La Città della Pizza
6/7/8 Aprile 2018
Via Guido Reni, 7
Roma
www.lacittadellapizza.it
Sabato 7 Aprile, ore 8:45 in partenza per Roma.
Alla fine del mio scritto seguirà il comunicato stampa.
Al Guido Reni Disrict mi aspetta “La città della Pizza”, format ideato da Vinòforum.
Una bella rassegna aperta a tutti, dai professionisti agli appassionati.
Entrata prevista alle ore 11:00, siamo in fila insieme a tanta altra gente, alle 11:02 il G.E, che è con me entra e mi chiama, rischiando il linciaggio! Ma lui lo conoscono ed è giusto così.
All’accoglienza, ragazze disponibili che danno tutte le info per “muoversi” in questo ambiente molto accogliente. Per assaggiare le pizze è necessario acquistare dei gettoni, l’unica pecca, non tanto per il prezzo che reputo accessibile, quanto per l’ingombro dei gettoni stessi!
Prima tappa, la pizza fritta dell’Antica Friggitoria “Masardona” di Napoli.
Cristiano Piccirillo, ragazzo giovane e attento, ci delizia con la prima pizza… “fritta” della giornata:
“Classica” con ripieno di cicoli, provola fresca affumicata, ricotta di pecora, pepe, basilico.
Avevo l’acquolina in bocca già mentre Cristiano preparava questa meraviglia, ci chiama, ci consegna la pizza fritta e l’assaggiamo senza aspettare nemmeno un secondo, insieme a noi il professore Alfonso Isinelli, è bello dividere questo capolavoro con uno che di cibo sa tanto. Impasto leggero e soffice, ripieno eccellente e frittura asciutta…un capolavoro!
Alla Citta della Pizza, c’è lo spazio “Workshop”, in cui è possibile ascoltare i maggiori esperti che parlano dell’evoluzione della pizza o vedere i maestri pizzaioli al lavoro.
Il G.E. sa come funzionano queste cose, saranno sicuramente interessanti. Ci sediamo, c’è un pizzaiolo che a prima vista sembra simpatico e bravo, sfuggito fino ad ora anche al G.E.
Claudio Delli Poggi, della Pizzeria “Charlie” di Orvieto.
Lo ascoltiamo a discorso iniziato, ma abbiamo subito l’impressione che ci farà assaggiare qualcosa di veramente singolare. Parla di impasto con farine macinate a pietra, lunghe lievitazioni naturali e…cottura in padellino!
Ne sforna una, base bianca, alta e ripiena con coppa di testa di maiale, limone, finocchio.
Sofficissima nel suo interno, ma ciò che ci sbalordisce e ci piace assai è la croccantezza all’esterno. E’ qualcosa di lodevole.
Pizza? Focaccia? So solo che ci è piaciuta tanto.
Pasquale va a conoscere Claudio, una novità per lui tutta da scoprire. Si scherza e ci si lascia con la promessa che la prossima volta che lui andrà a Orvieto lo andrà a trovare.
Aspettiamo il dibattito “Gourmet vs Pop”con quattro grandi personaggi della pizza:
Alessandro Condurro, Gino Sorbillo, Edoardo Papa e Matteo Aloe, il tutto presentato da Luciano Pignataro che di pizza sa più di un luminare.
Si parla della storia della pizza, della sua evoluzione e delle differenze di prezzi, usi e abitudini delle varie città in cui sono localizzati questi grandi personaggi.
Edoardo Papa prepara una delle sue magnifiche pizze: Mozzarella Caseificio Barlotti di Paestum, prosciutto (non ricordiamo di dove), salsa di mele e… una pizza che con solo uno spicchio ti da piacere.
Finito il dibattito cerchiamo lo stand di Matteo Aloe, vogliamo assaggiare la sua pizza, è quello che ci ha intrigato di più nel parlare, il G.E. ha sempre sentito parlare bene di Berberè.
Il suo intervento durante il dibattito e il suo modo di essere così semplice e naturale ci ha ispirato.
Ordiniamo una classica Margherita con pomodoro, mozzarella di bufala casertana e basilico. Si avvicina, mentre attendiamo con ansia di assaggiare la sua pizza, ci racconta della sua prossima apertura a Verona (chissà, magari nei giorni del Vinitaly, il G.E. riuscirà ad andarlo a trovare), della sua esperienza di quest’anno e dell’anno passato a questa bella manifestazione.
Ci vuole coraggio per partecipare a queste manifestazioni, ma la sua bravura va oltre il coraggio.
Pizza che nonostante tutte le difficoltà che si hanno in questi eventi, la trovo di gran pregio e qualità. I miei complimenti a questo giovane pizzaiolo!
Fa caldo e ciò che si deve fare con il caldo e con la pizza, non è altro che bere una buona birra artigianale. Ci avviciniamo allo stand della Birra Baladin, una garanzia.
La loro “Nazionale” è tra le preferite birre “bionde” alla spina del G.E. Mi affido a lui per la scelta. Limpida, fresca e amabile…va giù da sola.
