Tre Bicchieri Toscana
Vini d’Italia 2021 del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
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L’anno scorso 89, per me 88, quest’anno 90, per me 89, un balzo notevole in tre anni, si è passati da 75 a 90 tre bicchieri, complimenti a tutti i produttori che piacciono a me, aumentano ogni anno, con il tempo diventeranno tanti di più, infatti ne mancano assai in questo elenco. Sono tanti i vini che mi piacciono in questa lista, sarebbero tanti di più se a posto di certi abbonati si scegliessero vini che meritano di più. Anche per questa regione mancavano 8 o 9 dei vini premiati, almeno una bottiglia la potevate mandare.
Le regioni sono finite, io mi sono divertito. Mi sono piaciute tanto le tre degustazioni suddivise in tre giorni. Ho assaggiato tanti vini buoni sui 321 degustati.
Con questo mio scritto eccomi, come ogni anno a pubblicare i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Come sempre qualcuno storcerà la bocca, ma ognuno è padrone di ciò che vuole fare della propria vita e a me questa cosa diverte. Sono un curiosone, mi diverte controllare, curiosare, confrontare con gli anni passati. Quest’anno continuo a commentare le regioni e i vini dopo aver trascorso tre giorni a Roma, dopo aver partecipato a tutti e tre i giorni di degustazione. Una volta ne ero veramente preso per tutto l’anno, non lo nego, con le guide ho imparato tante cose, oggi le metto in libreria e poche volte le vado a prendere, ma le voglio perché mi diverte averle e a volte consultarle.
Ecco l’elenco dei premiati con il commento, tra virgolette, per la regione da parte della redazione del Gambero Rosso:
I migliori vini della Toscana 2021
Il panorama vitivinicolo della Toscana
La Toscana fa 90. E conferma il suo stato di grazia: è nuovamente la regione con più Tre Bicchieri nella nostra Guida. Aiutata, certo, dalla coincidenza di alcune ottime annate, come la 2015 e la 2016 per le selezioni e le Riserve, e da millesimi speculari ma di livello come la solare 2017 o la più fresca 2018. In nessun’altra regione, con la sola eccezione forse del Piemonte, i profitti delle aziende vengono continuamente reinvestiti su vigneti, cantine, professionalità. Sul terreno della Toscana si sfidano i migliori talenti enologici del nostro Paese, i grandi gruppi internazionali, le grandi famiglie del vino come Antinori e Frescobaldi che fanno vino dalla fine del 1300. Le magiche colline del Chianti Classico, Montalcino, Bolgheri e la Maremma sono una calamita irresistibile per chi si sente in grado di fare grandi vini.
I Tre Bicchieri 2021 della Toscana
Nelle nostre degustazioni finali sono stati valutati 366 vini, e possiamo assicurarvi che tra i Tre Bicchieri e i 276 vini segnalati con i due bicchieri rossi la differenza è davvero poca. La geografia dei Tre Bicchieri regionali vede il Chianti Classico in testa, con 22 vini iridati confermandosi come il cuore pulsante della regione, insieme a Montalcino che quest’anno vede laurearsi campioni ben 18 Brunello di Montalcino, il miglior risultato di sempre complice l’ottimo millesimo 2015. Ma le altre zone di pregio hanno risposto: Bolgheri con 8, Vino Nobile di Montepulciano con 5, Carmignano con 2, Rufina con 1, San Gimignano con 3, mentre la pimpantissima Maremma va a segno con ben 7 premi tra 2 Morellino di Scasano e 5 vini IGT, Montecucco con 2, passando per Cortona fino alla Parrina, la piccola denominazione di Orbetello con vista sul promontorio dell’Argentario. Senza contare i Supertuscan e i grandi classici che portano il nome della Toscana all’interno di tutte le collezioni di vino a livello mondiale. A conferma di una vitalità e un fermento regionale, salutiamo tutte le aziende che per la prima volta entrano nel club dei Tre Bicchieri: sono Bertinga, Bibbiano, Caiarossa, Casisano, La Madonnina, San Polo e Ridolfi.
