Isole Eolie – Salina – Signum – Barone di Villagrande – Sicilia, tutto in un giorno, un giorno da raccontare

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Ristorante Signum 
Via Scalo, 15
Malfa (Me)
www.hotelsignum.it

Barone di Villagrande 
Via del bosco, 25
Milo (Ct)
www.villagrande.it

Bar Pasticceria Dama Francesco 
Via Cesare Battisti, 4
Milazzo (Me)

Raccontare un giorno come quello che vi sto descrivendo ci potrebbe volere anche un libro… da dove iniziare? Voglio farlo dalla fine, era già iniziato un altro giorno e mi sono disteso a letto, con tanta stanchezza ma senza prendere sonno perché l’adrenalina che avevo addosso doveva essere goduta ancora, così al buio e a occhi chiusi ho ripercorso tutte le emozioni provate nel vivere un giorno così intenso. 

L’inizio è stato al Bar Pasticceria gelateria Dama, se chi vive qui ti raccomanda, io mi fido di lui,  che qui fanno la più buona granita di Milazzo e non solo è li che vai, erano le sette e trenta e ho la conferma che molti siciliani fanno colazione con la granita di caffè e la brioche… io mi adatto a loro con grande piacere, anche perché è davvero buona, in particolare, complimenti, la panna.
L’aliscafo  per Salina non aspetta quindi via e si parte, in un’ora e mezza circa si arriva a Salina, Emanuele il mio amico e accompagnatore mi porta a prendere la macchina, Fabio ed Erika ci aspetteranno vicino al porto.
La macchina? Una panda 4×4 utile all’occasione, l’importante è montarci sopra e sperare che arrivi… arriva, arriva in un posto stupendo, lo so che vedere questo mare e sapere che non ci faremo nemmeno un bagno mi farà pensare, ma sono sicuro che vivremo una giornata stupenda.
Il posto è davvero molto bello, una delle vigne più suggestive che abbia mai calpestato, all’interno di una gola di lava, si estendono i terrazzamenti dell’azienda Barone di Villagrande.
Uva, capperi, fichi d’India, olivi secolari e lava alle pareti, il tutto a far si che è davvero un incanto.
Una sosta sopra la spiaggia dove è stato girato il film “Il Postino” è d’obbligo, perché da qui si vede uno dei panorami più belli dell’isola, lo sguardo spazia fino alle isole di Alicudi e Filicudi. 

L’euforia sale quando si avvicina l’ora di pranzo. Non vedo l’ora di poter assaggiare i tipici prodotti siciliani, impreziositi della maestria di Martina Caruso. E si perché è proprio lei che “dirige l’orchestra” nel ristorante “Signum”.
Il ristorante si trova all’interno dell’albergo “Signum”, dotato di spa e bar…eccellenze anche queste!

Finalmente arriviamo. Ad accogliere i clienti, fuori del ristorante, un orto in perfetto ordine. Un ottimo biglietto da visita per chi utilizza prodotti artigianali e locali, e qui è proprio il caso di dire che più locali di così si muore!  

Ci accomodiamo fuori, in un’ampia terrazza con portico in legno e tavoli apparecchiati con semplicità ed eleganza. Ad arredare il tutto runner di cotone sui tavoli e tende bianche a far da sipario ad una meravigliosa vista mare. 

Per il benvenuto ci viene servito, con grande classe, dell’ottimo pane e panelle con olio locale, tutto degno di nota, tutto molto buono. Sono queste le rare occasioni in cui vale la pena assaggiare il pane preparato nel ristorante stesso. 

Si inizia con due antipasti strepitosi. Gambero rosso di Salina con Bloody Mary, frutta e limone salato. Dopo l’ottimo benvenuto…che dire? Ne avrei mangiati una ventina perché questi sono i miei piatti, da restarci con la voglia e non pentirsi.

Polpo e maiale, scarola affumicata e senape: eccolo il secondo antipasto, eccolo! Mi alzo e vado in cucina con il piatto pulitissimo per complimentarmi con tutto lo staff. Mettetemi una brace vicino e non vi stancherete mai di cuocere per me! Un piatto fantastico, tutto è perfetto! Finisco di mangiare l’ultimo pezzetto di polpo con le mani, è bruciacchiato, croccante, buonissimo. Siccome gli antipasti che mi piacciono sono tanti, considererò questo piatto come un secondo per farlo tra i miei tre secondi dell’anno… anche perché così elogerò un ottimo pranzo.

Si passa ai primi piatti.

Pasta pista con cozze, zucchine e ragusano. Di primi piatti intriganti ce ne sono, ma la scelta va su questo perché, fondamentalmente, adoro le minestre con la pasta mista. Il sapore delle cozze buonissimo, la cottura della pasta come piace a me, il ragusano fa la sua parte per far si che ogni cucchiaio è un vero piacere.

Per secondo, Triglia con le sue frattaglie e salsa al caciucco, salicornia, olio e limone. Adoro le triglie, lo reputo uno dei pesci più saporiti del mare intero, questa è cotta perfettamente e soprattutto è spinata. La salsa contrasta in maniera sublime il sapore delicato del pesce, il tutto ha composto un piatto magistrale. 

Si finisce con la piccola pasticceria. Purtroppo non c’è tempo di mangiare il dolce, ma nulla toglie alla bontà di questo pranzo…anche perché la piccola pasticceria si fa apprezzare molto.

Non posso concludere senza esaltare la meravigliosa cantina di questo ristorante. Una vasta selezione di vini, dai piccoli ai grandi produttori, da etichette del mediterraneo fino alle eccellenze dello Champagne. Ed è proprio da qui che decidiamo di iniziare: De Saint Gall – Orpale 2004: Chamapagne degno di questo nome, un Grand Cru Blanc de Blancs 2004 è interessante berlo quasi tutto a secco, da freschezza e tanta piacevolezza, in tanta classe.
Si passa ai vini 
Barone di Villagrande a conferma di stare davanti a un’azienda che lavora davvero alla grande. Salina Bianco 2017 dalle vigne visitate al mattino, un vino che rispecchia l’isola in tutti i suoi sapori. A seguire due annate di Etna Bianco Superiore 2013 e 2015, diverse tra loro, ma anche molto simili nella beva, due vini confrontati in continuo durante il pranzo, due vini che dopo qualche anno, acquisiscono la definitiva qualità…ad avercene di annate così.
Si passa al rosso: Etna Rosso 2014 era da tanto che non lo bevevo. Tirato fuori dalla cantina ad una temperatura perfetta, si fa apprezzare molto… vino “BONO” quando finisce, dico io!
Al termine una Malvasia delle Lipari passito 2014, ci sta tutto in questo posto incantevole. 

Un’ottima bevuta, un pranzo eccellente e un posto incantevole…manca solo una cosa, vedere il sorriso pieno di soddisfazione di chi ogni giorno lavora con tanta dedizione, di tutto il personale di sala che ti fa sentire a casa, con classe e cordialità, della giovane stellata Martina Caruso, quindi la chiamiamo e accompagnata dal suo aiuto cuoco, Giacomo Caravello, si scatta la foto di rito, a ricordo di una fantastica giornata. 

Pasquale Pace
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