Tenuta Montiani Soc. Agricola
di M. Vallauri e M. Totaro s.s.
Via di Rubbiana 61 c.s.
50022 San Polo in Chianti
Greve in Chianti (Fi)
www.tenutamontiani.it
L’occasione era troppo ghiotta per rifiutare l’invito di andare a trovare Michele e la sua famiglia alla Tenuta Montiani di San Polo in Chianti, anche perché l’invito veniva ripetuto e rimandato troppe volte. Così, finita la bellissima giornata a Colle Santa Mustiola trovo anche il passaggio per farmi lasciare a Firenze Nord. Le giornate si stanno allungando sono le 18,00 ed ecco arrivare Michele con la sua jeep. In poco tempo siamo in mezzo alle vigne. Quel triangolo che avevo visto in foto è meno netto qui dal vivo, ma i boschi sono lì e le vigne sono belle, l’entusiasmo di Michele è bello. Si sta facendo sera è ora di tornare. La mia camera mi aspetta, mi metto a posto in un attimo, sono su un soppalco e sotto di me la tavola apparecchiata. Stasera si può bere tranquilli, siamo a casa. Si fa un aperitivo mentre si aspettano due ospiti, tra loro l’enologo Toscano David Picci, collaboratore a livello mondiale del notissimo Stéphane Derenoncourt, sarà un bel dialogare. Al loro arrivo si inizia con un gran prosciutto e un buon formaggio. Il patè in Toscana non può mancare, Michele ne ha preparato a livello abbondantissimo, quindi la “ciccia”, il tutto accompagnato da una mini verticale di Felix, il vino prodotto a Tenuta Montiani. Le annate: 2008, 2009, 2010 e 2012, la migliore è la 2010, una beva buonissima piena di gusto, piena di vino che mi piace. Il confronto con Poggio ai Chiari 2005 con i commensali è improponibile. La chiacchierata spazia su tanta Francia e su vini italiani per loro improponibili, il loro vanto è il Felix. Alla fine mi arrendo di fronte alla domanda ti piace il Felix? Si mi piace e tanto. La risposta è: allora perché non si dovrebbe fare un vino così ovunque, un vino che nasce da vigne senza nessun additivo chimico e vino fatto senza chimica? La lotta diventa impari, siamo tre contro uno. Si è fatto molto tardi ci si saluta e si va a dormire. Si dorme bene e ci si sveglia meglio a Tenuta Montiani, ci si sveglia con la voglia di sole che entra dalla finestra, ci si sveglia con la voglia di una bella e buona colazione, ci si sveglia con la voglia di risentire i vini della sera prima. Ci si sveglia in piena libertà e quindi mi attrezzo il tavolo ancora in pigiama davanti al sole. Tutti i vini, ognuno in un bicchiere. Nel frattempo arriva Michele ridendo e con due uova freschissime. Te le faccio al tegamino? Che aspetti? Prendi anche un po’ di formaggio per una vera colazione. Vino, pane, uova e formaggio. Intanto si parla dell’azienda dei suoi 25 ha, dei suoi 4,5 ha di vigneti, dei suoi 2 ha di oliveto, dei suoi 2 ha per orti, piante da frutto e piante officinali, del terreno che avanza per il pascolo degli animali da cortile, dei maiali e degli asini. I vini vengono dall’assemblaggio di tre appezzamenti: “Terra Bianca”, “Merendero” e “Poggio” il tutto va nel Felix e dal Merendero si ricava un altro vino, Le Terrazze del Merendero. La cantina è piccola ma costruita nella roccia con temperature ideali e sempre costanti. Tanto vino si vende in cantina e tanto fuori (poco per quello che è la richiesta). Michele mi ammonisce dicendomi: restiamo qui o vieni in pigiama? Ti devo portare a vedere le brutture del Chianti, per questo stento a vestirmi perché immagino ciò che accade. Questo è un altro discorso che non mi va di fare, sono vini che non bevo e diciamo va bene così. Ne è valsa davvero la pena venire a trovare questa azienda che consiglio a tutti. Ne è valsa la pena viverli e vivere momenti a modo mio, in piena libertà, perché la libertà a Tenuta Montiani è di casa.
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