Ristorante “Metamorfosi”
Via G. Antonelli, 30/32
Roma
Tel. 068076839
Camera di commercio di Viterbo.
Anguilla, coregone, coniglio verde leprino, fegatini di pollo, uova di San Bartolomeo, formaggi, guancia maremmana (tosta è!!!!), guanciale, legumi e patate, miele, nocciole……
Insomma dategli la Tuscia e lui, Roy Caceres, cambierà la carta.
Il posto, gradevole anche per la possibilitá di parcheggiare facilmente, è elegante e con un bellissimo bancone finale che ti accoglie a braccia aperte. La cantina a vista e il piacevole sottofondo di padelle, casseruole, piatti, mossi dalla bella squadra “Cacerese” ad iniziare dal fratello di Roy, fanno prospettare una bella serata. Essa si è svolta nell’ambito di Piacere Etrusco con i prodotti tipici e tradizionali della Tuscia in collaborazione con la CCIAA di Viterbo e la bella presenza della dottoressa Annamaria Olivieri destinata, forse, a prendere qualche chilo durante le cene settimanali che non appesantirà certo il suo fisico da modella…..
I vini presenti erano:
Matée 2013 – Pacchiarotti
Quipos 2013 – Papalino
Falesia 2012 – D’Amico
Ost 2011 – Cordeschi
L’olio è l’E.V.O. 2014 dell’oleificio sociale Coop. Tuscania.
Quattro i produttori.
Si inizia con un po di ritardo con tre mini assaggini: Ricotta agrumi e polvere di finocchietto, bello da vedere, ottimo da mangiare, puntarelle maionese di acciughe, grande consistenza (se usciva fuori un po di più la maionese non era male) ed infine la polpetta di patate e anguilla del Lago di Bolsena…Piatto notevole, boccone piccolo grandissimo sapore.
Arriva poi un pane croccante con vari semi da abbinare ad un gelato all’olio. Questo non è un piatto per il pane, questo è una portata piacevolissima.
Segue il coniglio verde leprino, carote e capperi. Lo inizi a mangiare e pensi “è freddo, magari caldo non rendeva, forse è dolce, manca di un po di sapidità”. In realtà è duro, morbido, giusto e mentre pensi a tutto è finito. Leggendo sul menù il piatto successivo decisi di scendere in cucina per dire a Roy che lo aspettavo con piacere….Mentre lui me lo descriveva sapevo che mi sarebbe piaciuto.
BOTTONI DI CECI DEL SOLCO DRITTO DI VALENTANO, CEDRO, COREGONE DEL LAGO DI BOLSENA E BRODO TOSTATO. È inutile descrivere le emozioni provate. Questo piatto merita le foto prima, dopo e dopodomani e chissà che giustamente non vada in carta da Metamorfosi.
Intanto i vini passano nei bicchieri, una nota piacevole al Matée 2013 Aleatico vinificato in bianco.
Il secondo: guancia maremmana, carciofo e arance amare. 48 ore di cottura per una guancia dura diventata, morbida e succulenta perfetta da abbinare con i carciofi e le arance.
Il dolce: Marroni dei Monti Cimini, cachi e alloro. Il gelato all’alloro è buonissimo, il cachi candito è sorprendente, il marrone di cioccolata super.
Dolce fantastico. Bello vedere le persone che puliscono il piatto con il dito (iniziando da me e dal giornalista e critico enogastronomico Antonio Paolini che ha descritto la serata con simpatia e professionalità),
Si chiude con piccola pasticceria ed un caffè (ottimo). La Tuscia, lo chef, la stella Michelin, lo staff Metamorfosi, Roma, i produttori, i prodotti…..Carlo Zucchetti mi ha regalato un’altra grande serata.
Insomma dategli la Tuscia e lui, Roy Caceres, cambierà la carta.
Il posto, gradevole anche per la possibilitá di parcheggiare facilmente, è elegante e con un bellissimo bancone finale che ti accoglie a braccia aperte. La cantina a vista e il piacevole sottofondo di padelle, casseruole, piatti, mossi dalla bella squadra “Cacerese” ad iniziare dal fratello di Roy, fanno prospettare una bella serata. Essa si è svolta nell’ambito di Piacere Etrusco con i prodotti tipici e tradizionali della Tuscia in collaborazione con la CCIAA di Viterbo e la bella presenza della dottoressa Annamaria Olivieri destinata, forse, a prendere qualche chilo durante le cene settimanali che non appesantirà certo il suo fisico da modella…..
I vini presenti erano:
Matée 2013 – Pacchiarotti
Quipos 2013 – Papalino
Falesia 2012 – D’Amico
Ost 2011 – Cordeschi
L’olio è l’E.V.O. 2014 dell’oleificio sociale Coop. Tuscania.
Quattro i produttori.
Si inizia con un po di ritardo con tre mini assaggini: Ricotta agrumi e polvere di finocchietto, bello da vedere, ottimo da mangiare, puntarelle maionese di acciughe, grande consistenza (se usciva fuori un po di più la maionese non era male) ed infine la polpetta di patate e anguilla del Lago di Bolsena…Piatto notevole, boccone piccolo grandissimo sapore.
Arriva poi un pane croccante con vari semi da abbinare ad un gelato all’olio. Questo non è un piatto per il pane, questo è una portata piacevolissima.
Segue il coniglio verde leprino, carote e capperi. Lo inizi a mangiare e pensi “è freddo, magari caldo non rendeva, forse è dolce, manca di un po di sapidità”. In realtà è duro, morbido, giusto e mentre pensi a tutto è finito. Leggendo sul menù il piatto successivo decisi di scendere in cucina per dire a Roy che lo aspettavo con piacere….Mentre lui me lo descriveva sapevo che mi sarebbe piaciuto.
BOTTONI DI CECI DEL SOLCO DRITTO DI VALENTANO, CEDRO, COREGONE DEL LAGO DI BOLSENA E BRODO TOSTATO. È inutile descrivere le emozioni provate. Questo piatto merita le foto prima, dopo e dopodomani e chissà che giustamente non vada in carta da Metamorfosi.
Intanto i vini passano nei bicchieri, una nota piacevole al Matée 2013 Aleatico vinificato in bianco.
Il secondo: guancia maremmana, carciofo e arance amare. 48 ore di cottura per una guancia dura diventata, morbida e succulenta perfetta da abbinare con i carciofi e le arance.
Il dolce: Marroni dei Monti Cimini, cachi e alloro. Il gelato all’alloro è buonissimo, il cachi candito è sorprendente, il marrone di cioccolata super.
Dolce fantastico. Bello vedere le persone che puliscono il piatto con il dito (iniziando da me e dal giornalista e critico enogastronomico Antonio Paolini che ha descritto la serata con simpatia e professionalità),
Si chiude con piccola pasticceria ed un caffè (ottimo). La Tuscia, lo chef, la stella Michelin, lo staff Metamorfosi, Roma, i produttori, i prodotti…..Carlo Zucchetti mi ha regalato un’altra grande serata.
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