Giorgia Costa dream and travel (sognare e viaggiare)
Nei luoghi del Cesanese
Piglio (FR)
Pileum e l’Avventura al Piglio (FR)
La grande panchina è dietro di noi. Il sole ci bacia. La vista si perde sulla valle. Il cielo celeste e Pasquale mi dice: “Hei Giorgia guarda laggiù! Ora andiamo là da Alessandra e dal Signor Tonino che ci aspettano in vigna. Ripercorriamo un po’ della bellissima ciclabile, prendiamo l’auto e scendiamo in questo bel vigneto. Una leggera brezza che fa muovere i lunghi capelli di Ale che ci attende con un bel sorriso nel mentre il Sig. Antonio ci racconta la storia dell’az. Pileum. Progetto che unisce più produttori, divenuto realtà nel 2002. Trattasi di circa 15 ha a vigneto dislocati nelle aree del Piglio a 360-500 mt d’altezza ed a conduzione biologica. Produzione annua 40/60 q/ha per il Cesanese d’Affile e 60/80 per Passerina del Frusinate.
Assaggiamo in vigna il Foglio 34 DOCG Cesanese del Piglio 2014. Rappresenta il vigneto specifico alla particolare particella del menzionato Foglio. È un vino del cuore dedicato dalle due figlie Enrica ed Alessandra al padre. Ricco e corposo con note di tabacco, decisamente interessante vederne l’evoluzione dopo un’oretta dall’apertura.
Pasquale incalza e ci spostiamo in cantina. Veniamo accolti nella moderna ed avvolgente sala di degustazione dove professionalmente ci vengono spiegati tutti i dettagli dei vari vini. Mi colpiscono delle etichette particolari realizzate dagli alunni della vicina scuola. Coinvolgimento nel proprio territorio ed all’interno del particolare momento storico: la pandemia.
Il panorama dell’offerta vitivinicola è ampio. Dai bianchi IGT “Valle Bianca” 2020 90% Passerina, 10% Malvasia Puntinata dove emerge la nota vulcanica del suolo per freschezza e bella spalla acida. Note di pesca e frutti a polpa bianca al naso, a “Le Fattora” 2020 vino da singolo vigneto’ cru. 18 mesi in botte piccola dove prevalgono le note burrose e di frutta più succosa.
Mi colpiscono:
Il “Piglio” 2020 Cesanese del Piglio DOCG frutto dei vigneti più giovani di 5-15 anni. Solo acciaio.
Mi piacciono le note di frutti rossi, fresche sensazioni, bella schiettezza e grande bevibilità. Scorrevole in bocca lo apprezzo per la sua immediatezza. Arriva dritto.
“I Cloni” 2019 Cesanese del Piglio Superiore DOCG 100% Cesanese di Affile frutto di una ricerca sulla selezione di 5 specifici cloni. Vigneto di 0,6 ha coltivato a Guyot speronato in Contrada Mola da Piedi. Altitudine 425 m.s.l.m
Suolo: 23% Sabbia, Limo 48%, Argilla Rossa 29%
Resa : 67,5 Q.li/ha
Vinificato con lieviti indigeni, in serbatoio di acciaio inox da 50hL per 15-20gg
Fermentazione malolattica spontanea in serbatoio di acciaio entro Gennaio.
Affinamento in acciaio da 27HL per 9 mesi
NON Filtrato!
Frutti rossi piccoli, ribes e lamponi. Bella freschezza e beva per queste sole 3.000 bt!
“Bolla di Urbano” Cesanese del Piglio Sup. RISERVA 2018, 100% Cesanese di Affile.
È il frutto di una selezione dei vigneti più vecchi di 50/60 anni coltivati a cordone speronato e Guyot.
Suolo: 29% limo, 45% argille vulcaniche, 16% sabbia. Altitudine 400/450m slm e 4500 ceppi per ettaro.
Resa 35/45 q.li. Vendemmia ad Ottobre.
Vinificazione in acciaio con lieviti indigeni
Affina per due anni in botte grande (80% e 20% barrique) e per sei mesi in bottiglia.
Vino incisivo di elegante profondità, ampio.
Penso alle diverse sfumature dei vini assaggiati, al desiderio di ricercare …. di sperimentare in vigna soprattutto. Penso a quanto bello è aprire la mente al “provare”… la mente vola ma Pasquale mi chiama invitandomi ad ammirare la nuova cantina ormai finita. Il cielo è sempre più blu. Una coppia degusta all’aperto sotto un sole mite, seppur la brezza è fresca.
Pasquale mi chiama invitandomi a ripartire. Ci dirigiamo verso l’ Az. Agr. L’ Avventura: produttori di felicità. Arriviamo in località Civitella, sempre nel comune del Piglio (Frosinone). La zona è bellissima. L’azienda è sede della cantina, ma anche di una meravigliosa attività ricettiva Casale Verdeluna, con un agri-ristorante e favolose camere di charme. I vigneti e gli ulivi (circa 120 piante) tutt’attorno incorniciano questa curata realtà.
Scendo dall’auto e mi gusto il paesaggio… l’altalena che scende dall’albero, i vigneti …. respiro serenità ed entusiasta rincorro Pasquale che come sempre è già ben avanti me. E’ l’ora di pranzo, il profumo arriva dalla cucina ed è decisamente invitante. Stefano ci accoglie con un genuino sorriso e tanta ospitalità.