- Alessandro Dal Borro Syrah ’16 – Il Borro (non è niente male)
- Aria di Caiarossa ’16 – Caiarossa (non è male, ma poco in più)
- Bolgheri Rosso Rute ’18 – Guado al Melo (ne saprete sicuramente più di me)
- Bolgheri Rosso Sup. Grattamacco ’17 – Grattamacco (in ottima forma)
- Bolgheri Rosso Sup. Le Gonnare ’17 – Fabio Motta (anche quest’anno tre i miei migliori assaggi)
- Bolgheri Rosso Sup. Ornellaia ’17 – Ornellaia (la prima bottiglia secca, la seconda niente male)
- Bolgheri Rosso Villa Donoratico ’18 – Tenuta Argentiera (ne saprete sicuramente più di me)
- Bolgheri Rosso Volpolo ’18 – Podere Sapaio (ne saprete sicuramente più di me)
- Bolgheri Sup. Sassicaia ’17 – Tenuta San Guido (ha sempre un suo perché. Comunque inferiore alla 2015 e alla 2016)
- Bolgheri Varvàra ’18 – Castello di Bolgheri (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino ’15 – Baricci (tra i miei Brunelli preferiti)
- Brunello di Montalcino ’15 – Camigliano (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino ’15 – Casisano (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino ’15 – Le Chiuse (lo conosco bene, anche se alla degustazione non c’era, mi piace assai)
- Brunello di Montalcino ’15 – Donatella Cinelli Colombini (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino ’15 – Tenuta Fanti (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino ’15 – Le Macioche (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino ’15 – Poggio di Sotto (il giorno della degustazione era in grande forma)
- Brunello di Montalcino ’15 – Ridolfi (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino ’15 – Tenuta di Sesta (loro sono bravi assai)
- Brunello di Montalcino Giodo ’15 – Giodo (ne saprete sicuramente più di me)
- Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie ’15 – Il Marroneto (alla degustazione non c’era, ma il Madonna delle Grazie lo conosco bene e sono felice quando prende premi, sono sempre meritatissimi)
- Brunello di Montalcino Ripe al Convento di Castelgiocondo Ris. ’14 – Castelgiocondo (ne saprete sicuramente più di me, molto di più)
- Brunello di Montalcino Tenuta Nuova ’15 – Casanova di Neri (mi è piaciuto)
- Brunello di Montalcino V. del Suolo ’15 – Argiano (una delle sorprese già dal Benvenuto Brunello)
- Brunello di Montalcino V. Schiena d’Asino ’15 – Mastrojanni (due bottiglie degustate, non in grande forma)
- Brunello di Montalcino V. Spuntali ’15 – Val di Suga (fa sempre la sua parte)
- Brunello di Montalcino Vignavecchia ’15 – San Polo (ne saprete sicuramente più di me)
- Campo di Camagi Cabernet Franc ’18 – Tenuta di Trinoro (mi piace assai)
- Carmignano Ris. ’17 – Tenuta Le Farnete – Cantagallo (non l’ho degustato)
- Carmignano Ris. ’17 – Piaggia (lo reputo da sempre uno dei miei vini, mi piace sempre)
- Cepparello ’17 – Isole e Olena (alla degustazione non c’era, ma anche in quest’annata, questo vino ha un suo perché)
- Chianti Cl. ’18 – Badia a Coltibuono (sempre un Chianti Classico che merita essere assaggiato)
- Chianti Cl. ’18 – Castello di Radda (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. ’18 – San Felice (ne saprete sicuramente più di me, molto di più)
- Chianti Cl. ’17 – Val delle Corti (un mio amore, non tradisce mai, come sempre tra i miei migliori assaggi)
- Chianti Cl. Ama ’18 – Castello di Ama (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. Ducale Ris. ’17 – Ruffino (non l’ho degustato)
- Chianti Cl. Gran Selezione Capraia Effe 55 ’16 – Rocca di Castagnoli (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. Gran Selezione Colledilà ’17 – Barone Ricasoli (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. Gran Selezione Il Poggio ’15 – Castello di Monsanto (uno dei miei migliori assaggi, non solo oggi)
- Chianti Cl. Gran Selezione Valiano 6.38 ’16 – Tenute Piccini (non l’ho degustato)
- Chianti Cl. Gran Selezione Vign. di Campolungo ’16 – Lamole di Lamole (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. Gran Selezione Villa Rosa ’17 – Famiglia Cecchi (alla degustazione non c’era, non mi è dispiaciuto affatto)
