I Tre Bicchieri della Campania per la guida “Vini d’Italia 2023” del Gambero Rosso con un mio piccolo commento per la regione e sui vini che conosco

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Tre Bicchieri 2023 Campania
Vini d’Italia 2023  del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.wine
www.vinointorno.it

Per la Campania 20 tre bicchieri quest’anno, 20 l’anno passato.

Eccola una gran buona lista anche se mancano diverse aziende tra le mie preferite.
Manca Maura Sarno, Villa Diamante, Agnanum, Quintodecimo, Benito Ferrara, Ciro Picariello, San Giovanni, Luigi Tecce, Traerte, Perillo, Caggiano, Colli di Lapio, La Sibilla, queste due mancanze le reputo clamorose.

Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi piace controllare, osservare, fare il confronto con gli anni passati.
Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le custodisco  in libreria… per darle uno sguardo di tanto in tanto e sorriderci su nel rileggere sempre i soliti nomi, i soliti noti.

Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:

Tre Bicchieri 2023: Campania in pista di lancio

Campania a trazione anteriore. I Tre Bicchieri in regione tratteggiano un quadro ben definito, che abbraccia tutte le cinque province.

New entry, graditi ritorni e grandi conferme

Partiamo con un caloroso benvenuto alle tre cantine che per la prima volta si aggiudicano il nostro massimo riconoscimento. Si tratta di Contrada Salandra, con la raffinata Campi Flegrei Falanghina ’20, Casa Setaro con il profondo Vesuvio Bianco Contradae 61 37 del 2020, frutto di uno studio approfondito delle singole parcelle del vulcano, quindi Vigne Sannite, con la fruttata Falanghina del Sannio Lazzarella ’21. La 2021, nel complesso, è stata un’annata favorevole per i bianchi campani, discorso che dalla falanghina sannita possiamo estendere al Fiano d’Avellino, che porta a casa ben 6 riconoscimenti, mentre il greco strappa due premi. Tre invece i rossi nella nostra lista delle eccellenze, un grande classico come il Montevetrano, che con la 2020 trova un’ottima interpretazione, l’Aglianico del Taburno ’18 di Fontanavecchia, e il Taurasi ’18 di Feudi di San Gregorio. Proprio quest’ultima denominazione irpina, un solo Tre Bicchieri, continua a soffrire a livello di definizione stilistica, con alcune batterie che, purtroppo, rappresentano alcuni tra i più complicati assaggi in regione per via di estrazioni ancora poco calibrate, sensazioni tostate eccessive e rigide.

Non solo Tre Bicchieri…

Vogliamo spostare l’attenzione anche su alcune cantine che ci hanno colpito particolarmente con i loro vini, raggiungendo le nostre finali. In prima fila la giovane realtà di Francesca Fiasco a Fellitto, nel Salernitano, quindi la storica cantina Elena Catalano nel Sannio, De Vito e Masseria della Porta in Irpinia. E, infine, segnaliamo il graditissimo ritorno in Guida di Casa d’Ambra: la cantina bandiera dell’isola di Ischia ha proposto una sfaccettata versione della mitica Biancolella Tenuta Frassitelli. Nel complesso, il quadro regionale che emerge è più che convincente, con uno scenario sempre molto competitivo e una crescita degli attori protagonisti. La Campania del vino se la gioca a viso aperto a livello nazionale, e non solo, e siamo convinti che il potenziale d’invecchiamento straordinario dei migliori bianchi sia ancora poco valorizzato, sia dai produttori, quindi dai consumatori e dalla ristorazione. Chiudiamo, infine, con un vino fuori dagli schemi, lo Zagreo ’20 de i Cacciagalli, nel Casterano. Lo riteniamo tra i più affascinanti orange wine prodotti in Italia.

Tre Bicchieri 2023: i migliori vini della Campania

Aglianico del Taburno 2018 – Fontanavecchia

Campi Flegrei Falanghina 2020 – Contrada Salandra (non è affatto male)

Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2021 – Marisa Cuomo (sempre di più vini di clamorosa bontà)

Falanghina del Sannio Janare Anima Lavica 2021 – La Guardiense – Janare

Falanghina del Sannio Lazzarella 2021 – Vigne Sannite

Falanghina del Sannio Svelato 2021 – Terre Stregate (un’annata di Svelato che si ricorderà per anni)

Fiano di Avellino 2021 – Tenuta Scuotto (sempre bravi loro, un Fiano di carattere)

Fiano di Avellino Alessandra Ris. 2013 – Di Meo (se vi volete sorprendere cercatelo vi piacerà assai)

Fiano di Avellino Bacio delle Tortore 2021 – Passo delle Tortore (da risentire perché mi piace)

Fiano di Avellino Pietramara 2021 – I Favati (un fantastico Pietramara 2021)

Fiano di Avellino Tognano Ris. 2019 – Rocca del Principe (azienda che si può solo amare)

Fiano di Avellino Ventidue 2020 – Villa Raiano

Greco 2020 – Pietracupa (un capolavoro della Campania e dell’Italia intera)

Greco di Tufo Aletheia 2021 – Donnachiara

Montevetrano 2020 – Montevetrano (una bell’annata con una buona bevibilità)

Morrone Pallagrello Bianco 2020 – Alois

Pian di Stio 2021 – San Salvatore 1988 (non è affatto da disprezzare)

Taurasi 2018 – Feudi di San Gregorio

Vesuvio Bianco Contradae 61 37 2020 – Casa Setaro (mi è piaciuto)

Zagreo 2020 – I Cacciagalli (buono, buono… buono)

Pasquale Pace
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