Conosciamo Gabriella ed intuisco la ragione del nome. Cerco rimanere naturale, ma dentro me mi commuovo. Fa bene al cuore sentire raccontare storie di vita positive, mosse da bei sentimenti e soprattutto tanta passione. Questa passione, questo amore per ciò che si è, per ciò che si fa e soprattutto per come lo si fa, è per me vero motore di vita. Produttori di felicità è una descrizione se vogliamo “azzardata”, ma quando la ritrovi concreta è di carica energica esponenziale.
L’avventura di Stefano e Gabriella è partita nel 2015 quando, tornando Stefano alle origini Cesanesi, decisero di acquisire i prini 3,5 ha di vigneto nel comune del Piglio. Il coinvolgimento è stato da subito immediato ed allargato alle rispettive famiglie.
Lo raccontano con tanta naturalità entrambi e mi piace il sorriso che caratterizza i loro visi.
Scelte importanti, ma ciò che si respira è veramente un clima di animi sereni, dinamici ma pacati. L’atmosfera in generale è tale: nelle stanze, nel servizio, negli sguardi.
Apriamo le danze con una bollicina che m’intriga assai. Passerina del Frusinate in purezza: “Sciamante” 2019 con 24 mesi di sosta sui lieviti in bottiglia da fine estate 2021. Suolo argilloso-calcareo. Vigneto a 300/400 mt. Dal naso ampio, vinosa e soprattutto schietta e secca. Si apre a sentori di frutta a polpa bianco/gialla … pesca dopo una quarantina di minuti. Croccante.
L’abbiniamo su suggerimento di Stefano ad un piatto di salumi e formaggi. La pancetta croccante, il guanciale, il pecorino … fantastico!
Proseguiamo con il “Conte Lollo” sinceramente il mio preferito. Sempre Passerina del Frusinate in purezza, mi prende subito per i sentori olfattivi: sento ricchezza e verticalità binomio per me spesso sinonimo d’eleganza.
Mi viene spiegato infatti essere da uva posta in appassimento circa 3 mesi (non di più). Poi affina in solo acciaio per 4 mesi. Vengono prodotte circa 2.000 bt. La bocca è veramente ampia, il vino chiude sapido. Note di frutta a polpa gialla, mandorla. Mi piace assai.
Lo trovo ottimo abbinato ai formaggi stagionati (6-9 mesi). Per me azzeccato con il formaggio di pecora della zona: molto salato o eventualmente con quello di mucca affumicato. Sapori decisi tra il mare ed i monti dove il “Lollo” ben s’insinua, lega e valorizza il tutto.
Passiamo al mondo in rosso con il “Campanino” e “Picchiatello” 2019 entrambi.
Li degustiamo con la pasta, rigorosamente fatta a mano, e soprattutto impastata con acqua, farina e non uova. Carciofo. Ben si sposa col “Picchiatello”, Cesanese di Affile in purezza, 30% acciaio e 70% botte grande. Uniti dopo circa un anno di affinamento.
Frutti rossi e sentori freschi di macchia mediterranea al naso. Pungente, con note speziate. Pepe bianco.
E’ però l’ “Arringo” 2020 che mi emoziona.
Abbinato agli “gnocchetti a coda de sorega” con ragù rosso. Cesanese di Affile in purezza, suolo argilloso. Vigneto a 300/400 mt d’altezza. Prodotto con la tecnica del governo a metodo toscano (pratica antica basata sull’aggiunta di mosto da uve appassite al vino che ha appena terminato la fermentazione, avviandone quindi una seconda che si prolunga fino a primavera). Appassimento di 2 mesi circa.
Progetto portato avanti dalla Regione Lazio in sinergia con l’Università.
Il naso è bello, ampio. Frutti rossi e note speziate.
In bocca si rivela sfacciatamente fresco (se consideriamo l’opulenza da metodo di vinificazione) ed allo stesso tempo strutturato. Bella beva vellutata e scorrevole. Molto asciutto…. mi piace! Non l’ho solo degustato, questo vino me lo sono goduto… ho fatto pure il bis e chi mi conosce sa non essere da me
Chiude avvolgente e sinuoso.
Procediamo con delle fantastiche costine d’agnello e millefoglie di patate, carciofo e besciamella abbinate all’ “Amor” – Roma Cesanese Superiore 2019 matura in botte piccola e poi tonneaux e “Camere Pinte” 2019, Riserva: barrique e tonneaux per 14 mesi.
Naso intenso e speziato.
Bello, equilibrato, dall’interessante freschezza. Teso.
Il pranzo-degustazione è stato meraviglioso. Ottima materia prima ed accurata presentazione. Le descrizioni di Stefano danno il giusto valore aggiunto.
Scendiamo in cantina. Assaggiamo vini da vasca nel mentre Stefano ci racconta ulteriori informazioni. Mi piace l’atmosfera che si è creata, invita all’ascolto.
Usciamo che è ormai l’ora del tramonto. Ci dedichiamo una breve passeggiata in vigna proprio mentre il cielo si fa rosa ed il colore riflette sui monti innanzi al casale.
Bellissimo!
Una forte emozione mi coglie. Ripenso alle ultime ore trascorse, a Stefano e a Gabriella, alla loro esperienza di vita, ai sogni e ad una frase di Fabio Volo che non riesco a non citare: “Fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni a incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.”
Tratto da: Un posto nel mondo, p. 71
www.agriavventura.it
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