Monsupello Eredi
Via San Lazzaro, 5
Torricella Verzate (PV)
www.monsupello.it
Era già da un paio di anni che ci pensavo, ma come succede con altre aziende di cui mi piacciono tanto i vini, soprattutto i loro spumanti, non sceglierei mai un’azienda per farla la migliore dell’anno senza averla mai visitata, anche se l’anno scorso con Mosnel c’è stata un’eccezione. L’occasione è arrivata, finalmente eccomi nell’Oltrepò Pavese, eccomi da Monsupello.
Durante i tre giorni in questo territorio, ho pensato anche: scegliendo l’azienda Monsupello tra le mie migliori, avrei omaggiato tutto un territorio che mi ha colpito assai.
Tutto quello che scriverò spero rispecchi almeno in parte quello che ho letto nel libro “Carlo Boatti Il Signor Monsupello Storia Di Un Successo” di Giovanni Maggi. Il libro mi è stato regalato da Laura Boatti (detta Tango Wine), l’ho divorato, da queste righe ho capito che grande personaggio era Carlo Boatti, papà di Laura e Pierangelo, marito di quella grande donna che è Carla Dellera.
Da questo libro si evince quanto sia stato importante il signor Carlo per la Monsupello e per l’intero territorio dell’Oltrepò Pavese.
Incontrando Laura e il loro enologo Marco in tante degustazioni in giro per l’Italia non c’è stato un anno che non ho degustato i loro spumanti, i loro vini. Cosa più importante quando apro una lista di vini in un ristorante, in un’enoteca e c’è il loro Nature Pas Dosè o il loro Brut, la voglia di prenderli c’è sempre, ogni volta che accade sono appagato dalla loro qualità indiscutibile, cosa più importante si beve benissimo a prezzi onestissimi.
Con loro due ci eravamo ripromessi tante volte di andarli a trovare in cantina, finalmente il giorno è arrivato. Era il 15 settembre 2021, la vendemmia era iniziata ed è stato interessante degustare diverse basi spumante della nuova annata (ricorderò questi assaggi, perché li ho travati molto intriganti).
Prima degli assaggi con Marco alla guida della jeep dell’azienda siamo saliti tra i vigneti, bello, bellissimo ascoltare la sua passione, il suo raccontare, il farmi apprezzare i vigneti e la cantina che si vede per il suo intero dall’alto.
Poi poco lontano dall’azienda siamo andati a visitare un nuovo magazzino, qui ho capito che la qualità già altissima dei loro spumanti, non ha limiti.
Oggi dopo l’apertura di uno spumante alla volée – Blanc de Blancs Extra Brut 2015-2016 da uve 100% Chardonnay, lo annuso, lo bevo e dico: guai a chi mi tocca questo bicchiere fino a che vado via, anzi, riempilo, spumante da risentire prima possibile… “Tanta roba”; ancora uno spumante sui lieviti, Rosé 2014, da uve 100% Pinot Nero, profumi incredibili, beva sorprendente, da tenere ancora, per sperimentare, davanti a tanta bontà.
Dopo questi due spumanti abbiamo deciso di degustare vini fermi, di annate vecchie e giovani ed eccoci quindi a degustare, ops c’è un Nature 2017 appena aperto, sboccato a luglio 2021, spumante di una piacevolezza goduriosa, buono, ottimo assai.
Riesling 2011, ma non voglio parlare dei vini degustati, anzi si dei tre Pinot Nero si, anche perché questa azienda ci punta tanto, ecco quindi lo Junior 2020, vino dalla beva piacevole, mi fa scrivere sulla bottiglia “Vino bono quando finisce”. Ancora Pinot Nero, il loro 3309, 2012 e 2013, ora un appunto ci sta, ma perché aspettare tanto tempo per uscire con un vino con tanta materia, oggi beva già stanca in tutte e due l’annate e pensare che il 2013 ancora deve uscire, forse, spero è stata una giornata storta. Tra tanta bontà un appunto è giusto farlo, quando ci vuole ci sta bene.
Poi penso a quanti vini ci sarebbero da degustare, pensare che ero stato invitato a pranzo, invece debbo scappare, mi riprometto di tornare con calma e assaggiare tutta la vostra produzione fatta di circa 30 etichette, d’altronde con 50 ettari di proprietà si possono fare tante cose, il loro mercato è oltre che italiano è internazionale e ci può stare tutto.
Nella mia vita, di questa azienda ho degustato un paio di volte, una volta al Vinitaly e una volta al Merano WineFestival il loro fantastico Ca’ Del Tava Brut Cuvée da uve Pinot Nero 60% e Chardonnay 40%, se mi concentro ancora sento il piacere che provai nel degustare tale capolavoro.
La vigilia di Natale ho bevuto il loro Millesimato 2015, da uve Pinot Nero 100%, eravamo in 4, le ostriche erano tante, ebbene si dopo 5 ostriche lo spumante era finito, con tanto piacere e con il peccato che non ce n’era un’altra bottiglia, spumante che ha coperto un noto champagne. Venite a noi “champagnisti” siamo pronti a sfidarvi, venite con i vostri top, altrimenti restate in Francia che ci fate più bella figura.
Insomma per tutto questo, come fatto ufficialmente a Merano, eccomi a decretare l’azienda Monsupello come mia azienda dell’anno 2021 per il nord Italia. A questa azienda ho dato anche il mio adesivo per azienda consigliata da Il Gourmet Errante. A chiudere voglio riportare una frase di Carlo Boatti che è nella brochure dell’azienda, la frase è questa: “Il vino è un miracolo della natura coadiuvata dall’intelligenza e dalla fatica dell’uomo. E’ cultura, è storia, in una parola è civiltà… il vino!
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