Grandi Langhe 2022
4 – 5 aprile 2022
OGR Torino
www.grandilanghe.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.vinointorno.it
www.cantinaconforme.wine
Quando parto da Roma in treno e il viaggio è più lungo del solito, non rinuncio mai a fare colazione da Martinucci, il loro pasticciotto alla crema mi piace tantissimo, il cappuccino è eseguito molto bene, la colazione è perfetta, si può partire, stavolta la destinazione è Torino l’evento Grandi Langhe 2022 mi aspetta.
Arrivo a Torino in orario, è sempre così, il mio albergo è vicino alla stazione, poso la mia valigia e mi dirigo a piedi verso l’OGR, nuovi locali per l’evento, dopo Alba eccoci a Torino, a me fa piacere per quello che mi offrirà questa città durante i miei giorni di permanenza.
Il tempo è bellissimo arrivo in camicia, i locali dell’OGR mi piacciono già dall’esterno, ancora di più nei suoi interni. Lo spazio è ampio, il colpo d’occhio è invitante. Mi organizzo la mia degustazione e inizio.
A dimenticavo il mio racconto sarà coadiuvato dalle 169 foto dell’album di facebook dal nome: Grandi Langhe 2022 – Torino… e non solo!”
Il primo giorno degusto circa 120 vini, durante la degustazione mi accorgo che le annate 2018 per il Barolo e la 2019 per il Barbaresco sono annate importanti, in particolare la 2019 per il Barbaresco, durante la due giorni ho pensato che di questa annata comprerei Barbareschi a vagoni.
Ecco le aziende degustate il primo giorno: Icardi, Franco Conterno, Curto Marco di Curto Nadia, Fassino, Cascina Luisin, Bosco Pierangelo, Giacomo Fenocchio, Fogliati, Fratelli Alessandria, Paitin, Palladino, Réva, Francesco Rinaldi & Figli, Rizzi, Sukula, Sottimano, Virna Borgogno, Scarpa, Vietti, Marchesi di Barolo, Giovanni Almondo, Giovanni Rosso, sotto le foto delle bottiglie di queste aziende potrete leggere le mie impressioni sui loro vini. Durante il primo giorno ho deciso di scegliere i miei migliori Baroli, i migliori Barbareschi e poi i migliori vini tra Barbera D’Alba, Roero Arneis, Dolcetto di Diano D’Alba, Dolcetto di Dogliani Superiore, Nebbiolo D’Alba, Langhe Nebbiolo, Freisa e Roero.
Il primo pomeriggio mi ha portato a mangiare il gelato da Ottimo! Buono ma non basta. Ecco le mie impressioni: Essere convincenti dal primo cucchiaino, per poi perdersi in una marea di gusti uno più buono dell’altro. Dai classici a ottime combinazione un gelato senza tanti fronzoli ma con tante certezze.
Una piccola pausa in albergo per poi andare a cena da Tellia Pizza al taglio. Carbonara, matriciana, cacio e pepe. Una più buona dell’altra, ma siamo a Torino, mi sono reso conto che qui sono bravi, non per niente una delle pizze dell’anno per la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso è stata la loro, eccola: Polpo cotto a bassa temperatura, senape selvatica, colatura di alici e crema di mandorle. Ho voluto provarla, ho fatto benissimo perché mi è piaciuta assai. Anche la vitello tonnato mi è piaciuta tanto, tantissimo, complimenti grandi alla ragazza che mi ha servito. Pazienza, capacità, essere esaustiva con grande educazione, divertente nel trasmettere il suo sorriso e il suo servizio impeccabile.
Il secondo giorno è iniziato con la colazione al Bar Zucca, una colazione normale, mi aspettavo di più.
Durante il secondo giorno di degustazione ho testato circa 180 vini, ecco le aziende: Ettore Germano, G.D. Vajra, Brezza, Angelo Negro, Albino Rocca, Anna Maria Abbona, Barale Fratelli, Marziano Abbona, Az. agricola 499, Viberti Giovanni, Trediberri, Cascina Ca’ Rossa, Bruna Grimaldi, Ca’ del Baio, E. Molino, Abrigo Giovanni, Monchiero Carbone, Moccagatta, Marcarini, Castello di Neive, Diego Conterno, Domenico Clerico, Giuseppe Cortese, Scarzello, Punset, Produttori del Barbaresco, Tenute Cisa Asinari Dei Marchesi Di Gresy, Battaglio, Fabrizio Battaglino, Mauro Sebaste, Nada Giuseppe, Az. Agricola Pira Luigi, Poderi Colla, Oddero Poderi e Cantine, Az. Agricola Cogno.
