giuseppe Ris. 2015 – Cavallotto – Tenuta Bricco Boschis
Barolo Bricco delle Viole 2017 – G. D. Vajra
Barolo Brunate 2017 – Enzo Boglietti
Barolo Cannubi 2017 – G. B. Burlotto
Barolo Cannubi 2017 – Réva (tra le sorprese della mia degustazione)
Barolo Castelletto Ris. 2015 – Fortemasso
Barolo Cerviano-Merli 2017 – Abbona
Barolo Ginestra Ciabot Mentin 2017 – Domenico Clerico (un ottimo Ciabot Mantin)
Barolo Ginestra Ris. 2013 – Paolo Conterno
Barolo Lazzarito Ris. 2015 – Ettore Germano (semplicemente fantastico, tra i miei migliori assaggi)
Barolo Liste 2016 – Giacomo Borgogno & Figli
Barolo Meriame 2017 – Paolo Manzone
Barolo Monfortino Ris. 2015 – Giacomo Conterno
Barolo Ornato 2017 – Pio Cesare
Barolo Ravera Bricco Pernice 2016 – Elvio Cogno
Barolo Ravera Ris. 2015 – Cascina Lo Zoccolaio
Barolo Rive 2017 – Negretti
Barolo Rocche di Castiglione 2017 – F.lli Monchiero
Barolo Rocche di Castiglione 2017 – Vietti
Barolo Sarmassa V. Bricco Ris. 2015 – Giacomo Brezza & Figli (come sempre un gran buon Sarmassa di Brezza)
Barolo Sarmassa V. Merenda 2017 – Giorgio Scarzello e Figli
Barolo Sottocastello di Novello 2017 – Ca’Viola
Barolo Vigna Rionda 2015 – Figli Luigi Oddero – Tenuta Parà
Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2017 – Giovanni Rosso (prima bottiglia tappata, la seconda degna di questo nome)
Barolo Vigna Rionda Ris. 2015 – Massolino – Vigna Rionda
Boca 2017 – Le Piane (mi piace sempre di più, anche in quest’annata)
Colli Tortonesi Timorasso Cavallina 2019 – Claudio Mariotto
Derthona Montecitorio 2019 – Vigneti Massa
Dogliani Sup. Maioli 2019 – Anna Maria Abbona (un classico vino da “vino BONO quando finisce)
Erbaluce di Caluso La Rustìa 2020 – Orsolani
Gattinara Osso San Grato Ris. 2017 – Antoniolo
Gavi del Comune di Gavi Et. Gialla 2020 – La Mesma
Gavi del Comune di Gavi Minaia 2020 – Nicola Bergaglio
Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade 2020 – La Toledana
Ghemme Santa Fé 2016 – Ioppa (Mi è piaciuto)
Grignolino d’Asti Monferace 2016 – Tenuta Santa Caterina
Grignolino del M.to Casalese 2020 – Sulin
Lessona 2018 – Villa Guelpa (complimenti per la vostra prima volta)
Marcalberto Blanc de Blancs Pas Dosé M. Cl. – Marcalberto
Moscato d’Asti Canelli Sant’Ilario 2020 – Ca’d’Gal (il moscato parte da loro, poi arrivano gli altri)
Moscato d’Asti Volo di Farfalle 2020 – Scagliola
Nizza La Court 2018 – Michele Chiarlo
Nizza Tre Roveri 2019 – Pico Maccario
Ovada Convivio 2019 – Gaggino
Piemonte Pinot Nero Bricco del Falco 2017 – Isolabella della Croce
Roero Arneis Camestrì 2020 – Marco Porello
Roero Arneis Cecu d’La Biunda 2020 – Monchiero Carbone
Roero Arneis Sarun 2020 – Stefanino Costa
Roero Mompissano Ris. 2018 – Cascina Ca’Rossa (un ottimo Mompissano riserva)
Roero Sudisfà Ris. 2018 – Angelo Negro
Roero V. Mombeltramo Ris. 2017 – Malvirà
Ruchè di Castagnole M.to Clàsic 2020 – Ferraris Agricola
Ruché di Castagnole M.to Laccento 2020 – Montalbera
- “L’inizio sarà a Matelica, poi Lessona… poi non so… errare è bellissimo.” Questo è il titolo di un altro dei miei album di facebook - 13 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183, a seguire la moneta con 59, a finire ecco 190 Best But dello Slow Wine sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183 da parte dello Slow Wine, ecco il simbolo della moneta 59 sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024