Aminta Resort
Via Trovano, 5
Genazzano (Rm)
www.amintaresort.it
www.charmingitalianchef.com
Quando una giornata inizia sapendo bene dove sarai e immaginando quello che ti aspetta è già una giornata positiva. Io quel mattino sapevo che dovevo stare da Aminta dalle 10,00 a chissà quando, quindi sapevo che ero in un posto fantastico. La giornata era perfetta, una giornata estiva ma non troppo calda, tutto era perfetto, il verde, i fiori, le comodità di questo posto sono distribuite così bene che non c’è nessuno motivo per trovare un attimo in cui non si possa godere di tutto ciò. All’arrivo è già tutto in movimento, tutto è pronto, io sono pronto a salutare le tante persone che conosco. Tra i banchi di assaggio vedo molte cose interessanti. Io sono arrivato con mio cugino Milana Giovanni del Ristorante Sora Maria e Arcangelo, Marco Bottega il padrone di casa appena lo vede gli dice: Giovanni c’è una coda alla vaccinara da cucinare è delle carni Procarni dei F.lli Ciani trattala bene, ecco l’ho perso o quasi.
Inizia la presentazione della giornata, cuochi che conosco e altri no, il livello è molto alto, tutti dovranno preparare un piatto, da fotografare solo, purtroppo. Ma nei banchi di assaggio ci sono molti prodotti interessanti a iniziare dall’orto di Aminta con il simpaticissimo papà di Marco a presentarlo. La pasta Mancini, per me tra le più buone paste italiane. Bottega Liberati, c’è Roberto con lui ci sarà da godere e divertirsi. Il Caseificio caprino di Fabrizio Caprarelli con le sue marzoline, davvero buone assai, da sempre un formaggio che mi piace. Un tavolo con lumache, non solo da esposizione, ma anche cotte in maniera perfetta, piccanti al punto giusto, pomodoro preciso, sapore buonissimo. Il banco di Koppert Cress con il simpatico e bravo Enrico Zallot. Il banco di Procarni, mentre mi sto chiedendo che faranno, ecco arrivare una bistecca davvero bella da vedere, la tagliano, la cottura è perfetta, forse troppo speziata, la carne così buona la preferisco al naturale. Ancora il Bar Lazio con il loro ormai famoso panettone al Cesanese, Costa Graia con i loro vini. Iniziano a uscire i piatti, il primo è quello di Armando Beneduce, un caro amico, del Ristorante Nascostoposto a Stroncone (Tr). Bel piatto davvero, chissà che non glielo chieda in una prossima cena. I piatti si sono susseguiti, così come le foto, ecco i cuochi che hanno preparato i piatti: Stefano Santo, Marco Bottega, Fabrizio Sepe, Giancarlo Casa, Edi Dettori, Fabio Baldassare, Giuseppe Cozzolino, Ladaga Daniele e Simone Ballico, Simone Nardone, Noemi Pais e qualcun’altro che dimentico.
Un capitolo a parte meritano i gelati di Greed Gelateria, Dario Rossi è troppo forte, oggi è stato bello farlo conoscere a persone che non lo conoscevano, i suoi gusti: Burro e Alici davvero interessante, invitante; Panzanella romana, il mio gusto dell’anno, davvero buonissimo; ricotta di bufala ai fiori di zucca, la fantasia oltre la bontà, intrigante; fragola biologica, ce ne fossero di gusti alla fragola così buoni, sempre; crema biologica, sempre buona la crema di greed; sedano, è piaciuto a tutti; yogurt di pecora e marmellata di arance amare, yogurt buonissimo, un po’ di più di marmellata non ci stava male. Prima della fine arriva un’altra bistecca dei F.lli Ciani, questa volta viene affidata direttamente al taglio di Roberto Liberati, il condimento, nulla o quasi, è perfetto, a una carne così meno ci metti e meglio è. Le foto di gruppo dei cuochi o chef, o come si vogliono far chiamare, la foto con i produttori di food presenti, la coda alla vaccinara ci aspetta … è lo stesso Giovanni a servirla a tutti. Un giro, a chi non la conosce, in cantina ci aspetta. La prima parte della giornata finisce così, il mio stop è in relax in piscina con relativo bagno. Due chiacchiere tra chi è rimasto e chi è arrivato e si arriva alla cena.
Si inizia con l’aperitivo esterno, i cuochi che cucineranno per noi sono: il proprietario Marco Bottega, lo chef Pier Giorgio Parini del Ristorante Povero Diavolo a Torriana (Rn) e lo chef Ivano Ricchebono del The Cook ad Arenzano (Ge), cucineranno sei piatti, due ciascuno. L’aperitivo io lo faccio con la birra, un’ottima birra per me, del birrificio Amarcord è una riserva speciale da come dice l’etichetta. Il primo finger food è: Tartare di palamita al bergamotto di Ivano Ricchebono, profumi che si rincorrono e ti danno piacere. Tartare di manzo di Marco Bottega, la carne di Gaetano Ciani e la classe di Marco a dare sensazioni piacevoli. Tartare di verdure in verde di Pier Giorgio Parini, datemene ancora, datemi un cucchiaio che ne voglio fare un gran boccone, come è poi stato. Pane, ricotta e pomodorini di Marco Bottega. Ciliegie e Cipolla di Pier Giorgio Parini, uno stuzzichino davvero ottimo, da bis e bis è stato. Arancino Cacio e Pepe di Marco Bottega, piccolo ma davvero ben fatto. Pane, ricotta e pomodorini di Marco Bottega. Peperoni e Camomilla di Pier Giorgio Parini, la fantasia fa finire con un finger food da bere. La sera scende e all’interno inizia la cena, si inizia con il pomodoro al sugo di Pier Giorgio Parini. Altro antipasto: Cappon Magro 2016 di Ivano Ricchebono, piatto della tradizione ligure. Ecco il primo piatto: Riso in bianco di Pier Giorgio Parini. Alla faccia del Riso in bianco .. me ci metterei a dieta con un risotto così, se dieta deve essere, va bene anche il bis, ancora più buono servito dallo stesso chef in sala. Si arriva al primo secondo piatto: Fondale marino in carpione di Ivano Ricchebono. Questo era uno sgombro in carpione, mi piacciono questi piatti, questo era bello e buono. Un altro secondo piatto: Manzo bruciato di Marco Bottega. Una carne super per un piatto che mi è piaciuto tanto, la cottura perfetta e un friariello davvero ottimo. Si arriva al dolce: Caffè e sambuca di Marco Bottega. Un dolce buonissimo, la nocciola fa la sua gran parte, il caffè alla base era perfetto, il gelato buono e la croccantezza delle cialde a completare un dolce davvero ottimo. Dolce che sarà tra i mie tre preferiti per l’anno 2016. La notte è arrivata, termina una giornata stupenda, fatta di tante cose buone, ma principalmente di persone davvero squisite, tutto in simpatia, gioia e convivialità, in questo prima di Marco vorrei ringraziare e complimentarmi con lei, per l’organizzazione, per saper controllare il tutto con classe pura, senza mai sovrapporsi a nulla e a nessuno, lei è Elisa Cassanmagnago, moglie di Marco. A Marco grazie per aver reso un mio giorno, un giorno bellissimo.
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