Usciamo fuori, al sole, per goderci questa “bionda”, ma appena usciti dalla struttura ci troviamo di fronte allo stand di un carissimo amico del G.E., Arcangelo Dandini de “Il Supplizio” di Roma.
Lui è il re dei supplì ed è impossibile resistere alla tentazione del suo Supplì classico, con rigaglie di pollo e al Supplì cacio e pepe. Ci invita ad assaggiare anche le crocchette di patate con provola.
Una vera goduria!
Si rientra, con l’intento di fare un ultimo assaggio, la pizza di Pier Daniele Seu de “Seu Pizza Illuminati” di Roma. Quest’anno assaggiamo una novità, “Illuminata” con cicoria, salsiccia e gel di aperol. Lui per il G.E. è bravo assai e non tradisce mai, non vede l’ora di andarlo a trovare nel suo nuovo locale.
La giornata in questa bellissima location è quasi terminata, manca solo un po’ di attività fisica…il biliardino è ciò che ci vuole! Accetto la sfida dal G.E. che modestamente, ma neanche tanto, vince 4 a 1.
Un buon caffè al “MAXXI” è ciò che ci farà affrontare il viaggio di ritorno.
Gran bella giornata, con tanta gente, incontri con amici di sempre di Pasquale, la bellezza di Roma e un sole quasi di Agosto!
Questa è una di quelle manifestazione che consiglio a tutti, appassionati, professionisti, golosi della pizza e anche ai bambini, perché questa manifestazione riserva dei “Kids Lab” anche per i più piccoli!
Al prossimo anno, magari per due giorni visto che ogni giorno ci sono pizzaioli diversi e diverse cose da fare, gustare e godere.
Valentina Lanciotti, Il Gourmet Errante Pasquale Pace
Ecco il comunicato stampa:
LA CITTÀ DELLA PIZZA CHIUDE CON SUCCESSO LA SECONDA EDIZIONE
Con 30mila visitatori e oltre 40mila piatti consumati, il grande evento ideato da Vinòforum e realizzato con la collaborazione di Ferrarelle si conferma anche quest’anno il principale appuntamento dedicato al prodotto iconico del Made in Italy.
Si è chiusa ieri a Roma la seconda edizione de La Città della Pizza, con 30mila visitatori, oltre 40mila piatti consumati, principalmente pizze ma anche fritti e molto altro, e il tutto esaurito sul fronte degli eventi collaterali: dai 30 convegni e workshop, che si sono alternati tra lo “Spazio Workshop” e quello di “Stand up Pizza” (quest’ultimo organizzato con Pizza on the Road), ai 4 appuntamenti a 4 mani “Maestri in Cucina” con i migliori maestri pizzaioli e grandi chef stellati; dai 10 laboratori sui segreti dell’arte pizzaiola riservati agli adulti ai numerosi “Kids Lab” per i più piccoli.
La manifestazione ideata da Vinòforum e realizzata con la collaborazione di Ferrarelle anche per la sua seconda edizione si conferma l’appuntamento più atteso dagli amanti della pizza che per tre giorni hanno potuto conoscere e gustare le migliori interpretazioni del prodotto simbolo del Made in Italy, grazie alla presenza di 50 maestri pizzaioli provenienti da tutta Italia che hanno presentato oltre 100 pizze differenti.
“L’offerta accuratamente studiata e variegata, insieme al coinvolgimento dei pizzaioli top dello Stivale – ha detto Emiliano De Venuti, ideatore e CEO di Vinòforum – si confermano ancora una volta i nostri grandi punti di forza, come dimostra la massiccia presenza di pubblico registrata durante tutta la manifestazione. Per il secondo anno consecutivo abbiamo trasformato Roma nella capitale mondiale della pizza, potendo contare su un team ormai collaudato e un format che piace agli appassionati, ma anche e soprattutto agli addetti ai lavori. Il successo di questa edizione, ci ha dato tanti spunti per costruire una Città della Pizza 2019 ancora più interessante.”
A selezionare tutti i partecipanti, il team di autori già attivo per la prima edizione della manifestazione: Emiliano De Venuti, ideatore e CEO di Vinòforum, uno dei più importanti marchi italiani dedicati alla promozione di eventi dedicati all’enogastronomia; Luciano Pignataro, tra le firme più prestigiose del giornalismo agroalimentare italiano, appassionato di pizza e voce autorevole del settore; Luciana Squadrilli e Tania Mauri, giornaliste specializzate in gastronomia, autrici di accreditate iniziative editoriali sulla pizza, argomento intorno al quale si muovono con competenza e professionalità; Stefano Callegari, pizzaiolo, tra i massimi esponenti su scala nazionale e alla ribalta internazionale grazie al mitico Trapizzino. Qualità, ricerca, innovazione, tradizione, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione e soprattutto passione, sono i criteri enunciati nel “manifesto” – www.lacittadellapizza.it/il-manifesto – in base al quale sono avvenute le selezioni.
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