Cantina di Mogoro – Il Nuraghe
Strada Statale, 31
Mogoro (Or)
www.cantinadimogoro.it
Il mio fine settimana doveva essere da un’altra parte, ma lì si tentennava, quindi alla telefonata di Linda Argiolas non ho saputo resistere, due giorni in Sardegna, due giorni con temperature estive previste, anche se si era a dicembre, un giorno sul mare a fare la verticale del Puisteris, un vino che mi piace tanto. Eccomi quindi all’aeroporto, destinazione Mogoro, siamo in tre. All’arrivo a Cagliari ci aspettano, tutto è perfetto, ci portano in albergo e ahimè le terme del Sardegna Termale Hotel sono già chiuse, dagli orari capisco subito che sarà impossibile farci un salto anche nei giorni a venire. Un po’ di relax e si va a cena nel Ristorante Egisto & Simone, in Via Carlo Felice, 464 presso l’hotel Mirage a Sanluri (VS), davvero niente male per un ristorante d’albergo, ma loro ne hanno altri nelle vicinanze, quindi persone esperte. Durante la cena si iniziano a bere i vini della Cantina di Mogoro, ecco i vini della prima serata:
Sant’Anastasia Brut, da uve Semidano 100%, metodo charmat, sarà stata la serata, sarà stata la sete, questo spumante si è fatto bere piacevolmente, fresco, diretto, secco e piacevole accompagno per gli antipasti di pesce.
Ajo 2015 da uve Nuragus 100%, vino da bere subito, da sbicchierare, senza tante pretese, ma con un giusto rapporto qualità/prezzo.
Don Giovanni 2015 e 2014, da uve Vermentino 100%, bello avere due annate di questo vino, la 2015 mi ha sorpreso, non solo per la piacevolezza di beva ma anche per il suo equilibrio e per la consistenza al palato; il 2014 era leggermente inferiore, ma sono stato felice di sentirlo, per capire che questo vino può durare anche qualche anno in più, sul 2015 ci scommetterei.
Moscato spumante dolce, da uve 100% Moscato, un vino che accompagna bene i dolci del territorio.
Una bella serata, il tempo è volato, l’indomani ci aspetta la verticale e sicuramente una bella giornata, quindi il tempo di salutare e via in camera. La mattina arriva in un lampo, ci si alza certi che sia una gran bella giornata di sole, anche calda, più che dicembre sembra fine maggio. Si parte in pullman e, dopo una sosta in cantina, anche per prendere il Puisteris 2015 da vasca, ci si dirige verso il mare, non prima di costeggiare dei laghetti dove delle stupende cicogne sono in pausa. Dopo tanta macchia mediterranea, o meglio, sarda, si arriva al mare, la costa verde ci accoglie in maniera stupenda, il mare è calmissimo e costeggiandolo si arriva all’Hotel Corsaro Nero – Marina di Arbus – Arbus ( www.hotelcorsaronero.com) . Vedo che c’è tempo per andare a sentire come è l’acqua del mare, un posto davvero bello, peccato che nel voltarsi ci siano costruzioni non degne di tanta bellezza, in compenso la costruzione dell’hotel Corsaro Nero non è niente male. L’acqua sarebbe anche non tanto fredda, tira vento e mi chiamano, io i piedi li ho bagnati, adesso mi butto nel Puisteris.
Tutto è pronto per iniziare, il panorama è stupendo, l’inizio spetta al presidente della cantina, per poi lasciare la parola all’enologo Daniele Manca, è lui a presentare la verticale. Prima di iniziare a bere l’agronomo spiega le caratteristiche dei terreni dove viene coltivato il semidano, l’uva da dove nasce il Puisteris. Il Puisteris proviene da 31 ettari circa, di cui 25 non irrigui, alcune vigne superano i 50 anni di età, è piantato su tre tipi di terreno: argilloso che dà alcolicità, sabbioso che dà mineralità e calcareo che riesce a dare longevità. Per capire ancora meglio questo vitigno, vicino la cantina nel 2014 è stato piantato un ettaro di Semidano. Dopo queste e altre nozioni si decide di iniziare dall’annata più vecchia, ecco la mia degustazione, i miei vini che erano nel mio bicchiere:
Puisteris 2010, un leggero sentore ossidativo blocca un po’ i miei ricordi di un gran vino, speravo che durasse di più, ma magari era un giorno no, sentite anche altre bottiglie, stessa sensazione, ma ho fiducia nel tempo, nonostante tutto un buon vino (86);
Puisteris 2011, mi piace tanto, non avevo dubbi, mi è sempre piaciuto, spero che tanti Puisteris a venire si comportino come quest’annata. Oggi mi godo lui con entusiasmo (90);
Puisteris 2012, leggere note tostate e ossidative ma nessuna delle due disturba, anzi mi ci piacciono, un po’ corto, ma con una buona beva (86);
Puisteris 2013, imbottigliato a luglio 2016, profumi delicati, leggermente squilibrato, forse il Puisteris più intrigante di sempre al primo assaggio, lo aspetterò, perché sono sicuro mi darà tante cose belle e buone, come tanti 2013 italiani; al secondo assaggio mostra minerlità e molta più persistenza alla beva, con tanta classe (88+);
Puisteris 2015 da vasca di acciaio, sembra già un vino pronto, promette bene, ci rivedremo forse durante l’anno, aspettando che vada in bottiglia non prima dell’estate 2018, sono molto fiducioso;
Mora Bianca 2015, Marmilla Bianco IGT , da uve autoctone a bacca bianca, è la prima annata che viene prodotto, ha sentori affumicati che mi ci piacciono, per adesso un po’ corto in bocca, mi incuriosisce, lo degusterò con piacere ogni volta che ne avrò l’occasione, per adesso è così (83+);
Cavaliere Sardo – Sardegna Terralba Bovale Doc Riserva 2013, da uve Bovale 100%, una parte affinato in barrique (peccato), una parte in acciaio, infatti lo trovo ancora invasivo di legno, nel finale escono fuori dei sapori davvero buoni, ma oggi sono deviati dal sapore di legno che resta sulla punta della lingua, da risentire prima possibile e spesso.
Dopo la degustazione si aspetta che si riorganizzano i tavoli per il pranzo, si continua a bere, l’aperitivo si fa con una birra artigianale locale, il suo nome è BAM Birrificio Artigianale Mogorese, prodotta con il mosto del semidano, ottima, accompagnata da bottarga e ostriche, ci viene presentata e servita da Vittorio Cannas, uno dei tre soci del birrificio. Ci si siede e si stuzzica un buon pasto accompagnato da altri vini della cantina di Mogoro, il panorama è sempre più bello, fino ad arrivare a un tramonto di una bellezza senza eguali, a confermare la bellezza di una giornata passata con tante belle persone, con i vini buoni della Cantina Sociale di Mogoro. Resterà il ricordo di una giornata vissuta alla grande.
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