Guida 99 Champagne – Roma

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99 Champagne

Quinta Edizione

Roma 25 Ottobre 2015

www.edest.it

Oggi è stato bello così, prima di tutto la presentazione della guida 99 Champagne, alla sua quinta edizione, felice di averle tutte, poi la degustazione. Quello che mi ha fatto piacere è vedere le facce felici dei due curatori e dei loro collaboratori, una felicità bella e limitata, perché nei loro occhi, quello che dico è un mio pensiero, c’è la gioia e la consapevolezza di aver fatto una cosa bella, grande, però mi sono sembrati come una squadra subito dopo una grande vittoria, sembrava come che non si rendessero conto di quello che hanno creato. Invece dovete essere stra-orgogliosi di questo libro, vi renderete conto solo con il passare dei giorni di quello che avete creato. Un libro, sì un libro che ti fa vivere luoghi e ti fa godere dello Champagne. 157 Maison, delle quali 31 nuove, 508 cuvèe degustate.  Complimenti davvero e adesso si scende a godere. Premetto che li ho assaggiati tutti, a volte davvero a piccole dosi. Infatti ho nominato il signor Jacques Beaufort “il signore 45 assaggi” e lui mi ha risposto: “di più, di più … “. Inizio con il dire che l’anno scorso il livello qualitativo era stato leggermente maggiore, anche oggi sono uscite fuori delle ottime bottiglie di Champagne. Ecco i miei assaggi:

Vouette & Sorbée: sarà stato un caso iniziare da qui, da qui è uscito fuori uno dei miei migliori assaggi, il Blanc d’Argille 2012 – 100% Chardonnay (91), uno champagne da colpo alla vita, buono da subito, per poi trascinarti in pensieri bellissimi che ti può dare la compagnia di questa bottiglia, davvero un ottimo inizio. Non da meno gli altri due, Fidèle 2011 – 100% Pinot Nero (88); Sagnée de Sorbée s.a. – 100% Pinot Nero (87).

Val Frison: L’amore per questi champagne è un amore che dura da tempo, adesso apprendendo della divisione della coppia mi potrei preoccupare, invece sono sempre loro gli champagne che mi piacciono tanto. Goustan – 100% Pinot Nero, non dosato (88); Goustan – 100% Pinot Nero, non dosato, in magnum affinato 21 mesi in legno (90); Elion Brut Nature Rosé (85), Lalore – 100% Chardonnay, non dosato, Lalore è soprannominato da me “l’adore” (88) mi piace assai.

Vincent Couche: non ricordo di aver già bevuto questi champagne, penso di no, per questo li reputo la sorpresa di oggi. Biodinamici, non per caso mi piacciono, produttore simpaticissimo, champagne piaciuti assai. Chloé Extra Brut – 66% Pinot Nero, 34% Chardonnay (87), inizio davvero scintillante, Eclipsia Extra Brut – 80% Pinot Nero, 20% Chardonnay (86), leggermente inferiore al precedente; Réserve Intemporelle – 66% Pinot Nero, 34% Chardonnay (90), una vera sorpresa, un vero colpo al palato, intrigante, adorabile, da risentire prima possibile.

Lelarge – Pugeot: eccolo il Pinot Meunier, mi piacciono gli champagne prodotti con questo uvaggio, anche questi sono interessanti da sempre. Les Meuniers de Clémence – 100% Pinot Meunier (88) conferma la regola del mio piacere per questo uvaggio; Blanc de Meuniers 2013 – 100% Pinot Meunier, Coteaux Champenois (87+), difficilmente uno champagne mi dice: aspettami, questo mi intriga, ma mi dà un senso di incompiutezza, ad avercene e aspettarlo; Rosé de Saignée – 50% Pinot Nero, 50% Pinot Meunier (??) mi appare dolce, e mi lascia dubbi.

Jacques Beaufort –Seigneur 45 dégustation … plus, lui è diventato un mito in Italia, a me piacciono e ne bevo, ma lo dico, ce ne sono tanti altri a questo livello se non di più buoni. Polisy millésime 2009 – 80% Pinot Nero, 20% (83); Ambonnay millésime 2009 – 80% Pinot Nero, 20% chardonnay (87); Ambonnay millésime 2003 – 80% Pinot Nero, 20% Chardonnay (86); Polisy millésime 1996 Demi-sec, 80% Pinot Nero, 20% Chardonnay (88).