- Chianti Cl. Lamole ’18 – I Fabbri (quando un vino ti fa dire: vino “BONO” quando finisce. Questo si tracanna)
- Chianti Cl. Montaperto ’17 – Fattoria Carpineta Fontalpino (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. Ris. ’17 – Tenuta di Arceno (non è male)
- Chianti Cl. Ris. ’17 – Bibbiano (una buona versione del Chianti Classico di Bibbiano)
- Chianti Cl. Ris. ’17 – Castello di Albola (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. Ris. ’17 – Castello di Volpaia (interessante)
- Chianti Cl. Ris. ’17 – Tenuta di Lilliano Chianti Cl. Tenuta S. Alfonso ’18 – Rocca delle Macìe (ne saprete sicuramente più di me)
- Chianti Cl. V. Istine ’18 – Istine (sempre più nel ghota di Radda e non solo)
- Chianti Cl. Vallenuova ’18 – Tolaini (sempre più interessanti i vini di Tolaini)
- Chianti Rufina Nipozzano Ris. ’17 – Frescobaldi (ne saprete sicuramente più di me)
- Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano ’16 – Tenuta di Valgiano (un ottimo 2016 per questo vino che mi piace sempre tanto, tantissimo)
- Cortona Syrah ’17 – Stefano Amerighi (sempre, dico sempre tra i miei favotiri)
- Costa dell’Argentario Ansonica ’19 – Tenuta La Parrina (non l’ho degustato)
- Duemani ’17 – Duemani (sempre vini ottimi e ottimi assai dall’azienda Duemani)
- Guardiavigna ’16 – Podere Forte (peccato quei due grammi e più di residuo di zucchero. Tanta materia per il resto)
- I Sodi di San Niccolò ’16 – Castellare di Castellina (ne saprete sicuramente più di me)
- Il Pareto ’17 – Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari (non l’ho degustato)
- La Gioia ’16 – Riecine (bere Riecine è sempre una gran Gioia)
- La Madonnina ’17 – La Madonnina (ne saprete sicuramente più di me)
- La Regola ’17 – Podere La Regola (non è male)
- Le Pergole Torte ’17 – Montevertine (non era alla degustazione. Anche in quest’annata, in vino che si fa apprezzare assai)
- Maremma Toscana Alicante Oltreconfine ’18 – Bruni (uno dei miei rossi preferiti)
- Maremma Toscana Baffonero ’17 – Rocca di Frassinello (ne saprete sicuramente più di me)
- Montecucco Rosso Sidus ’17 – Pianirossi (ne saprete sicuramente più di me)
- Montecucco Sangiovese Poggio Lombrone Ris. ’16 – Colle Massari (non era affatto male)
- Monteti ’16 – Tenuta Monteti (ne saprete sicuramente più di me)
- Morellino di Scansano Calestaia Ris. ’16 – Roccapesta (i vini di questa azienda si fanno apprezzare sempre di più)
- Morellino di Scansano Madrechiesa Ris. ’16 – Terenzi (le riserve di Terenzi sono sempre interessanti)
- Nambrot ’17 – Tenuta di Ghizzano (non è affatto male)
- Nobile di Montepulciano ’17 – Salcheto (non l’ho degustato)
- Nobile di Montepulciano ’17 – Tenute del Cerro (ne saprete sicuramente più di me)
- Nobile di Montepulciano I Quadri ’17 – Bindella (ne saprete sicuramente più di me)
- Nobile di Montepulciano Il Nocio ’16 – Boscarelli (un fantastico Il Nocio 2016)
- Nobile di Montepulciano Le Caggiole ’17 – Poliziano (mi è piaciuto)
- Oreno ’18 – Tenuta Sette Ponti (ne saprete sicuramente più di me)
- Orma ’18 – Orma (ne saprete sicuramente più di me)
- Paleo Rosso ’17 – Le Macchiole (è sempre uno dei miei vini preferiti della nostra nazione e dell’intero universo)
- Pinot Nero ’17 – Podere della Civettaja (un vino che mi piace sempre)
- Solaia ’17 – Marchesi Antinori (la 2016 era tante cose di più)
- Valdarno di Sopra Merlot Galatrona ’17 – Fattoria Petrolo (un vino che quando lo trovo lo vado a degustare sempre)
- Vernaccia di S. Gimignano Carato ’17 – Montenidoli (la storia della Vernaccia di San Gimignano)
- Vernaccia di S. Gimignano Ris. ’16 – Panizzi (ne saprete sicuramente più di me)
- Vernaccia di San Gimignano L’Albereta Ris. ’17 – Il Colombaio di Santa Chiara (la storia, il presente, il futuro della Vernaccia di San Gimignano)
- Volta di Bertinga ’16 – Bertinga (la prima volta che lo degustavo, ne saprete sicuramente più di me)
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