ViniVeri – Assisi 2019
Vino secondo natura
Hotel Valle di Assisi
Lunedì 14 gennaio 2019
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Alla fine di un’interessante degustazione, in un locale di cui per il secondo anno consecutivo dico che mi piace tanto, dove il successo del tutto va avanti in maniera impeccabile, bene organizzato e con un livello qualitativo molto buono di vini “naturali”, ecco a scegliere e a scrivere, dopo 102 vini degustati, i miei sei assaggi preferiti.
Ottimo anche l’angolo del food, con il sempre più forte Gregorio Rotolo e con lo zafferano di Zaffineria.
- Cantina Ninni – Poggio del Vescovo 2017 DOC, trebbiano spoletino 100%, solo acciaio. Sembra facile scegliere tra i miei migliori assaggi il vino di Cantine Ninni, sceglierlo e poi parlarne alla fine di 4 giorni trascorsi magnificamente insieme. Ma io questo vino l’ho conosciuto un anno fa, quando era ancora in acciaio, si fece piacere già in quel giorno, l’ho risentito altre volte durante l’anno appena trascorso. Oggi dopo un anno lo trovo con tutte le mie speranze diventate certezze, certezza di stare davanti a un vino bianco umbro buonissimo. Un vino che mi fa dire “bottiglia BONA quando finisce” e se ne prende un’altra e anche questa è buona assai. Sono felice di scegliere il Poggio del Vescovo di Cantine Ninni (89+) un punto in meno perché è troppa l’amicizia che mi lega con Gianluca Piernera e la sua famiglia.
- Cascina Fornace – Viscà rosso da tavola, nebbiolo 100%. Conosco cascina Fornace da quando, forse ancora non etichettava i suoi vini. Mi piacciono tantissimo i loro Arneis, a volte li ho scelti come assaggi di qualche degustazione andata, oggi però sono rimasto colpito dalla piacevolissima bevibilità del loro Nebbiolo, profumi avvolgenti beva “abbracciante”, vino da compagnia, vino che mi sono portato dietro per far degustare a produttori amici e che mi hanno dato la conferma di star di fronte a un ottimo Nebbiolo (88+)
- Ronco Severo di Stefano Novello – Schioppettino di Prepotto 2015, Friuli Colli Orientali DOC, schioppettino 100%. Di Stefano mi piacciono i suoi bianchi, le sue macerazioni, oggi mi è piaciuto tanto il suo schiopettino, viene da una zona vogata per questo vitigno, viene dalla sua bravura di fare vino, viene il piacere di berlo e berlo ancora, viene la voglia di consigliarlo, viene la voglia di brindarci insieme per godere. (89)
- Azienda Vinicola La Visciola – Mozzatta 2016 Cesanese del Piglio DOCG, Cesanese 100%. Conosco i vini di Piero e Rosa dalla loro prima annata (2006), dal primo giorno dico che dei loro cru, il Mozzatta ha una marcia in più, oggi di marcia ne aveva una sola, la rapidità, quella del primo sorso ad accarezzarmi il corpo intero, un sorso che è andato a toccare ogni parte di me, le parti più belle che mi hanno portato ad amare subito questa bottiglia, questa annata. Subito mi è andato al pensiero di candidarlo tra i miei assaggi migliori per l’anno 2019. Vino che chissà quante volte ancora berrò, degusterò, ne parlerò, ma già da adesso so che sarà ogni volta un colpo di piacere. (92+).
- Azienda Agricola Francesco Massetti – Quaranta Cinque 2017 Montepulciano d’Abruzzo Doc, imbottigliato, ma non ancora in vendita, ma già pronto ad emozionarmi. Non è la prima volta che lo scelgo tra i miei migliori assaggi di una degustazione.
Rese basse, fermentazioni spontanee, senza lieviti aggiunti, fermenta in acciaio e cemento. Questa annata nuova, ha anche una bevuta divertente, fatta dall’intensità di un gran vino e il fatto che non sia perfettamente pronto e quindi ti balla in bocca, impertinente, scherzoso, quasi come se ti prendesse in giro. Io mi ci faccio prendere con piacere aspettando di risentirlo a Cerea, sono sicuro che rischierà ancora di entrare tra i miei migliori assaggi. Vino che ho avuto la gioia di farlo conoscere ad alcuni amici, nessuno di loro ha detto una parola oltre al grazie di avergli fatto conoscere. Un gran vino, un gran Montepulciano d’Abruzzo (90).
- Raìna di Francesco Mariani – Montefalco Sagrantino DOCG Passito 2014, 100% Sagrantino. Mi piacciono i vini passiti, dolci, quando dal profumo si capisce che la loro dolcezza non è stucchevole, quando accade, mi preparo a degustare un vino che molto probabilmente mi piacerà. Con lui è stato ciò, ma non solo mi è piaciuto tanto, ma già da adesso si candida a diventare tra i miei tre migliori dolci per l’anno 2019. Il primo sorso ha voglia di andare giù, il secondo va giù dopo il primo e poi mi fa dire complimenti a Francesco.
Fermentazioni spontanee con i propri lieviti, la sua vita parte in acciaio, per poi passare in barrique e ancora 12 mesi in bottiglia, prima che entra nei nostri bicchieri e ci faccia godere con abbinamenti di formaggi e dolci secchi (89+).
Eccoli sei vini che mi hanno entusiasmato più di altri, in una degustazione davvero interessante.
Ci vedremo a Cerea, come sempre di venerdì, come sempre l’inizio della mia settimana tra Cerea, Summa, Vinnatur, Vivit e Vinitaly.
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