Una bella sosta con i panini di Romeo ci sta tutta, il panino al pastrami è un mio piacere, uno … due e via con un po’ di foto.

Leclerc – Briant: dietro al banco c’è un amico, felice di dirgli che si è sparsa la voce che questi sono champagne davvero buoni, erano piaciuti anche l’anno scorso, si era fatta la fila prima, adesso ne approfitto perché sta da solo, un saluto a Riccardo Bertocci, un piacere leggere nella contro-etichetta tante e giuste informazioni sullo champagne, via a iniziare. Brut – 65% Pinot Meunier, 20% Pinot Nero, 15% Chardonnay anche essendo un Brut mi piace (87); La Croisette Blanc de blancs – 100% Chardonnay (88+), da sempre uno dei miei favoriti di questa maison, anche oggi fa la sua gran parte; Chevres Pierreuses 2009 – 40% Pinot Nero, 40% Chardonnay, 20% Pinot Meunier  (86?) lo vorrei risentire con calma, mi capiterà e sarà un piacere.

Pascal Doquet: Il est Pascal, je suis Pascal … così ci siamo capiti subito, champagne che non mi sono dispiaciuti, li vorrei risentire con più calma, con più calma farmi spiegare i suoi assemblaggi di diverse annate, comunque mi è sembrato strano che i tre champagne li ho classificati con lo stesso punteggio, Horizon, Arpège e Anthocyanes Rosé Premier Cru, tutti e tre (86).

Yves Ruffin: 5 champagne, 5 champagne che vorrei bere e bere per capire dove porta la loro acidità, intriganti davvero, per quello che mi hanno dato oggi,  dico: mi hanno quasi sbattuto al muro con forza, come a dirmi: ok forse hai ragione, ma seguimi non ti deluderò.

Fleury Père & Fils: Quando penso al Pinot Nero penso a lei, a loro, i loro champagne sono fatti quasi tutti da Pinot Nero al 100% o da circa l’80% di questo uvaggio, dico questo perché i loro champagne mi piacciono assai. Oggi erano 5 e sono state due degustazioni buone e tre ottime. Blanc de Noirs Brut (85); Rosé de Saignée Brut (85); Fleur de l’Europe Brut Nature (90); Bolèro 2005 Extra-Brut (88); Sonate N° 9 Opus 10 Extra-Brut sans soufre ajouté (88). Una famiglia che desidero prima o poi andare a trovare.

Robert Barbichon & Fils: Eccoli tre champagne che mi sono piaciuti tanto, Blanc de Noirs – 100% Pinot Nero (88+); Blanc de Blancs – 85% Chardonnay, 15% Pinot Bianco (88); Réserve 4 Cépages – 70% Pinot Nero, 10% Pinot Meunier, 10% Pinot Bianco, 10%  Chardonnay (90) tra I più buoni di oggi, davvero un ottimo champagne, risentito due volte.

Frank Pascal: non so perché ho finito con lui, forse perché era giusto che uscissi entusiasta, infatti con lui c’è stata subito sintonia nel presentarmi: Je suis Pascal … lui: io pure, una bella risata e via a sorprendermi dei suoi champagne a iniziare dalle etichette. Ecco gli assaggi: Reliance Brut Nature – 70% Pinot Meunier, 25% Pinot Bianco, 5% Chardonnay (88); Qintessence Extra Brut 2005, 2/3 Pinot Nero, 1/3 Chardonnay (86+) – 2004 (85); Pacifiance (86); infine la grande sorpresa il Sérénité 2010 – Pinot Meunier e Chardonnay (89++), ebbene con la foto insieme a Pascal e con i complimenti a lui e i suoi champagne, intriganti davvero,  finisce anche questa degustazione.

Sapere che la guida e nel mio zainetto mi da gioia e voglia di imparare sempre di più di questo prodotto fantastico che è lo champagne. Come al solito la guida sarà la mia agenda per segnare le date e i miei giudizi sugli champagne che berrò in questi due anni, ecco due anni, 2016 e 2017 qualche pecca ci deve stare in una giornata così bella, la pecca che dovremo saltare un anno in più  prima che esca un’altra guida e che si faccia un’altra degustazione così interessante. Finisco nel complimentarmi ancora con tutto lo staff dei 99 Champagne.

 

 

Pasquale Pace
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