La Gatta Mangiona
Via F. Ozanam, 30-32
Roma
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Mi piace tantissimo partire dal mio paesello molto presto per arrivare a Roma per le 8,00 e iniziare a camminare per raggiungere posti, locali, persone a cui tengo tantissimo.
Piazza della Repubblica, quando la fontana è accesa è un bel vedere, una bella compagnia; chiesa di Santa Maria Della Vittoria, passando da quelle parti non si può rinunciare ad ammirare un’opera meravigliosa del Bernini, quell’Estasi di Santa Teresa d’Avila che avrete visto quasi tutti, sui libri di scuola.
Continuo per arrivare al piazzale del Quirinale, poi scendere per vedere, ammirare la Fontana di Trevi. Passando per il Pantheon arrivo a far colazione al Roscioli Caffè, le soste che mi piacciono, è bello sedersi all’interno del locale sul tavolo comune e farsi coccolare dallo staff della famiglia Roscioli.
Ho tempo, quindi Trastevere fino a salire al Fontanone vicino al Gianicolo, oggi la vista di Roma da lassù era stupenda. Con lentezza, con piacere, eccomi arrivare alla Gatta Mangiona.
Mentre aspetto la famiglia Abbate, dono a Giancarlo Casa il mio adesivo e poi scrivo: Quante volte vi capita di pensare entrando in un ristorante, in questo caso in una pizzeria, e pensare a un’orchestra. A me questo pensiero avviene spesso, in modo particolare quando entro alla Gatta Mangione e incontro Giancarlo Casa.
Osservando, mi accorgo che con il suo sguardo e la sua presenza fa muovere il tutto, parte la musica delle voci delle ragazze e dei pizzaioli che all’unisono ti dicono buongiorno, benvenuto, ciao, insomma un caloroso benvenuto. Il fuoco del forno fa da sfondo come se dei violini allietano il mio camminare. Lo sguardo poi va alla lavagna, agli spartiti del giorno, immagino la passione con cui Giancarlo o Sergio hanno scritto il consigliato del giorno. Di solito è il mio scegliere, anche perché è veramente difficile preferire una pizza a un’altra, tanto è lungo il menù delle pizze, tante sono quelle che prenderei, tante sono quelle che negli anni ho mangiato, dire una mia preferita? Tutte! Poi i supplì, con l’abbinamento di prodotti che pare mi legga nel pensiero, le crocchette più buone del mondo, i carciofi fritti quando ci sono è un piacere a cui non ci si può rinunciare… e poi, poi eccomi con immenso piacere a dare il mio adesivo di locale consigliato da il Gourmet Errante. Adesso vi lascio perché arriva il mio supplì.
Supplì classico, croccantezza, panatura perfetta, la mozzarella che fila ed è stupendo riprenderla con il dito, posate da vietare per mangiare i supplì. Intanto arrivano Gabriella, Massimo e Giacomo, mi piace quel più siamo e più pizze assaggiamo. Vai con le scelte, intanto arriva il mio secondo supplì, quel cacio e pepe che adoro e questo come sempre si fa adorare.
La prima pizza è la classica Margherita. Di pizza Margherita se ne fanno a milioni ogni giorno nel mondo, ma poi mentre avvolgo a involtino il mio quarto di pizza so che ne sto per mangiare una che è tra le migliori. Al primo morso quasi tutti e quattro nello stesso attimo arriva il mugugno a bocca piena… è proprio buona. Molto buona aggiungo io, “BONA ASSAI” scrivo per sottolineare che se non è al primo posto al mondo è ex equo con qualche altra. Perfezione.
Pizza caciocavallo molisano, carciofi saltati e veli di pancetta di maiale semi-brado Re Norcino.
Leggendo i prodotti dalla lavagna penso che è una pizza intrigante assai. La fotografo e aspetto impaziente il mio pezzo. L’avvolgo, la mordo, la mastico e resto un po’ deluso. Riprovo ed esce alla grande il formaggio e la pancetta e il carciofo? Vedo che c’è, però noto che è tagliato troppo sottile ed esce poco purtroppo. Lo dico a Giancarlo e lui sorridendo, non è un sorriso è un ghigno sorridente mi dice: “Purtroppo stamattina il taglio dei carciofi lo hanno sbagliato.” Evviva la sincerità, evviva lo sbagliare ogni tanto in certi particolari. La prossima volta che verrò il periodo dei carciofi la riprenderò, ma avviserò Giancarlo che i carciofi li taglia lui.
Pizza fiori di zucchina, mozzarella e alici. Quando sono davanti al menù della Gatta non penso mai a una delle pizze che mi piacciono di più. Oggi grazie a Gabriella l’abbiamo presa, ti dico grazie perché questa è una pizza super. Mentre l’avvolgo mi ci piace che sopra alle alici, sopra ai fiori di zucca si ergono quelle gocce del latte della mozzarella, la inumidiscono leggermene come una crema e il morso è gradevolissimo. Mi è piaciuta tantissimo.
Dolceforte = Ricotta romana, zucchine al forno, filetti di acciughe, pesto e scaglie di pecorino romano. Debbo dire grazie a Giacomo per aver scelto una pizza che si candida a diventare una delle mie tre pizze migliori per l’anno 2021.
La fotografo e già mi piace, un viso… ops una pizza da sfida nel piatto, l’avvolgo, la mordo e già dal primo morso escono in maniera sublime tutti i prodotti che ci sono sopra. Le zucchine ottime, la ricotta perfetta, le alici sono tanto buone, il pesto avvolge in un abbraccio il tutto e io godo a ogni boccone. Pizza di notevole gusto e piacere.
Il tutto è stato accompagnato da un Prosecco DOCG 2019 – Valdobbiadene di Ca’ dei Zago di una bevibiltà da vino “BONO QUANDO FINISCE”. Profumi, piacevolezza e abbinamento alla pizza da darsi la mano. Un prezzo da convivialità della tavola.
Tiramisù. Se devo pensare a un tiramisù che rispetta alla lettera la ricetta, eccolo qua, la semplicità fatta bontà.
La crostata della Gatta. Crostata da farsene dare un pezzo per continuare la mia camminata e mangiarsela sul treno alla sera, mentre si torna a casa.
I saluti arrivano tra complimenti grandi a Giancarlo, ai pizzaioli e a tutte le ragazze che ci allietano del loro servizio.
Ancora una volta questa pizzeria mi fa pensare che la grande pizza si fa a Roma da più di 20 anni. Alla prossima e non vedo l’ora.
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