Fattoria Carsica
Bajta – Salez di Skerlj Andrej, Nevo e C. S.S
L’insolito Carso
Sales 108 (SP 6 Km. 3,700)
Sgonico (Trieste)
Se sei con qualcuno che conosce la zona, che scrive di questi luoghi, di questi vini, di queste persone … fidati ne vale la pena. Eccoci quindi a visitare la Bajta – Salez nel Carso. La Bajta non è solo vino, è anche agriturismo con 5 camere doppie. E’ anche una famiglia molto compatta, è due comignoli sopra i tetti molto particolari, la nostra amica-guida ci dice che sono fatti così per il vento, ne vedrai ancora nel Carso. Il tempo di sedersi, di presentarsi ed ecco arrivare un buonissimo piatto di salumi, produzione propria, chiaramente, annunciati dall’odore, si deduce che sono solo prodotti con ciccia, sale e pepe. Non poteva mancare qualcosa da bere, Terra Roza, spumante rosé, metodo classico da uve Terrano, ecco quando uno spumante cerca solo la facile beva, mantenendo però il suo carattere, mi piace, le bottiglie così finiscono in un lampo, per i salumi, un buonissimo prosciutto, accompagnato da mortadella e salame, il tutto mentre Andrej ci parla della razza dei maiali che alleva in piena libertà, in circa 40 ettari, la voglia di vederli resta, tutto nella vita non si può fare, la razza ha un nome impronunciabile, ma lui me lo ha scritto ed è: Krskopoljski prasic suino dell valle di Kersko. I maiali non li possiamo vedere, manca il tempo, ma i suoi macellati si possono e si devono vedere, ci si alza e si scende in cantina, oltre alla cantina c’è la sala di affinamento dei prosciutti e non solo, nessuna foto può far capire la bellezza di luoghi così, anche perché nella foto non si possono sentire gli odori delle spezie usate per i salumi.
Usciti da qui si scende, una bellissima sala degustazione tra la roccia, si scende ancora, le pezzature dei salumi si fanno più piccole, diversi tipi di salame, è uno spettacolo in ogni passo, li vorrei azzannare tutti, i profumi sempre intensi, piacevoli, intriganti, danno emozioni. Si risale di un piano e si va in cantina, non si può non assaggiare nulla, non si può non portare uno spumante da sboccare per dopo, da botte non si può non assaggiare un Terrano 2015, resto sbalordito, non ho mai sentito un Terrano così buono, essendo così giovane, vino da riserva dico ad Andreja, mentre dico così si sente una voce, è un altro produttore friulano che aiuta a fare vino in questa cantina, è della cantina Marega.
Si risale, si trova una sorpresa, il papà di Andrej, la cosa più bella è notare il suo sorriso, il suo orgoglio, quando ascolta i racconti del figlio, quando risponde alle nostre domande. Mentre si chiacchiera ecco gli altri vini: Venezia Giulia Igt Vitovska Majnik 2015, ecco perché ha preso la corona, è davvero un buon bicchiere di vino bianco, bravo, mi piace davvero. Venezia Giulia Igt Malvasia Majnik 2014, l’anno in più gli fa bene, quest’anno in più mi fa pensare a quanto sarà spettacolare la Malvasia Majnik 2015, già la sento con più forza, con più palato, con più piacevolezza di quella sentita prima, non male davvero nemmeno questo vino bianco, molto caratteriale, territoriale, per finire dico di stare davanti a un’azienda completa di bontà in tutto, di belle persone che lavorano alla grande. Andrej però ci dice che non possiamo non brindare alla nostra visita, quindi ecco la sua Vitovska spumantizzata, ancora tappo a corona, il tappo scoppia in maniera giusta, il vino va nel bicchiere, dopo il brindisi va giù con piacere, un altro prodotto davvero fatto bene, chissà che la “pazzia” in senso amorevole del dottor Marega non porti buoni consigli a questa famiglia. Lui d’altronde i vini li sa fare anche nella sua azienda. Mentre si brinda, Andrej ci dice che la prossima volta ci dobbiamo fermare a mangiare la sua grigliata, oltre alla carne di maiale, è composta da bistecche di bovini della razza Highland, ci sarà da leccarsi le dita. Io dico che ogni promessa è un debito, finisco di bere lo spumante e penso che bello conoscere queste realtà familiari, grazie a Liliana Savioli, nostra splendida amica e guida.
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