Fattoria di Piazzano, un Vin Santo ottimo e non solo

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Fattoria di Piazzano
Via di Piazzano, 5
Empoli (Fi)
www.fattoriadipiazzano.it

Tutto è nato l’anno scorso alle anteprime del Chianti, mi ero segnato questa azienda per un vino che aveva il rapporto qualità prezzo del Gambero Rosso, ho pensato:male che vada assaggio solo quello. Non c’era solo questa azienda con questo riconoscimento, ma da loro dietro al banco c’era una bella donna, quindi ho iniziato da loro, durante la degustazione mi piacque il 2015 in anteprima. Quest’anno mi ero ripromesso di andarlo a risentire, così ho chiesto di visitare l’azienda Fattoria di Piazzano, anche perché sarei stato con il mio amico Alessio Bernini per andare a dormire nel suo agriturismo a Volterra. Visita accordata, le mie giornate toscane possono iniziare da qui. Il mio arrivo è puntuale come sempre, con Alessio si gira in una Firenze gourmet, alle 15,00 precise  nell’azienda Piazzano. A riceverci è Rolando Bettarini, che ci fa visitare le vigne: molto belle, 26 ha di vigneti su un totale di 70,  si nota subito la naturalità del tutto, qui non si è mai diserbato, si usa solo rame e zolfo in quei pochi trattamenti che si danno, il rame il meno possibile. Ecco dico sempre: venite nelle vigne prima di parlare. Passeggiando si arriva anche all’osservatorio, oggi in disuso, peccato,  era un osservatorio molto importante, da qui si avvistò per la prima volta al mondo la cometa di Halley. Si passa in cantina, qui per le fermentazioni in modo spontaneo si usa cemento, pochi vini fanno legno piccolo e grande, legni usati che non influiscono sui vini. In un’altra stanza si produce Vin Santo, di questo parleremo alla fine della degustazione. Si va in degustazione, in un tavolo vedo pronte diverse bottiglie, tra annate correnti e qualche sorpresa. Prima di iniziare arriva il saluto di Michela moglie di Rolando e di sua cognata Ilaria sorella di Rolando. Ci sediamo e iniziamo la degustazione:

  1. Pratile 2015, IGT Toscana da uve Trebbiano e Malvasia, le vigne di questo vino hanno circa 45 anni, vino interessante, si beve, dà gioia, pochissimi solfiti aggiunti, sapido davvero intrigante, un buon vino bianco toscano (84);
  2. Messidoro 2015 IGT Toscana da uve Syrah e Sangiovese in parti uguali, non mi esalta, non amo i rosati, ma nemmeno niente male;
  3. Ventoso 2015 IGT Toscana, base sangiovese con in più tutti i vini rossi in parti minori, si beve piacevolmente, ce ne fossero di vini della casa così (83);
  4. Chianti DOCG Riserva 2009 Sangiovese 90%, Colorino 10%, buono, oggi, domani e dopodomani, ancora stringente, il legno blocca un po’ la beva, nonostante questo scorre nelle parti laterali della bocca con tanto gusto (87+);
  5. Colli della Toscana Centrale IGT 2008, 100% Sangiovese, chissà forse oggi è il giorno giusto per aprire questa bottiglia, eccolo il sangiovese schietto, pulito, con il frutto della beva in perfetto equilibrio, buono nei profumi, buono assai in bocca, questo si manda giù tutto (89);
  6. Colorino IGT Toscana 2013, colorino 100%, al primo sorso esce fuori un po’ metallico, il suo colore fa dire che sia un colorino schietto, non ha difetti, ma forse ancora giovane (85+);
  7. Merlot IGT Colli della Toscana Centrale 2010, 100% Merlot, matura in barrique, ma il legno è assorbito bene, mi piace, solo una nota di alcol spiccata che disturba un po’ (86);
  8. Syrah IGT Colli Toscana Centrale 2014, Syrah 100%, tende sulla frutta eccessiva, forse è stato raccolto un po’ tardi, ma è un 2014, che si vuole di più, ha tutto il caratteriale del syrah (84)
  9. Vin Santo bianco dell’empolese 2007 Doc, eccola la mia grande sorpresa, era tanto che non sentivo un vin santo di tale livello, ha tutto per farmi dire che sarà uno dei miei tre vini dolci per l’anno 2017. Sapore intenso, lineare, per nulla stucchevole dalla grande beva. Ottimo, complimenti (93).

Durante la degustazione si è parlato delle nostre vite, di quello che è la realtà empolese, di quello che è questa azienda, da cui esco compiaciuto dal loro fare. Intanto torna Michela, curiosa di sapere come è andata, lo leggerà in queste righe. Le foto di rito ci stanno bene. Il tutto in piena cordialità divertendosi. Vado via con il piacere di aver visitato un’azienda in cui si lavora bene.   

 

Pasquale Pace
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