Come ogni anno a metà dicembre, alla fine di tanti pranzi e cene, eccomi a scegliere i miei tre primi piatti per l’anno 2021. Quest’anno ne ho mangiati di ottimi, forse perché non c’è più nulla da sperimentare in un piatto di pasta. Abbiamo paste fantastiche in Italia, abbiamo tante trattorie che usano il mattarello, quindi un gran piatto di pasta si può fare con ottime materie prime e con tanta semplicità.
Questi tre primi piatti sono i migliori in assoluto, sono quelli che mi hanno destato un’emozione immediata, che mentre li mangiavo mi hanno fatto provare piacere, sensazioni di bontà, ricordi indelebili. Oltre a questi tre ne voglio segnalare altri tre.
Ecco le tre segnalazioni.
I tortellini alla panna di affioramento dell’Osteria del Mirasole, dovrebbero essere sempre tra i miei migliori primi piatti. Loro fanno parte del mio bagaglio culinario, sono indelebili nella mia mente, nella mia panza e nel mio cuore. Piatto immenso, miracoloso.
Minestra maritata dello Stuzzichino di Paolo, Filomena e Mimmo.
Desideravo mangiarla. Ero affascinato da come la descriveva Mimmo De Gregorio. Eravamo a farci l’aperitivo e già pensavo di chiederla. Al momento dell’ordine ho detto a Mimmo: Io pasta e patate l’ho mangiata l’altra volta e la riassaggio. Oggi vorrei la minestra maritata, una porzione abbondante per poi farla assaggiare a tutti. L’arrivo è stato impressionante per il profumo che emanava. Il primo cucchiaio è stato un colpo a tutto il mio sistema gustativo. Il secondo cucchiaio è stato immediato, tanto ero stato colpito dalla bontà di questo piatto. Manzo, maiale e che altro? Qui ci sono le rigaglie del pollo, che bocconi fantastici. Le verdure sono tante e tutto l’insieme è ottimo. John Wine vicino a me mi dice: Così te la mangi tutta. Ecco a te gli dico, preparati a godere. Mangia il primo boccone e mugugna: “Questa minestra è fantastica.” Io con la speranza di assaggiarne ancora ho detto… è sempre una minestra. Lui: “Un capolavoro di minestra.” Hai ragione gli dico. Mi alzo, felice vado a fare i complimenti a Paolo e Filomena. Lui mi sta aspettando con un sorriso bellissimo e mi dice: “Eccolo, che dici?” Filomena si appoggia e ridendo si mette a braccia conserte. Io gli dico: “Siete uno spettacolo avete fatto una minestra meravigliosa. Paolo parte e mi dice: “Una minestra d’amore… maritata appunto. Ci mettiamo qua io e lei, cuociamo le verdure per otto ore e poi mettiamo il manzo, il maiale e un segreto.” Ve “possino” ho capito dove sono andati a finire le rigaglie del pollo. Insomma ecco un piatto che ti fa pensare a quanto sarà bello tornare a Lo Stuzzichino per mangiare ancora la minestra maritata. Locale consigliato da il Gourmet Errante. Locale facente parte delle Premiate Trattorie Italiane. EVVIVA LE TRATTORIE ITALIANE. EVVIVA LE PREMIATE TRATTORIE ITALIANE.
Se qualcuno mi chiede: “che piatto vorresti mangiare almeno una volta al mese?” La mia risposta sarebbe: “Gli gnocchi alla farina di castagno con il pesto più buono dell’universo a La Brinca di Ne. Dalla foto potrete dire che forse il pesto non c’è, invece è bello che arrivi così, in modo che nell’immischiare il tutto si sente il profumo fantastico che emana il pesto. Gli gnocchi sono buonissimi anche da soli e diventano sublimi con la salsa. Piatto che verrei a mangiare a piedi partendo da Roma o da ogni dove, poi qui c’è la famiglia Circella, persone di statura umana notevole.
A presto e il mio urlo a dire: “EVVIVA LE TRATTORIE ITALIANE. EVVIVA LE PREMIATE TRATTORIE ITALIANE!
Ecco però i miei tre migliori primi piatti del mio 2021.
