Come ogni anno a metà dicembre, alla fine di tanti pranzi e cene, eccomi a scegliere i miei tre antipasti per l’anno 2018.
Quest’anno sarebbero stati anche di più, ne ho mangiati davvero di ottimi, uno addirittura lo metterò come secondo piatto. Gli esclusi li nominerò alla fine, ma non posso non ricordare l’antipasto di Romolo al Porto. L’antipasto di crudi di Romolo è un’estasi, è un modo di vivere, è un modo di apprezzare il mare in tutta la sua generosità, è un modo di capire l’alta qualità del pescato, della ricerca che da anni e anni si fa in questo locale che è sempre di più tra i miei favoriti.
Questi tre piatti sono i migliori in assoluto, sono quelli che mi hanno destato un’emozione immediata, mentre li mangiavo ho provato piacere, sensazioni di bontà, ricordi indelebili.
Quest’anno in ogni miei migliori tre ci metterò un’acqua, l’acqua che mi porterei con me nel mio errare, l’acqua è l’acqua di Nepi, nasce effervescente naturale a Nepi (Vt), nasce dalla Tuscia (www.acquadinepi.it)
Ecco i miei tre migliori antipasti per il mio 2018.
Ristorante Romano
Via Giuseppe Mazzini, 120
Viareggio (Lu)
www.romanoristorante.it
Negli ultimi due anni, durante la manifestazione Terre di Toscana, una delle tre serate in cui si va a cena, la dedico a Romano, a Viareggio. In questo ristorante c’è un piatto che mi fa sognare prima, godere durante, ed esaltare nel raccontarlo, il piatto è: calamaretti ripieni di verdure e crostacei. Un piatto che è bello già alla vista, inizio a girarlo per fotografarlo nel miglior modo possibile, per dar atto alla bellezza di ciò che ho davanti. Poi inizio a mangiarlo con la forchetta per capire che c’è dentro, ma poi penso che non mi importa del contenuto, vorrei capire la magia che emana questi profumi, questi sapori, nel continuare a godere, lo mangio con le mani, mi lecco le dita e godo, godo. Poi mi debbo mettere in testa di stare calmo e tranquillizzarmi perché altrimenti mi viene voglia di alzarmi, di andare in cucina e prendermi tutti i calamaretti che sono rimasti da cuocere. Un antipasto che ho in testa, un piatto che lo ordinerò sempre ogni volta che andrò da Romano. Poi chissà che un giorno non faccia una pazzia nel farmene portare una cinquantina… complimenti alla cucina di Romano.
Pescheria I Masenini
Piazzetta Pescheria, 9
Verona
www.pescheriaimasenini.it
Come per Romano quando si è a Terre di Toscana, anche I Masenini pescheria è una delle mie soste preferite quando si è a Verona durante il Vinitaly. Qui mangio pesce di notevole qualità, ma un piatto cattura il mio modo di mangiare, il mio modo di gustare pesce crudo, il piatto è: spaghettini di calamari crudi e insalatina. Quando ti arriva davanti, sembra che le luci del ristorante si indirizzino tutte verso il tuo piatto per farlo brillare in tutta la sua bellezza, ma a me interessa la bontà, la bontà arriva già dal profumo, non vedo l’ora di iniziare a mangiarlo. Inizio con la forchetta, poi la scarpetta con il pane e l’olio è d’obbligo, così sempre con il pane prendo le fettuccine di calamari, un piatto che riuscirei a mangiarlo anche con le bacchette, alla cinese, ma il mio modo preferito è con le mani. Una goduria superlativa, un altro piatto del cuore che sarà sempre nel mio menù quando andrò ai Masenini pescheria.
Ristorante Enoteca Del Duca
Via di Catello, 2
Volterra (Pi)
www.enoteca-delduca-ristorante.it
L’altro mio antipasto per l’anno 2018 l’ho mangiato in un locale a cui sono molto affezionato, qui c’è anche l’amicizia con i proprietari dell’Enoteca Del Duca a Volterra. Quando è uscita la guida dei Ristoranti d’Italia 2019 del Gambero Rosso, è stato un piacere inviare la scheda a Claudia Del Duca e annunciargli i due punti in più rispetto all’anno passato. Nel leggere la scheda mi è piaciuto leggere di un piatto che non avevo mai mangiato al ristorante, il piatto è: pappa al pomodoro con crostacei e molluschi. L’ho voluto e debbo dire grazie a chi lo ha segnalato, un antipasto sontuoso, fatto di sapori schietti e amalgamati alla perfezione. Il mare immerso nella terra toscana, qui ci sta tutto, ci sta di godere di prodotti non costosi ma che a me piacciono tantissimo, l’ho mangiato con il cucchiaio, come è giusto che sia, l’ho mangiato e fatto assaggiare a chi era con me al tavolo, il giudizio è stato unanime, piatto “BONO ASSAI”.Complimenti alla famiglia Del Duca e ad Alessandro Calabrese chef del locale.
Questi sono stati i miei tre antipasti preferiti, ma non posso non segnalare un antipasto mangiato da Mazzo a Roma, il piatto è: Uovo al tegamino, gamberi e comté. Uova ne ho mangiate di ogni tipo, in ogni piatto, di ogni cottura, ma questo, ma questo… che spettacolo di sapori. E’ una meraviglia assaporare tutti i prodotti e sentirli unici, per poi assaporarli amalgamati in tutto il loro piacere. Un piatto che ricorderò per tanto tempo.
Un altro antipasto che mi ha colpito l’ho mangiato pochi giorni fa nel ristorante Il Granchio, a Terracina, un piatto che mi ha colpito per la qualità delle mazzancolle e per la sua esecuzione, il piatto è: mazzancolle spadellate, panna cotta salata, bottarga di muggine con insalatina fresca. A caldo ho scritto questo: Esaltare un prodotto del mare facendoti godere la freschezza e facendoti divertire con la dolcezza e il salato di una panna cotta incredibilmente buona, il gusto di mangiare i prodotti sopra avvolti dall’insalatina. L’abbinamento con il Furore Bianco 2017 è stato un plus di appagante goduria.
A presto per i tre più uno vini bianchi migliori per il mio 2018.
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