Dopo i miei 300 assaggi ecco i miei migliori Baroli, Barbareschi e altre varie tipologie.
9 Baroli sarebbero stati 10, ho escluso il Lazzarito di Vietti, in assoluto è quello che mi è piaciuto di più, lui gioca un campionato a parte anche per il prezzo, di questi 9, 8 sono dell’annata 2018, in più c’è la Riserva Lazzarito 2016 di Ettore Germano, ho esaltato la 2015, questa si ripete in maniera eccelsa. Oltre a Ettore Germano ecco gli altri: Giacomo Fenocchio – Barolo DOCG Bussia 2018; Fratelli Alessandria – Barolo DOCG Monvigliero 2018; Cascina Fontana – Barolo DOCG 2018; Virna Borgogno – DOCG Sarmassa 2018; G.D. Vajra – Barolo DOCG Bricco Delle Viole 2018; Brezza – DOCG Sarmassa 2018; Domenico Clerico – Barolo DOCG Pajana Ginestra 2018; Giovanni Rosso – Barolo DOCG Serra 2018, nello scriverli mi sono emozionato.
9 Barbareschi, 8 della fantastica annata 2019 più l’Angelo di Albino Rocca 2018 di livello alto assai. Oltre ad Albino Rocca ecco gli altri: Paitin – Barbaresco DOCG Serraboella 2019; Rizzi – Barbaresco DOCG Nervo 2019; Sottimano – Barbaresco DOCG Pajoré 2019; Az. Agricola Ca’ del Baio’ – Barbaresco DOCG Asili 2019; Castello Di Neive – Barbaresco DOCG Santo Stefano 2019; Produttori del Barbaresco – Barbaresco DOCG 2019; Oddero Poderi e Cantine – Barbaresco DOCG Gallina 2019; Battaglio – Barbaresco DOCG Riserva Serragrilli 2019.
Visto la qualità di tutte le altre tipologie eccomi a elencare altri 12 vini che mi sono piaciuti tanto. Eccoli: Giovanni Almondo – Bricco delle Ciliegie 2021 Roero Arneis DOCG; Monchiero Carbone – Cecu D’la Biunda 2021 Roero Arneis DOCG; Cascina Ca’ Rossa – Merica 2021 Roero Arneis DOCG; Bosco Pierangelo – Nebbiolo D’Alba DOC 2018; Icardi – Surìsjvan 2021 Langhe Nebbiolo DOC; Anna Maria Abbona – San Bernardo Dogliani DOCG Superiore; Palladino – Barbera D’Alba DOCG Superiore Bricco Delle Olive 2019; Barale Fratelli – Barbera d’Alba Castlé DOCG; Az. Agricola 499 – Coste dei Fre 2018; Az. Agricola Abrigo Giovanni – Dolcetto di Diano D’Alba DOCG Superiore Garabei 2020; Giuseppe Cortese – Lamghe DOC Nebbiolo 2020; Az. Agricola Battaglino – Roero DOCG Riserva Colla 2018.
All’uscita dell’evento torno a mangiare il gelato da Ottimo! Buono ma non basta, con immenso piacere eccomi lasciare loro il mio adesivo per locale consigliato da Il Gourmet Errante. La mia cena è ancora pizza, questa volta al tavolo da Libery di Fabrizio Marzo. Complimenti per l’apparecchiamento dei tavoli, ottima la salvietta di stoffa. Due pizze, una per i chilometri fatti durante il giorno ed è una marinara, la seconda è per i due chilometri da fare al ritorno ed è una ghiottissima quattro stagioni.
Il terzo giorno l’ho dedicato alla visita di 4 aziende, leggerete le mie sensazioni sotto le didascalie delle foto. Ecco le 4 aziende: Paitin a Neive, Cascina Luisin a Barbaresco, Fratelli Alessandria a Verduno e Bruna Grimaldi a Grinzane Cavour. Un giorno che mi ha reso appagato, la sera mi concedo una birra in stazione e me ne vado a letto.
L’ultimo giorno l’ho desiderato tanto, passeggiare in una Torino bellissima e tanto gourmet. Esco con calma ed ecco il mio percorso, piazza Carlo Alberto, Piazza Castello con la colazione da Baratti & Milano, ottima assai, Il Mulassano e i suoi ottimi tramezzini, Palazzo Reale e i suoi giardini, il Duomo con la Sacra Sindone, la Consolata, come rinunciare al Bicerin quando si è in quella chiesa, in quella piazza, ancora il Duomo, poi a finire il gelato da Marchetti e un po’ di salato da Ficini.
I treni per Milano, per Mantova sono in partenza, il fuori Vinitaly, il dentro Vinitaly mi aspettano, questo sarà un altro errare, io sono felice.
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