Ristorante L’Argaj
Via Alba Monforte, 114
Castiglione Falletto (Cn)
www.argajristorante.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it
Se vengo nelle Langhe è indiscutibile, si passa a trovare Valentina ed Andrea nel loro ristorante “L’Argaj”.
Ogni volta che vengo per un giorno, faccio del tutto per andare a mangiare almeno un primo piatto e un dolce. Se la mia permanenza qui nelle langhe prevede due giorni, allora organizzo una cena. Se dovessi fermarmi più tempo…non so se basterebbe una sosta per un solo pasto o cena!
Quella che sto per raccontarvi è la mia ultima volta…per quest’anno!
Sono arrivato a cena, in compagnia di amici. Ci accomodiamo nell’ampia sala. Nonostante l’ora e un po’di pioggia fuori, dalle ampie vetrate si scorge una vista meravigliosa. L’ambiente giovanile, in stile moderno ma molto accogliente, è un mix tra raffinatezza e semplicità. Pareti dipinte con colori tenui e ovunque legno vivo…anzi rivissuto. Si perché gli arredi di questo locale sono stati realizzati con legni di recupero. Un bel biglietto da visita, sia per la bellezza del ristorante che per la vostra filosofia di recupero. Complimenti!
Si parte con il benvenuto, anzi tre!
Avevo chiamato Valentina al mattino chiedendole un desiderio! Lei, senza farselo ripetere due volte, ha inviato un messaggio ad Andrea, il genio della lampada, che con tanta passione ha esaudito il mio, anzi il nostro desiderio, quello di preparare dei Tajarin al ragù! Il mio commento? Da applausi!
Raviolone tondo con foie gras, nduja e riduzione di peperoni. Un piatto che a leggerlo non mi dava tanta fiducia. Mi sono chiesto: “Combinare tre prodotti così? Mah…vediamo.” E’ stata quasi una sfida con Andrea, che ha vinto alla grande, ma il premio l’ho avuto io perché ho mangiato un piatto intrigante, pieno di gusto, di equilibrio e di sapori. Nessuno di questi sapori ha invaso l’altro. Tutto ok e via a fare i miei complimenti ad Andrea.
Piccione, crema di tartufo nero e riduzione di cipolle di Breme. Mi piace dividere i piatti con uno dei miei amici così da poter assaggiare più pietanze e questa volta l’ho fatto con il piccione e l’entrecôte. Con entrambi sono rimasto con la voglia! Il piccione, dalla cottura perfetta, è stato ottimo in tutti le parti messe nel piatto, con la riduzione che non ha disturbato affatto.
Entrecôte impanata nei grissini…e affumicata al rosmarino, aggiungo io! L’affumicatura da alla carne, buonissima, un doppio sapore. La cottura è perfetta, la panatura giustissima. Sei bocconi, da mangiare assolutamente con le mani, divisi in due e da restarci con la voglia. Un piatto, questo, apprezzato da tutti, che sta nella mia mente e che se tornerò a gennaio lo chiederò di nuovo ad Andrea, ma questa volta tutto per me.
Storione e fango (pane nero, bisque e funghi cardoncelli). Entusiasmante la fantasia di Andrea, quel fango è intrigante. Nella bontà di tutti gli ingredienti e nonostante la morbidezza dello storione, voglio dire che l’ho sentito leggermente avanti nella cottura. Una leggerezza più accentuata avrebbe esaltato ancora di più il tutto. Ottima la salsa e i cardoncelli.
Cheese Cake di capra, genepy, arachidi e sorbetto ai mirtilli. Il sapore del formaggio di capra prevale sul sorbetto, forse per i mirtilli non eccessivamente “esuberanti”. Peccato, una bella idea da correggere. Certo è un mio parere, magari ad altri piace tantissimo e va bene così.
Bunet. Bonet o bunet? Valentina l’ha voluto scrivere come si pronuncia, comunque sia un bunet rivisitato, un bonet che mi è piaciuto tanto. Tutti i sapori si amalgamano alla perfezione. Buono mangiarlo a pezzi unici, ottimo mescolando il tutto in un cucchiaio pieno di gusto.
Infine la piccola pasticceria e tra questa una panna cotta fantastica. Ho chiesto ad Andrea perché non fosse presente in carta come dolce unico, mi ha risposto che la panna cotta c’è stata per tanto tempo e viste le numerose richieste ha deciso di servirla alla fine in modo da farla assaggiare a tutti. Ottima pensata così che ognuno può godere di tanta bontà..
La nostra cena è stata accompagnata da un ottimo Gruner Veltliner di Knoll e un eccellente Barolo Riserva San Bernardo 2010 di Palladino. Bere bene, a prezzi giusti e scegliendo da una bella e interessante carta dei vini, qui si può!
Concludo il mio racconto con un grande saluto e un ringraziamento per avermi fatto passare ancora una volta una serata da ricordare, insieme ai miei amici. Le Langhe senza di voi non sarebbero uguali, sono anni che vi conosco e che vengo a trovarvi, sono anni che godo della vostra cortesia e della vostra cucina… e sempre un continuo di quella che sarà una lunga strada. Complimenti veri a voi, un abbraccio!
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