Chateau de Tracy

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chateau-de-tracyCHÂTEAU DE TRACY
58150 Tracy – sur – Loire

Dalla strada per tornare a Sancerre, dopo la visita ad un produttore di foie gras, si nota su uno sperone di roccia la guglia del Castello di Tracy. Dai miei appunti sono emersi dei ricordi e, anche se non avevamo molto tempo, dico a Mario di fermarsi. Questo nome, questo castello mi ricordano una bella bevuta, non ricordo dove, del suo primo vino. Qui se ne producono altri tre. La vegetazione è fittissima e il castello è intrigante. Arriviamo sul piazzale dove una piccola porta fa da entrata alla sala degustazione e punto vendita. Ci accoglie una ragazza simpaticissima e l’impatto positivo è stato poi confermato. Così, tra battute e sorrisi, chiediamo di fare la degustazione dei 4 vini prodotti, che ci viene subito accordata. Durante la degustazione lei ci racconta la storia del Castello e delle famiglie che ne sono state proprietarie. Nel primo manoscritto è testimoniata l’esistenza del castello già dal 1396 e da questo dato si deduce che la produzione del Sauvignon va avanti da sei secoli. Oggi gli ettari in produzione sono circa 32 e tutti sulla stessa collina dove si erge il Castello. Le rese per ettaro sono di circa 50 hl. Si cerca di usare meno insetticidi possibili e negli ultimi tempi ci si sta riuscendo in maniera totale.

La degustazione:
CHATEAU DE TRACY 2012 il vino già pronto vorrei berlo ogni anno per sentirne l’evoluzione, oggi si becca un bel 86, anche il prezzo è interessante.
MADEMISELLE DE T 2012 il meno convincente ma sempre un buon vino (85).
101 RANGS 2011 vino sorprendente che entusiasma al primo sorso. Sono rimasto stupito per la determinazione con cui arriva in bocca, sembra che si mastichi per quanto è complesso. Un vino entusiasmante già da adesso (90). Sentito anche il 2013 da botte (88).
HAUTE DENSITÉ 2012 dal nome si deduce che l’alta densità è dovuta alle 17000 piante per ettaro, oggi il legno invade un po’ l’assaggio ma nell’attenuarsi da piacere a tenerlo in bocca, ti da quasi calci per dirti di aspettarlo. Lo aspetterei per anni e già oggi ti dice: beato chi potrà aspettarmi (92). Sentito anche il 2013 da botte (91+).

Il tempo è poco e il negozio sta per chiudere, si lasciano le bottiglie aperte e i bicchieri per andare a fare la visita della cantina. Pitture in tante pareti fanno di questa cantina una piacevole particolarità, le domande, le traduzioni approssimate ci fanno fare grasse risate. Si ritorna in negozio si degustano ancora i vini per arrivare alla conclusione che questa resterà una gran bella visita. Il foie gras è un macchina, il vino ci è piaciuto, acquistiamo alcune bottiglie e veniamo omaggiati dalla ragazza del primo vino assaggiato rimasto dalla degustazione. Un tavolo in Francia si trova spesso per fare una bella e buona merenda.

Pasquale Pace
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