Chateau Yvonne
16 Rue Antoine Cristal
49730 Parnay – Loira
Francia
Avevo letto più di qualcosa sulla Loira prima di partire ed in particolare mi era rimasta impressa una foto di un tavolo in ferro battuto rotondo dentro una specie di grotta con un camino. Dava l’impressione di essere una sala di degustazione particolarmente bella. La foto del produttore ispirava simpatia, lessi pure che dal 2011 in questa azienda lui, Mathieu Vallée, lavorava in biodinamica. Le nostre scorribande in un caldo sabato del 1 giugno ci portarono a tentare di visitare l’azienda. Arrivammo davanti al cancello, suonammo… Nessuna risposta. La sensazione è che la visita fosse impossibile. Andammo oltre e dopo averne visitato un’altra, decidemmo di ripassarci davanti. Notammo che qualcosa si era mosso, il cancello era aperto, suonammo il clacson, un po’ all’italiana, ed ecco apparire Mathieu con il suo viso allegro come nella foto. Parlava italiano avendo lavorato un periodo a Torino, Gli chiedemmo se era possibile la visita e lui scusandosi ci disse di no: aveva una cerimonia. Ci domandó: quando ripartite? Mercoledì… Se per voi va bene lunedì pomeriggio alle 18,00 vi aspetto. Detto e fatto. Arrivammo il giorno stabilito con qualche minuto di anticipo e parcheggiammo non essendoci tempo per andare in vigna. Mi ricordai della foto…Entrammo nel giardino dello chateau ed arrivammo in quella che era una specie di grotta con un lucernaio che la illuminava. Una cosa strana…Ecco il tavolo… Ci sedemmo a parlare, Mathieu era davvero simpatico. Aveva fretta ma voglia di farci degustare tante cose. Mentre ci raccontava la sua storia andammo in cantina, la sua azienda ė di 13 ha, la produzione è di 70000 bottiglie. Iniziammo gli assaggi da botte.
Saumur Blanc 2014, Chenin 100%, promette grandi cose, lasciato nel bicchiere, resiste agli assaggi dei rossi. Grande vino. (Abbiamo assaggiato altri due Chenin da barrique, uno da giovani vigne, l’altro da quella che Mathieu chiama la sua cuvée, Mathieu le assemblerà più in la, uno più intrigante dell’altro).
Saumur Champigny La Folie 2014 da barrique, vino già pronto, ma anche da aspettare, davvero interessante.
Passiamo dalla cave al giardino, nella sala degustazioni, anzi nel salotto della cantina, ecco questa forse è la giusta denominazione per questo posto…
Ci sediamo di nuovo e continuiamo con gli assaggi.
Saumur Blanc 2013 Chenin 100% (87) mi piace tanto, è giovane, ne berrei una al mese fino al compimento dei 10 anni.
Saumur Champigny La Folie 2013 Cabernet Franc 100% (85) vino da sbicchierare, da portare anche in barca leggermente fresco, di grande bevibilità.
Saumur Champigny 2012 Cabernet Franc 100% (88) il migliore di tutti, ottimo vino davvero da bere adesso, domani e dopodomani.
Saumur Champigny 2011 Cabernet Franc 100% (86) leggermente inferiore all’altro, con grandi potenzialità future.
Con i rossi terminō la degustazione, un ultimo sguardo a questa sala particolare ed allo chateau. Nel salutare Mathieu ci rendemmo conto di aver conosciuto un produttore che farà parlar di se e con il futuro assicurato.
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