Rifugio dei Sogni Vini e Agriturismo
Via Rioddi, 71 Loc. Villa
56048 Volterra (Pi)
La storia di questa azienda, di questo agriturismo, inizia in Belgio. Lui, Mario Busato, laureato in ingegneria elettronica, dal Veneto si trasferisce per lavoro in Belgio, lì conosce Patricia, la sposa, hanno un figlio; il pensiero di Mario però è tornare in Italia per ripercorrere le vecchie origini del padre produttore di vino per il fabbisogno della famiglia e per la vendita dello sfuso. Lui lo ripete continuamente fino ad arrivare nel 1997, convince la sua compagna e si mettono alla ricerca di un posto. I sogni si stanno realizzando, si mettono alla ricerca di un bel posto, lo vogliono vicino a una città d’arte, lo trovano nei pressi di Volterra, se sogni sono, il posto non può che chiamarsi il Rifugio dei Sogni. Mario si dà da fare alla grande, nasce la cantina, la casa, l’agriturismo, la piscina, quando siamo andati noi stava sorgendo anche la nuova barriccaia (spero che venga usata per altre cose). Oggi la proprietà possiede circa 4 ha di vigneti, dislocati in 7 appezzamenti, altre piccole particelle in affitto. Si arriva nella proprietà a metà pomeriggio, le nuvole minacciano pioggia, la piscina chiamerebbe un bagno, la tavola presenta tanto ben di Dio, salumi, formaggi, bruschette, peperoncini ripieni, il tutto apparecchiato con cura da Patricia, giustamente i loro vini. Ecco i vini bevuti:
Alter Ego da uve Chardonnay, finalmente uno Chardonnay italiano che non fa legno, si fa bere, anche se pieni dal pranzo, stuzzica l’appetito;
Divo, da uve Vermentino, due annate, non male davvero, più in equilibrio del precedente in tutte e due le annate, mi piace l’etichetta;
Incanto, da uve Cabernet Sauvignon arriva un rosato, non amo i rosati;
Armonia 2012, da uve Sangiovese, Montepulciano e Foglia Tonda, non male si abbina bene con i salumi e i formaggi di oggi, inizia a piovere la temperatura si abbassa e lui piace di più;
Goccia Volterrana 2008, da uve Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cannaiolo, eccolo il primo vino affinato in barrique, se la porta dietro, un peccato, da aspettare ancora, ma finisce e va bene così;
Merlot 2012, da uve 100% Merlot, ancora non in commercio, a me piacciono i merlot, questo lo aspetterei ancora;
Intensivo 2009, da uve Sangiovese 100%, eccolo il miglior vino di oggi, il legno si sta affinando e si fa bere davvero bene, ti ritorna la voglia di stuzzicare ancora;
Anima 2009, da uve Cabernet Sauvignon 100% ci vado sempre con i piedi di piombo con gli uvaggi internazionali in Toscana, questo mi fa dire di risentirlo negli anni a venire. Ma se si vende tutto, va benissimo così.
Si va in cantina si assaggiano altre cose, arriva l’ora che Mario si vuol divertire, quindi spumante sia, senza dirci da che uve è fatto, si apre una bottiglia di bianco, una rosé e poi ancora, tutti a dire che uvaggio sia, le risate arrivano, ci si diverte, smette di piovere è fresco, Mario ci porta a vedere il suo stoccaggio, ci omaggia di qualche bottiglia. Patricia è felice, si scattano foto, ci si dà appuntamento per la sera. Si va via, arrivano ospiti, in moto, in macchina, Mario è soddisfatto, ci dice che l’agriturismo nei mesi estivi è già al completo. Mi giro ancora a vedere il posto e i sorrisi delle persone che arrivano, penso tra me e me, i sogni a volte si realizzano, ma qui c’è il rifugio dei sogni, allora chissà quanti ancora ne ha da realizzare la coppia Mario e Patricia. Glieli auguro tutti, arrivederci con la speranza che al mio ritorno ce ne siano altri realizzati.
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