Gran Tour delle Premiate Trattorie Italiane secondo giorno.
Mimmo De Gregorio ha fatto di questo giorno, un giorno indimenticabile.
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La cena dell’anno 2022 si è svolta durante l’evento del gran tour delle Premiate Trattorie Italiane. La sera prima presso Villa Angelini a Massa Lubrense, hanno cucinato quasi tutte le trattorie facente parti dell’associazione.
La seconda sera via alle trattorie nuove entrate. Il tutto si è svolto nella mitica trattoria Lo Stuzzichino della famiglia De Gregorio a Massa Lubrense.
Era una serata molto festosa, i tavoli tutti esauriti da tempo. L’attesa era molto elevata. Tanti i sorrisi tra i cuochi, i commensali, gli ospiti di questa serata che resterà per sempre tra i miei ricordi goduriosi.
L’inizio è stato fare foto, tra queste Il saluto del presidente Simone Circella a Paolo e Filomena i genitori di Mimmo De Gregorio.
La fame arriva e la cena inizia con la focaccia e pesto. Il pesto della La Brinca a Ne (Ge), il migliore dell’universo, sarà, forse, l’unico ancora fatto a mano.
Bruschetta e pomodoro. Un must dello Stuzzichino , i pomodorini sembrano truccati per il tanto gusto che lasciano. Prodotti eccellenti, poi la semplicità, ed ecco un piatto adorabile.
Ogni tanto Mimmo prende il microfono ed esalta il tutto come è giusto che sia.
Oltre ai piatti del menù, già abbondante, arrivano anche le sorprese, ecco per noi, a farci godere, i funghi della trattoria Naugalarruni. Grazie a Peppe Carollo e alla sua signora per questa prelibatezza.
Uova strapazzate al tartufo. Quando dal menù ho letto il piatto della trattoria Il Capanno a Spoleto (Pg) ero felice perché conosco bene questo piatto e lo adoro… oggi era ancora più buono, il bis lo è stato ancora di più. Piatto “strabuono” vestito con il frac per la mia cena dell’anno.
Paolo e Mimmo De Gregorio ci dovevano stupire e ci sono riusciti con la sua Papacella napoletana (presidio Slow Food) imbottita alla sorrentina. L’ho paragonata a uno di quei botti napoletani che esplodono facendo rumore assai, questo botto però era innocuo, era pieno solo di tanto gusto che è esploso nelle mie papille gustative dandomi tanto piacere. Piatto da botti per la mia migliore cena dell’anno.
Cara Ada Riolfi dell’Enoteca della Valpolicella a Fumane (Vr), il tuo orgoglio nel farcele vedere crude le tue fettuccine, lo devi esaltare ancora di più dopo il piatto. Ci mancava qualcosa, io penso che avevano malinconia di casa, l’ho mangiate con piacere pensando che se un giorno verrò a trovarti al telefono ti chiederò le tagliatelle con ragù di cortile. La mia cena dell’anno è felice di ciò che hai cucinato.
Si continua con il piatto di Anna Bertola dell’Altavilla locanda e tipica trattoria a Bianzone (So).
Le Manfrigole: crespelle di grano saraceno con ripieno di fonduta di formaggi della Valtellina e pane bianco raffermo. Siamo nel regno di Mimmo De Gregorio ma il profumo di questo piatto mi ha fatto chiudere gli occhi e mi ha fatto immaginare la neve della Valtellina, i suoi scoscesi vigneti, l’esaltazione di un territorio in ogni forchettata. Piatto errante degno della mia cena dell’anno. Complimenti grandi ad Anna.
Piatto dell’Albergo Ristorante Cacciatori: Coniglio con le albicocche. Se ci penso non è un piatto che dal nome mi attira, mi piace il coniglio se è di quelli seri, ma l’abbinamento mi ha fatto storcere il pensiero. Però è bastato poco per farmi cambiare, l’odore è clamoroso, il primo boccone mi ha fatto dire che questo era un coniglio serissimo, le albicocche erano truccate nel modo più giusto possibile, l’insieme è stato esaltante, l’ho mangiato godendo, ho pulito il piatto alla perfezione e sono andato a cercare Federica Rossini e Massimo, i proprietari del locale, per fargli i complimenti più grandi che si possono fare a una cuoca e a un oste che dirigono uno dei locali con più classe dell’intera nostra amata Italia. Applausi grandi a un ottimo piatto.
I Circella sono esagerati in tutto, in tutte le cose più buone e più belle che esistono per vivere bene. Dalla sera prima è avanzata la focaccia e il pesto, è avanzato anche il latte dolce fritto. Loro sapevano che questa sarebbe stata una gran cena e non volevano mancare con qualcosa di loro ed ecco questa ghiottoneria ancora più buona della sera prima.
In un ristorante, ancora di più in una trattoria i dolci sono importanti e qui a Lo Stuzzichino ai dolci ci pensa Dora la moglie di Mimmo, ebbene si non sbaglia mai un colpo. Nei suoi dolci c’è amore, territorio, capacità di mettersi in gioco, ma la convinzione di essere tanto brava. Ecco il dolce alla mela limoncella. Una mela diversa dalle altre, io adoro le mele crude e non amo affatto le mele cotte, ecco questa è diversa e un pezzo l’ho mangiato con piacere.
In una serata tanto bella non possono mancare le menzioni alle nuove Premiate Trattorie Italiane e a chi non c’era la prima sera. Ecco le menzione alla trattoria Il Capanno a Spoleto, Ai Due Platani a Coloreto (PR), all’Altavilla locanda e tipica trattoria a Bianzone (SO), All’Enoteca della Valpolicella a Fumane (VR) e la menzione anche all’Albergo Ristorante Cacciatori che non c’era la sera prima.
Siamo alla conclusione, siamo ai ringraziamenti, siamo in quella che sarà la mia cena dell’anno 2022. Il viso, il sorriso di Mimmo e del presidente Simone Circella la dicono lunga sul successo dell’aver trascorso due giorni indimenticabili. Grazie infinite a tutti voi delle Premiate Trattorie Italiane.
Le grandi serate non finiscono mai… la cena dell’anno finisce con il dolce della trattoria Ai Due Platani. Eccolo: Crema alla vaniglia del Madagascar con nocciola tonda gentile zabaione caldo al paiolo, liquore Borsci. Uno dei miei tre dolci dell’anno al ristorante che mi ha regalato piacevolissime sensazioni. Una crema intrigante sin dal primo cucchiaio; all’arrivo delle nocciole tostate le papille gustative ballavano di gioia. Quando si è palesato lo zabaione caldo, le piacevoli sensazioni erano pronte a centuplicarsi. Un dolce clamoroso, che ho continuato a mangiare ridendo di gioia e soddisfazione.
Alla fine abbiamo anche cantato, caro Mimmo non ci hai fatto mancare nulla in questi due giorni. Da parte mia ti dico grazie infinite per ciò che sei e che fai. Il grazie si allunga a tutta la tua famiglia, al tuo staff, alle Premiate Trattorie Italiane. Due giorni che non dimenticherò mai perché sono entrati nella mia testa e nel mio cuore. A presto ragazzo, a presto a tutti voi per ridere ancora insieme in ogni dove ci incontreremo.
A finire, bellissima l’esultanza di Dora moglie di Mimmo e la soddisfazione sul viso del loro figlio. Io da parte mia vi ringrazierò sempre per tutte le volte che ho varcato l’entrata della vostra trattoria e per tutte le volte che lo farò ancora. Siete una famiglia fantastica e fate del vostro locale un posto meraviglioso, godurioso.
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