Essenza Ristorante
Via Camillo Benso Conte di Cavour, 38
Terracina (Lt)
www.essenza.co
Scusate se ci metterò tanta enfasi nel descrivere il mio pranzo da Essenza, ma qui il mio piacere si esalta, adoro la cucina di Simone e tutto ciò che avviene in sala. Questa volta poi siamo stati in 23 e non è facile per un ristoratore comportarsi alla grande come quando si è in due, in tre al massimo in quattro.
Il tutto non ha risentito affatto al numero di persone.
Pacchero di patata farcito con crema di ostrica, polpo, gambero, calamari, anguilla affumicata, ricoperto da spuma di patate vichyssoise.
Quando Ilary mi descriveva questo piatto, che ho trovato bellissimo, mi è venuto da pensare a tutti prodotti che lo componevano. Ogni prodotto che c’è è cibo che mi piace assai. L’ho guardato ancora e mi dispiaceva romperlo, però poi il profumo mi invogliava a mangiarlo. Ho spaccato il pacchero e ho preso il cucchiaio del dolce per gustarmelo di più. La prima cosa che è uscita fuori è stato il sapore della patata e poi come un susseguirsi di piacere ecco che arrivano i sapori dell’ostrica, del calamaro, dell’anguilla, del gambero, del polpo… della follia di Simone e poi tutto un insieme di goduria. Ancora una volta mi hai stupito con qualcosa fuori del normale. Un piatto fantastico. Con gli anni il menù lo farò io con tutti i piatti con cui mi hai conquistato. Nella tua follia e la mia, chissà che un giorno faremo un grande piatto da portata con tutti questi prodotti. Un piatto che si becca tre foto per la bellezza e per l’infinità bontà. Mi alzo in piedi e applaudo e siccome Mara Severin mi stava servendo il Sauvignon di Federico Artico brindo a Simone alla sua bravura e a tutto il suo meraviglioso e impeccabile staff.
Ristorante La Dea Partenope
Via Nazario Sauro, 131
Cascina (PI)
Due primi piatti. Il primo: Tortello all’uovo ripieno di cozze, fagioli cannellini, la loro crema e bottarga di muggine.
A volte davanti a un meraviglioso posto scrivo: “Mai nessuna foto, per quanto bella, può far capire l’immensa bellezza di questo luogo.” Oggi lo ripeto davanti a questo piatto: “Nessuna foto, gliene ho fatte tre, per quanto bella può far capire l’ottima bontà di questo piatto.” Portatemi un cucchiaio e ci penso io. Il cucchiaio certamente per prendere tutti i prodotti che ci sono, farli amalgamare insieme e godere assai. Le cozze si sentono, i fagioli sono ottimi, la pasta è tirata e cotta a dovere, la bottarga è messa senza esagerare, il tutto è gustare un ottimo piatto di pasta ripiena, tanto buono da far si che si candida a essere uno dei tre migliori primi per l’anno 2021. Come detto eccolo a fine anno a essere uno dei tre migliori primi piatti di pasta.
Osteria da Giovanni Vini e Cucina
Via Metabo, 42
Velletri (Rm)
Quando entro da Vini e Cucina c’è il sorriso di Paola e c’è il ghigno simpatico di Nando.
Il viso di Nando ha sempre quel motivo di sfida come nei duelli dei più bei film western. Oggi era sfidante più del solito, mi aveva preparato gli spaghetti con il soffritto.
Il soffritto è un piatto tipico napoletano che si usa per mettere sul pane bruscato, come una zuppa, a volte anche per condire la pasta.
Io immagino Nando quando nel suo sugo ci ha messo tutti i pezzi di quella che è la coratella. Ci metto questo e poi quest’altro e perché no anche un pezzo di trachea, lui ci ha messo anche un po’ di peperone.
Poi a cena mi ci ha fatto gli spaghetti, cottura precisa e piatto che mi ha entusiasmato. Ci ha entusiasmato, ero insieme ai miei figli.
Ho messo poco a indovinare che Nando ci aveva fatto la pasta con il soffritto, il piatto era invitante assai solo a vederlo. Alla prima forchettata mi è arrivato l’ottimo pomodoro e il peperone, intrigante anche questo, poi è stato un susseguirsi di piacere, di goduria, la forchettata di pasta combinata con i pezzi di coratella era ottima, tutto si è ripetuto fino alla fine del piatto, fino alla scarpetta con il dito.
Piatto che si candida a essere uno dei tre miei migliori primi per l’anno 2021.
Paola e Nando meritano una visita sicura. Locale consigliatissimo.
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