Il primo giorno in Rodano è un bel e buono raccontare

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Domaine Vieux Télégraphe
3 Route de Chateauneuf du Pape
Bédarrides – Rodano
www.vieux-telegraphe.fr

L’Ampelos cave bar a vin
11 Rue Vieux Sextier 
Avignone – Francia
www.lampelos.fr

Eccomi a raccontare il nostro solito viaggio nel mondo del vin. L’idea di quest’anno era sempre la Rioja in Spagna, poi per una cosa e un’altra si è deciso per il Rodano, Francia ancora, dentro di me ne ero felice. Si parte al mattino presto,  io sarò fortunato ma gli orari sono precisissimi. Siamo su un volo Easyjet, per la terza volta di seguito mi tolgono  il bagaglio, salgo sempre per ultimo, per la terza volta mi accorgo che mi piace tanto,  senza ingombro, senza pensieri, solo l’attesa di pochi attimi per riprenderlo in aeroporto, ma a Ginevra è arrivato prima lui che io. Si prende il pulmino e via per i nostri 5 giorni in Rodano.
Per spezzare il viaggio si era pensato a tante cose, ma il tempo per arrivare alla nostra prima visita è poco, quindi ci si ferma per recarsi alle prime vigne e scattare qualche foto. Siamo in Savoia, non c’è un’anima per strada, l’unico posto per stuzzicare qualcosa è pieno. Si continua e la soluzione è un toast in quegli specie di autogrill che sono in Francia, acqua, toast, baguette e via.
Puntuali eccoci all’appuntamento per la vista a Vieux Télégraphe, il nostro Rodano non poteva non iniziare da loro, c’era una promessa fatta a Firenze, anche se siamo con un anno di anticipo. Ad aspettarci Edouard Brunier, lui lo conosciamo dalle degustazioni di Teatro del Vino, l’azienda che distribuisce i loro vini in Italia.
Edouard vuole andare in vigna per lui è importante vederla, noi ne siamo felici, la felicità diventa emozione quando ci troviamo di fronte a viti di circa 60 anni, le foto non potranno dare la bellezza di tali luoghi, è bello camminare tra gli alberelli su un terreno fatto di sassi, dove fuoriescono viti che a volte assomigliano a sculture. Edouard ci spiega il territorio e i vitigni che sono in questi vigneti, per la maggior parte grenache, poi mouvèdre, syrah, cinsault, clairette e altri. Si scattano altre foto e si torna in cantina, una cantina degna di tanta qualità, ordine e pulizia a far si che poi la bontà di questi vini arriva.
Infine eccoci alla degustazione. Lo dico: di questa azienda mi piace tutto, in particolare mi piace tantissimo il loro cru “La Crau” e mi accorgo che oggi abbiamo degustato tre annate, tra queste un fantastico 2001, il 2016 che è davvero qualcosa di notevole e poi in prova il 2017, dove le rese ancora più basse hanno creato quest’annata molto interessante. Le foto di rito e la richiesta di un locale ad Avignone dove bere e stuzzicare qualcosa di buono. Edouard ci consiglia e ci prenota l’Ampelos.
In un attimo arriviamo ad Avignone, è la mia quarta volta, mi piace questa città, mi piace tanto. Nell’andare in albergo mi accorgo che davvero siamo a vista con la piazza del Palazzo dei Papi, forse non sono mai stato in un albergo così centrale.
Eccoci alla cena, raggiungiamo l’Ampelos, si trova tra i vicoli di Avignone, ci accomodiamo fuori sui banchetti e un bel tavolo. Percepisco quando la cortesia delle persone ti fa sentire come a casa dal primo attimo e qui è stato così. Scegliamo i vini e un fornitissimo tagliare di formaggi e salumi è alla nostra vista, è facile scegliere, la parola è una sola  “tutto”. La cortesia continua nel servizio, si sta davvero bene e il tagliere si dimostra di ottima qualità, così come i vini. Il primo giorno può finire con una bella passeggiata, si va a dormire sicuri che il giorno dopo sarà un bellissimo giorno. Un giorno molto interessante e io ve lo racconterò. 

Pasquale Pace
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