Fattoria Varramista
Via Ricavo – Loc. Varramista
Montopoli in Val d’Arno (Pi)
Sapete tutti che penso degli Agnelli (non lo scrivo piccolo perché porto rispetto per gli agnelli) e sono venuto in questo magnifico posto con molta diffidenza. Ancora più ho avuto piacere che qui gli Agnelli c’entrano poco, perché la proprietà è dei Piaggio, la proprietà è stata acquistata da Enrico Piaggio nel 1953, di Agnelli ci è passato solo “Giovannino”, da quando si è sposato fino alla sua triste morte. Lui l’ho considerato sempre un Agnelli anomalo, un Agnelli che ha sofferto, un Agnelli purtroppo morto molto, troppo giovane. Della loro casa, della loro villa è visitabile solo il salone al piano terra, con altre piccole stanze, adibite per matrimoni e cerimonie varie. Sono venuto qui per degustare i loro vini in particolare il Varramista da uve Syrah al 100%. Non posso non parlare prima di questa stupenda tenuta, si sale in macchina tra un fantastico viale alberato, e si visitano le vigne e le tre location abitative, adibite come appartamenti a mo’ di agriturismo. Quale dire il migliore? Tutti, tutti con il loro braciere, tutti con la loro piscina, tutti immersi tra le vigne e una natura immacolata. Circa 400 ettari di parco. Quello in cui ho dormito io era un bellissimo appartamento con tutti i confort per un fine settimana, anche perché no, per tutta la settimana. Viste le vigne, le abitazioni e in macchina una parte dell’intero parco, si passa alle due cantine, una per la raccolta e le fermentazioni delle uve, cantina di stampo antico, come antica è l’altra cantina adibita a barriccaia. Si sta facendo tardi e descrivere ancora tutta la bellezza di questo luogo non si può più, è ora di pranzo e di degustazione. La tavola è apparecchiata e i vini sono aperti. La fame c’è così anche la sete, acqua per iniziare, poi formaggi e salumi, ma siamo venuti qui per i vini e sono curioso di capire che fa l’enologo Federico Staderini. Abbiamo bevuto il Vermentino 2015 dalla vasca e spero che davvero venga portato in bottiglia. Ecco i vini:
Monsonaccio Chianti Docg 2011 – Sangiovese 85%, 8% Merlot e 7% di Syrah (85) inizio niente male, vino da bevibilità pulita e scoppiettante, ritorna sù bello pimpante, il bicchiere non si stacca dalla mano, con salumi e formaggi è davvero un buon vino.
Marruchettone Toscana IGT 2012 – Grenache 50%, Petit Verdot 50% (84) eccolo il mio grenache, un vino che sbanda un po’ ma mi piace sfidarlo e vincere con lui, diventerai davvero buono quando si useranno meno barrique per affinarti.
Frasca Toscana IGT 2011 – Sangiovese 60%, Merlot 20%, Syrah 20% (??) questa bottiglia non stava bene, risentito la sera a cena ha tutte le caratteristiche, aspettandolo, di un buon vino da “ciccia” toscana.
Varramista Toscana IGT 2008 – Syrah 100% (87) eccolo finalmente il Syrah, tra cui i tre ettari in Biodinamica, mi piace da subito, ha tutti i sentori speziati derivanti dalle uve Syrah, l’affinamento in barrique è stato assorbito bene, le vigne iniziano ad avere i suoi anni e tutto inizia a quadrare.
Varramista Toscana IGT 2004 – Syrah 100% (82?) leggermente in caduta, peccato, ha le sue spezie e i suoi sapori, ma poi se ne va via corto come a dirti mi dispiace.
Varramista Toscana IGT 2001 – Syrah 100% (84) vino ancora che ha molto da dire, croccante in bocca, giovane da vigne davvero nuove, vino che scalpita, me lo godo con un’ottima lasagna.
Resto solo e c’è ancora tempo per una bella passeggiata intorno allo stupendo palazzo del ‘500 e nel giardino all’italiana, dove noto uno bellissimo platano secolare. Il sole scende e si deve andare via, mi cambio nell’appartamento, il silenzio avvolge la sera, sarebbe bello restare nella pace di questo posto stupendo a cucinarsi qualcosa nell’ampia cucina. Ci aspetta una cena, al ritorno, lepri, un’istrice e una famigliola di caprioli ci aspetta per darci la buonanotte. Ero venuto per i vini, ho trovato loro e un meraviglioso posto da visitare assolutamente.
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