Azienda Agricola Pacenti Franco
Località Canalicchio di Sopra, 6
Montalcino (Si)
www.francopacenticanalicchio.it
www.consorziobrunellodimontalcino.it
www.anteprimetoscane.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it
Ero al primo giorno di Benvenuto Brunello, anche se ero arrivato la sera prima, dopo la degustazione al chiostro del museo di Montalcino, dopo aver degustato 182 vini, alle 17,30 mi aspettava l’appuntamento per andare a visitare l’azienda agricola Franco Pacenti. Il sole scendeva, era sereno e uno splendido tramonto mi allietava l’attesa.
Puntuale, ecco arrivare Lorenzo Pacenti, figlio di Franco, appena salito in macchina mi fa sentire subito un amico, ciò mi piace, poi mi domanda: “Andiamo anche a vedere le vigne?” La mia risposta non può essere che si.
La curiosità era vedere anche le vigne nuove, così in un lampo siamo in mezzo tra le nuove vigne e quelle vecchie, il sole finisce di scendere e l’atmosfera è molto piacevole.
Risaliamo in macchina e ci ritroviamo in cantina, ad attenderci una delle sorelle di Lorenzo, Lisa, una delle due figlie di Franco. Tutti insieme visitiamo la cantina, prima la parte della vinificazione, poi la bottaia. La pulizia regna sovrana, ogni cosa al suo posto, Lorenzo mi spiega in maniera impeccabile dalla raccolta, anche con la macchina, una macchina raccoglitrice molto funzionale, lascia il verde e il marcio e ancora fa selezione prima di entrare in cantina, alla vinificazione, la spiegazione continua nella bottaia dove si fa affinamento, prima che il vino va in bottiglia e visitiamo anche questa sala. La voglia di andare a degustare i vini è tanta, so che alla cieca mi è piaciuto in particolare il Brunello di Montalcino 2014, sarà tra i miei migliori assaggi del Benvenuto Brunello 2019.
Tra i vini degustati c’è stato un vino di notevole fattura, ho iniziato questo pezzo per scrivere di lui, poi mi sono partite le dita sulla tastiera e ho scritto anche della bella visita fatta in vigna e in cantina.
Due rossi di Montalcino, il 2016 mi fa rendere conto che aspettare un anno porta giovamento ad un rosso di livello alto, l’altro sarà un rosso unico, il rosso Gemma 2015, dedicato alla nascita della figlia di Lisa, alla cieca avevo scritto che la bottiglia non era in grande forma, invece, chissà, forse sapendo anche l’importanza che ha nella famiglia questo vino, qui in cantina l’ho trovato molto interessante.
Due Brunelli, il 2014, come detto sopra mi è piaciuto tanto, anticipo il punteggio che avrà questo vino quando scriverò il pezzo sui migliori Brunelli, il punteggio è 91. L’altro è il 2013, oggi ancora un po’ chiuso, lo terrò in mente per degustarlo ancora alla prima occasione.
Infine ecco il motivo del mio scrivere, il Brunello di Montalcino Riserva 2012, vino dai profumi eleganti e persistenti, l’intensità dei profumi ti fa aspettare la beva, mentre me li godo ancora scaldo un po’ il bicchiere, lo porto alla beva, il primo sorso affascina in finezza, molto persistente, nello stare a girare nella bocca e nel palato si fa apprezzare tantissimo, allungo i piedi, la stanchezza sta arrivando, lui mi trasmette energie nuove, vino che mi porterei con me ad accompagnare la mia serata di relax, scommettendo che la bottiglia finirebbe provando immenso piacere (93).
Complimenti a Franco Pacenti che ha creato un’azienda molto valida, una famiglia dal futuro più che roseo, vado via felice da una visita che desideravo molto fare.
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