Aminta Resort Genazzano (Rm) Serata FIS

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Aminta Resort 

Via Trovano 3

Genazzano (Rm)

 www.amintaresort.it 

Sabato 11 Aprile 2015 

“Profumo di Champagna”

Serata Fis Frosinone

Se una sera di primavera tre amici ti vogliono fare uno scherzo potresti anche arrabbiarti, se poi lo scherzo è quello che vi sto per raccontare, ben vengano altri… Le prime indicazioni parlavano di un aperitivo, le altre di un compleanno sul tardi, tutte portavano a destra del bivio che divide la provincia di Roma da quella di Frosinone, scesi ovviamente da Olevano Romano. Appuntamento alle 20,00, tardi per un aperitivo, presto per una cena. Arrivati al fatidico bivio giriamo verso Roma, torno a pensare… Il tragitto è breve e conduce ad una strada secondaria che porta ad un solo posto, fantastico… il Resort Aminta di Marco Bottega. La mia domanda imbarazzata “Perché qui?” Risposta unisona “Sei o non sei il Gourmet Errante?. Parla il meno possibile e vediamo che succede”. Entriamo in sala, vedo Champagne dappertutto, persone che conosco e tavoli apparecchiati in maniera impeccabile. Iniziano i saluti. Leggo il menù ed il titolo della serata “Profumo di Champagna” organizzata dalla Fis di Frosinone con a capo la delegata Romina Riolli ed il relatore Luciano Mallozzi. Oltre a loro il distributore in Italia delle quattro maison francesi. Aspettiamo qualche ritardatario e  arrivano i pani, sempre buoni qui da Aminta, in particolare i grissini.

Il primo vino versato è lo Champagne Rene Jolly – Brut Cuvée Special (84) da uve 54% Chardonnay e 46% Pinot Nero, accompagnato con il benvenuto dello chef,  l’antipasto sformatino di patate, porri e tartufo. Non è la prima volta che lo mangio … un piatto che mi piace tanto. 

Viene versato il secondo Champagne: Lagille & Fils Lagille – Brut Carte Blanche, se non ricordo male questa è un’azienda che produce Champagne da Pinot Meunier in prevalenza, questo lo è al 100% e mi piace tanto (87), sopratutto si abbina alla grande con il primo piatto: Sotto Sopra. Risotto con cottura perfetta. Il sotto un tonno crudo di gran bontà, lo giro e rigiro… Manca qualcosa? Intanto finisce, ce ne vorrebbe un altro, é sicuro che alla fine del secondo piatto ti chiederesti ancora qualcosa. Intrigante. Nel frattempo il relatore e il distributore ci spiegano i vini in maniera esauriente.

Viene versato il terzo Champagne: Pierre Legras – Grand Cru Brut Blanc de Blancs (89) da uve Chardonnay 100%. È il tipo di Champagne che preferisco, Blanc de Blancs, di questo cercherò il bis, come gli altri fino ad adesso, e anche il tris. Arriva un altro primo: Maltagliati con ragout di faraona profumati al timo. Vedo il piatto da lontano e penso “del parmigiano non ci sarebbe stato male”. Strisce arancioni sopra … “sto fijo de…ci ha messo un formaggio francese”. Inizia l’assaggio di un piatto perfetto. Mi è piaciuto davvero tanto!!!  Qualche domanda arriva, si anima la serata, avverto il senso di convivialitá… Tutto è davvero piacevole, come lo scherzo dei miei amici.

Quarto Champagne: Erick Schreiber – Extra Brut Grand Réserve da uve 15% Chardonnay e 85% Pinot Nero,  Lui è un produttore biodinamico, non per questo mi aspettavo di più, si fa bere e ti pone domande. Arriva il secondo costolette di agnello alle spezie con crema di sedano rapa e verdure dell’orto. Erano due e la porzione era giusta, altre due ci sarebbero stare bene… Un attimo di relax per chiedersi quali dei quattro Champagne potrebbe star discretamente con i dolci, forse nessuno. Ma sono lì ed è un piacere riassaggiarli. Il dolce millefoglie sbriciolata con crema alla vaniglia bourbon e salsa al cioccolato. Ottima mini pasticceria a chiudere. Non si può finire senza le foto di rito e i saluti, belle persone ai tavoli, chiamo lo chef e la sua signora, impeccabile nel coordinare il servizio ai tavoli, e a servire gli Champagne. Applausi allo chef, al relatore e all’organizzatrice della serata. All’Aminta si organizzano spesso eventi come questo, non ve li fate sfuggire e non perdete l’occasione di venire a mangiare alla carta in questo posto davvero super. Complimenti da parte mia a Marco Bottega ed al coraggio di portare avanti una cucina e una carta dei vini così in provincia. 

 

 

 

Pasquale Pace
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