La Gatta Mangiona
Via F. Ozanam, 30-32
Roma
Affrontare il viaggio dal mio paesello, Olevano Romano per andare a cena in un posto a Roma, non è mai facile, in particolare se si parte dopo vari rinvii, se si parte con comodo e si fanno un paio di aperitivi o si assaggia qualcosa extra prima della cena, va meglio. Ma oggi c’era l’occasione per prolungare oltre la cena, da Giancarlo Casa e Sergio Natali della Gatta Mangiona si può. L’occasione la capirete durante il racconto della serata. Qui nulla è dato per scontato e a caso, per questo sto bene, qui nulla è fatto per farsi dimenticare e io ho le mie cose che ormai stanno dentro il mio essere quando vengo alla Gatta Mangiona, avrei potuto scrivere questo pezzo su questo locale già da molto, ma questa volta lo scrivo perché è il nuovo anno, è un’occasione programmata da tempo, perché e il ripetersi di un’altra volta, diverso tempo fa. Alla fine siamo in 11 e il nostro tavolo è il tavolo all’entrata, mi piace anche perché siamo da soli e vicino all’uscita che ci servirà per fare tutto quello che è in programma. Ci portano il menù, io avverto tutti perché qui mi piace così, il menù lo ricorda … occhio alla lavagna! Si decide tutti insieme di fare il giro pizze, io però voglio la mia, è sulla lavagna e non voglio perdermela. Gli antipasti sono i due supplì di oggi, uno classico e l’altro all’amatriciana, poi crocchetta, una grande bruschetta con burrata e uova di salmone, ho voglia di carciofi fritti e qui sono buoni assai, quindi si prendono e non si sbaglia. Intanto il primo champagne è andato ed è andato anche il buon verdicchio di San Lorenzo – Le Oche 2013, la Vitoska di Zidarich ci aspetta con la prima pizza del giro pizza, una classica marinara, da qui si vede la bontà della pasta e della cottura. Poi a vista abbiamo il campione di pizza emergente dell’anno, Elio Santosuosso, lui è davvero bravo. Un attimo rifletto e Giancarlo me lo fa notare dicendomi: La senti più leggera? Hai ragione la sento ancora più leggera. Arriva la mia pizza: Pizza “Delicata” con fior di latte di Morolo, azienda Scarchilli, fatto a mano a latte crudo, broccoli romaneschi ripassati e veli di coppa di Vitaliano Bernarbei, norcino a Marino, una pizza fantastica, succulenta, sapori incredibili, tutto è perfetto, durante la mia mangiata vedevo gli altri con forchetta e coltello, io ho una teoria, chi mangia la pizza con le posate nemmeno deve entrare in una grande pizzeria come questa, il modo migliore è prenderla con le mani, farla a spicchi, prendere il centro e arrotolarlo verso l’esterno, diventa una specie di involtino e vi resta solo che azzannarlo, il bordo si mangia insieme al resto, altrimenti lasciate perdere. Pizza Inverno: Pomodoro, scamorza, ciauscolo del Re Norcino, listarelle di polenta e pecorino romano. Questa la voglio assaggiare, diventa buona davvero quando nel boccone c’è quel buonissimo ciauscolo del Re Norcino. I vini intanto vanno, finiscono, così si passa alla doppia bottiglia del Fiano di Ciro Picariello, un mio classico, un classico alla Gatta Mangiona. Intanto Elio fa volare in alto i dischi delle pizze da cuocere, è bello vederlo lavorare con grande passione. Arriva il calzone alla carbonara e arriva un mio appunto, appunto dai ricordi del vecchio calzone alla carbonara, ricordo il calzone, ricordo il suo taglio, ricordo lo straboccare dell’uovo, ricordo che era fantastico, oggi è solamente un buon calzone, se lo avete fatto prima in quel modo è giusto che ci continuiate a far godere come prima. Anche il Fiano è finito e Giancarlo ci sceglie un ottimo Clablis – Alain Gautheron, nell’attesa della mezzanotte un Sancerre ci vuole, ci sta bene anche per scambiare due chiacchiere, infine arriva la mezzanotte, arriva il compleanno di una ragazza fantastica, quindi l’entrata con la fisarmonica, i fiori, la carbonara e lo champagne di André Beaufort, per festeggiare e brindare al compleanno di Letizia Rocchi. Prima di iniziare a cantare non può mancare il dolce, il dolce è: Semifreddo al caffè, degna conclusione di un’ottima serata per la pizza, per la cucina e per la bevuta. Il compleanno ha dato un tocco in più, anche per rimarcare che in questo locale si sta davvero bene, si sta come a casa. Si sta in compagnia di persone che ti rendono il posto pieno di calore e di convivialità.
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