Eataly Roma e Pasquale Torrente di Al Convento di Cetara (Sa)
Burro, Alici & Bollicine.
Alla fine della presentazione e della premiazione delle Tre Forchette della Guida Ristoranti d’Italia (Gambero Rosso), mio cugino Giovanni Milana (Sora Maria Arcangelo) è stato richiamato dalla redazione e da Oliviero Toscani per fare la foto di gruppo con tutti i cuochi che avevano ricevuto i Tre Gamberi. Io aspettavo per sapere dove saremmo andati a festeggiare. Erano già le 13,30 e la fame incominciava a farsi sentire, così come la sete. Al piccolo buffet preparato come di consueto alla Città del Gusto c’era fila ed io non sono il tipo da farla, a costo di saltare il pasto. Dopo qualche minuto invece ecco arrivare finalmente la notizia: si va da Eataly con tutti i premiati, ospiti di Pasquale Torrente. La notizia mi ha fatto felice perché conosco la generosità e la bellezza del personaggio. In un lampo siamo da Eataly e saliamo al primo piano dove si trova lo spazio di Pasquale Torrente, con la sua Devozione ed i suoi fritti. Il tavolo è già lungo ma gli arrivi si susseguono e quindi lo si allunga ancora con piacere. A servire Champagne c’è un sommelier d’eccezione, uno dei migliori, Rudy Travagli dell’Enoteca La Torre a Villa Laetitia, nuovo tre forchette tra i ristoranti di Roma. Lo Champagne è l’Aubry, sia in versione Brut che Rosè. La tavolata si arricchisce di tante belle persone e si inizia con la DEVOZIONE. Lo scrivo in maiuscolo perché è un piatto che adoro, un piatto semplice, ma che con quelle materie prime diventa SUPER. Sarò sempre devoto a Burro & Alici. Nemmeno un attimo di pausa che arriva la pizza fritta. Io ne ho mangiate tante e questa è fatta a mo’ di Montanara. A prescindere da come è fatta, è di una bontà super con la sua leggerezza, il suo profumo ed i suoi sapori schietti. Poi un altro fritto che credo si chiamasse il Macco, una specie di polpetta fritta di verdura e patate. Sinceramente ne avrei mangiati a decine. Si continua con Baccalà fritto bevendo champagne e brindando a tutto ciò che ci veniva alla mente. Soprattutto abbiamo brindato a lui, a Pasquale Torrente e al suo Al Convento di Cetara (Sa). Quando sembrava tutto finito, l’odore della colata ha invaso la sala, fuori pioveva e mi sembrava di sentire il mare in tempesta, ma era il gran pentolone con gli spaghetti e la colata. Le porzioni sono state servite alla grande, da un ospite d’eccezione, Valerio Capriotti premiato come il miglior servizio di sala d’Italia, per il ristorante a Ragusa “Il Duomo” di Ciccio Sultano. Finito lo Champagne, si passa allo spumante italiano per un ultimo brindisi, facendo le ultime foto e simpatici saluti. Grazie a Pasquale Torrente per questo pranzo così spontaneo, bello e BUONO!!!!!
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